-In questo martedì 27 ottobre va in onda nella prima serata televisiva sulle frequenze di Iris il film di genere commedia, Romanzo Popolare, diretto dal maestro Mario Monicelli e con Ugo Tognazzi, Ornella Muti, Michele Placido e Pippo Starnazza. Uno spaccato dell’Italia degli anni settanta con tutte le difficoltà che incontra un uomo di nome Giulio (Ugo Tognazzi) avendo sposato una donna molto più giovane di lui, Vincenzina(Ornella Muti)che ad un certo punto si invaghisce di un giovane carabiniere di nome Giovanni (Michele Placido) entrato per caso nella loro vita. Nella scena cult, Giulio parla con la moglie Vincenzina dicendole di essere un marito moderno e di potergli raccontare tutto. Tuttavia non appena apprende del tradimento, perde la testa ed incomincia una furiosa litigata. Il film può essere visto non solo in tv ma anche sui dispositivi che permettono un collegamento ad internet, visitando il sito Mediaset (clicca qui) nella sezione Live dopo relativa registrazione, assolutamente necessaria per fruire del servizio.



Di genere commedia, Romanzo Popolare affronta il tema dell’emancipazione delle donne e la realtà lavorativa degli operai, in continua lotta con i padroni. Gli attori protagonisti sono Ugo Tognazzi, Michele Placido e Ornella Muti. Autore della colonna sonora è il musicista milanese Enzo Jannacci. “Romanzo popolare” vede un giovane Michele Placido, per la prima volta, sul grande schermo, proprio a lui è stato assegnato il premio Globo d’oro, edizione 1975, nella categoria “miglior attore rilevazione” e una nomination al premio Nastro d’argento come “miglior attore non protagonista”.



ROMANZO POPOLARE, LA TRAMA DEL FILM – Iris dedica una serata al grande cinema italiano proponendo uno dei capolavori della scuola italiana che sicuramente attirerà gli amanti del cinema italiano e aiuterà nuovi spettatori a conoscere questo capolavoro. Romanzo popolare è il titolo di un film tutto italiano uscito nel 1974, con la regia del maestro del cinema Mario Monicelli, che ha collaborato anche al soggetto e alla sceneggiatura.
Protagonista della storia è Giulio Basletti, un milanese che fa l’operaio metalmeccanico. A distanza di anni rivede la sua figlioccia Vincenzina, che è ormai cresciuta ed è diventata una bella ragazza. La giovane è la figlia di un meridionale trapiantato a Milano per lavoro, un amico e collega di Giulio. Nonostante la differenza di età, il Basletti, ancora scapolo, si lascia prendere dall’avvenenza della ragazza, i due si sposano e hanno anche un bambino.
In fabbrica Giulio è noto per essere da sempre un attivo sindacalista e si è guadagnato la fiducia di tutti gli operai. Durante una delle solite manifestazioni di piazza, la polizia interviene per calmare i rivoltosi ma l’agente della squadra speciale “celere”, un certo Giovanni Pizzullo, riceve un colpo alla testa. Sembra che il responsabile sia Salvatore Armetta, vicino di casa di Giulio; quindi Giovanni si reca presso l’abitazione di colui che lo ha colpito ma deve vedersela con Giulio e tutti gli abitanti del palazzo che si mostrano risentiti e indignati.
Trascorre un certo periodo di tempo, Salvatore rivede il giovane agente, ma questa volta sono uniti entrambi dalla passione per la loro squadra del cuore, il Milan. Anche Giulio è un grande tifoso dei rosso-neri, Giovanni diventa suo amico e comincia ad andare sempre piu spesso in visita a casa sua.
Quando un parente stretto di Vincenzina muore, Giulio decide di presenziare lui al funerale invece di mandare la moglie. L’uomo parte per il paese campano dove risiedeva il defunto, ma è preoccupato, teme che Vincenzina in sua assenza possa tradirlo. Al suo rientro a casa, Giulio per caso ascolta una conversazione tra la moglie e Giovanni e si rende conto che il tradimento c’è stato veramente. Vincenzina ammette di aver avuto un rapporto carnale con Giovanni, Giulio cerca di mostrarsi aperto e moderno e accetta il tradimento, a patto che il fatto rimanga segreto.
Ciò non avviene: Giulio riceve una lettera anonima in cui si parla del tradimento della moglie che, ormai, era noto a tutti. Il Basletti caccia di casa Vincenzina e suo figlio. Per un momento, pensa di suicidarsi con il tubo del gas ma poi pensa di vendicare l’offesa ricevuta. Per difendere la sua reputazione, quindi, va a casa di Pizzullo armato di pistola. Vi trova la moglie e il figlio che, nascosti nel bagno, seguono il litigio tra Giulio e Giovanni. Questi, a sorpresa, riferisce di essere stato proprio lui a spedire la lettera anonima. La lite degenera e i due si contendono la “proprietà” della donna. Vincenzina si sente offesa e scappa dalla finestra, con l’intenzione di abbandonare i due uomini e di costruirsi un futuro indipendente.
Trascorre qualche anno, Giulio è arrivato all’età della pensione, mentre Vincenzina è diventata capo-reparto in una fabbrica di abbigliamento. Giovanni ha chiesto il trasferimento presso un’altra stazione di polizia e si è creato una famiglia. Il finale del film fa intendere che Giulio vuole ristabilire un contatto con la moglie. Organizza un invito a pranzo e pensa ad una possibile riconciliazione tra loro.