Fra gli ospiti della puntata di oggi martedì 27 ottobre 2015 di Ballarò, programma di approfondimento politico di Rai Tre condotto da Massimo Giannini, grande curiosità ruota attorno alla partecipazione di Diego Della Valle, fondatore dell’associazione-partito “Noi Italiani”, che mira a ricoprire un ruolo di utilità sociale con l’ausilio di diverse anime della società civile. Il movimento di Diego Della Valle confluirà probabilmente nel rinnovato schieramento di centrodestra, ancora di più dopo le recenti differenze di vedute emerse tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il patron della Fiorentina, che proprio qualche giorno fa, alla Convention dei Giovani di Confindustria riunitisi a Capri ha parlato così della Legge di Stabilità varata dal Governo:”Quando una cosa è fatta bene e fa bene al Paese siamo contenti che ci sia. C’è qualcosa di buono e qualcosa che rispecchia il concetto di campagna elettorale continua. Ma io mi soffermerei su questo: quali sono i grandi progetti? Questi sono piccoli segnali, che danni piccole cose per le famiglie. La manovra lasciamola lì, la giudicheremo nel tempo, cerchiamo di essere positivi. Ma non bastano, sono piccole cose, la ripartenza del Paese c’è con grandi progetti”.



Tra gli ospiti della puntata di oggi di Ballarò condotta da Massimo Giannini su Rai 3 vi sarà anche Diego della Valle, imprenditore italiano nato nel 1953 che nel corso della sua vita ha svolto mansioni e ruoli davvero importanti in diversi contesti. Della Valle ha fatto il presidente e l’amministratore delegato di aziende affermate come Hogan e Tod’s ed è il patron della squadra italiana di calcio della Fiorentina. Inoltre negli ultimi tempi sembra parecchio interessato al contesto politico.
L’imprenditore, dopo una laurea conseguita in Italia, fece una breve esperienza negli Stati Uniti e poi entrò nella famosissima azienda di scarpe della sua famiglia. Negli anni Novanta entrò a far parte dei consigli d’amminastrazione di svariate banche.
Nel 2002 ha acquistato la società della Fiorentina fallita alcuni mesi prima. Nel 2007 l’imprenditore e azionario ha acquisito quote di un certo peso di aziende quali Piaggio, Bialetti e Ferrari. Diego Della Valle ha esteso il suo potere anche oltreoceano, più precisamente in America, diventando l’azionista di società molto importanti e rinomate.
Nel 2011 Forbes ha inserito Diego nella celebre classifica che mostra quali sono gli uomini più ricchi del globo, con un patrimonio stimato di 1,5 miliardi di dollari.
Ma Diego non si è occupato soltanto del mondo azionario ed imprenditoriale. Dagli anni Novanta egli si è infatti interessato anche al mondo dello sport, in particolare a quello calcistico, con l’Inter prima e con la Fiorentina poi. E’ stato anche coinvolto nel processo di Calciopoli di circa nove anni fa.
Della Valle non è riuscito a stare lontano nemmeno dal mondo della politica. Negli anni Novanta ha infatti sostenuto, anche a livello economico, il partito di Silvio Berlusconi da cui però si allontanò in breve tempo. Circa dieci anni più tardi, a metà degli anni 2000, i due ebbero diversi screzi su più fronti, che portarono Diego a dimettersi dalla Confindustria, di cui faceva parte. 
In vista delle Elezioni del 2013 ha dato il suo appoggio e sostenuto finanziariamente Mario Monti ed il suo seguito, formato da numerosi imprenditori italiani. Della Valle ha anche dimostrato di appoggiare Matteo Renzi, tuttora Presidente del Consiglio del nostro Paese. Dopo il sostegno iniziale però egli cominciò a criticare l’operato del primo ministro toscano e ha così deciso di staccarsi nettamente da lui e dalle sue idee e di fondare un nuovo partito. 
Uno dei titoli più importanti ricevuti da Diego è stato indubbiamente quello di Cavaliere del Lavoro, titolo molto prestigioso nel mondo degli imprenditori. 
Negli ultimi tempi è stato sotto i riflettori sempre a livello politico. All’inizio della scorsa estate, già in disaccordo con Renzi, Della Valle aveva ricevuto alcuni complimenti da Berlusconi ma ad oggi sembra invece essere ostile nei confronti di Forza Italia e continua a cercare di portare avanti il suo partito, non ancora del tutto costituito, “Noi Italiani”, inizialmente presentato più che come un partito, come un’associazione che desiderava unicamente il bene del Paese e che voleva agire su fronti quale la salute, il lavoro e l’istruzione. Diego dice di volersi semplicemente mettere al servizio dell’Italia, come fosse un comune cittadino.
Non è ancora chiaro come deciderà di procedere Diego della Valle, quali saranno le sue prossime mosse e qual è lo spazio che intende occupare in campo politico. L’unica cosa da fare è stare a vedere. 

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