Il caso Mario Bozzoli, imprenditore scomparso dalla sua fonderia da ormai un mese, è realmente complesso e al momento gli investigatori brancolano ancora sostanzialmente nel buio. Stasera a Chi l’ha visto si proverà a far luce sulle ultime novità del caso che però, fin da subito o quasi del suo scoppio, ha visto intrecciarsi con quello dall’esito purtroppo tragico del suo dipendente Giuseppe Ghirardini, scomparso anch’egli nei medesimi tempi di Bozzoli e però ritrovato morto due settimane fa. A complicare il già intricato quadro della faccenda bisogna bisogna dunque prendere in considerazione il caso della morte di Ghirardini, operaio della stessa ditta di cui Mario Bozzoli era imprenditore e la cui morte è per ora stata ricollegata ad un decesso di tipo naturale. Di certo però le dinamiche risultano sospette se si relazionano le tempistiche delle scomparse: solo pochi giorni di differenza separano infatti i due uomini ma soltanto il corpo di Ghirardini è poi stato recuperato accanto ad un torrente grazie all’azione dei cani da traccia. Ma ancora più sospetto è il fatto che Ghirardini fosse proprio uno dei tre uomini presumibilmente presenti nella ditta il giorno della scomparsa ed in quanto tale avrebbe dovuto testimoniare circa le dinamiche che avevano preso luogo quel giorno, tanto che i militari lo avevano già contattato per il relativo colloquio che tuttavia risultava forse troppo scomodo per qualcuno. I due casi sono legati a stretto filo? Che novità ci sono anche sulle cause della morte di Ghirardini? Il tutto verrà analizzato su Rai 3 questa sera in diretta esclusiva su Rai 3.



Purtroppo è diventato il caso del mese per la cronaca nera italiana: è la scomparsa dell’imprenditore di Brescia, Mario Bozzoli, scomparso tre settimane fa nella sua fonderia in Val Trompia e di cui non si hanno tracce alcune in tutto questo tempo, con l’aggravante di un suo dipendente trovato morto dopo una settimana di scomparsa. Due misteri dentro un caso solo di cui si parlerà stasera nella nuova puntata di Chi l’ha visto in onda questa sera in diretta e prima serata su Rai 3, con la competente guida di Federica Sciarelli. Per provare a capire bene di che caso si tratta e soprattutto quali risultano le ultime novità in corso per le ricerche dell’imprenditore bresciano, proviamo a fare un passo indietro e ripercorrere tutta la vicenda, anche per poter comprender al meglio le ultime notizie che questa sera verranno presentate in esclusiva a Chi l’ha visto. Mentre timori e preoccupazioni crescono da parte dei familiari, le indagini riguardanti il caso Mario Bozzoli procedono da ormai tre settimane senza significativi avanzamenti, mentre potrebbero da poco aver acquistato una svolta fondamentale.



Per poter comprendere la reale portata delle ultime rivelazioni è tuttavia necessario ripercorrere la vicenda dal principio, fino alle ore 19:00 del giorno 8 ottobre quando il forno della fonderia Bozzoli rilascia un’emissione anomala e si perdono definitivamente le tracce dell’imprenditore bresciano. La denuncia della scomparsa parte dalla moglie il giorno successivo e le indagini della repubblica di Brescia si dirigono immediatamente all’analisi del forno, strumento di lavoro quotidiano dell’uomo ed ora sospettato di essere il mezzo attraverso il quale si è distrutta l’evidenza del delitto, soprattutto in correlazione con l’anomala fumata registrata lo stesso giorno. In effetti, i primi rilevamenti sembrano avvallare questa pista confermando l’effettiva presenza di tracce biologiche appartenenti a Mario Bozzoli all’interno del forno della ditta, ma non risultano tuttavia esaustivi per affermare con certezza l’avvenuto omicidio a causa della normale presenza dell’uomo nel luogo stesso, il quale potrebbe infatti aver contaminato il luogo solamente svolgendo le mansioni a cui era destinato. Per proseguire secondo questa linea di indagine, un rilevamento che potrebbe comportare un avanzamento potrebbe essere quello del titanio, utilizzato per i ponti dentali ed in quanto tale definitivo per la conferma della presenza del cadavere, ma le relative analisi sono ancora in fase di lavorazione. Altrettanto significativa per il caso è poi anche l’intricata rete di rapporti familiari che potrebbero nascondere il movente dell’omicidio risolvendo dal principio la questione del ritrovamento del corpo.



La testata giornalistica BresciaOggi ha infatti pubblicato, il 27 ottobre, un articolo secondo il quale durante la settimana antecedente a quella della scomparsa sarebbe nato un diverbio che vedeva schierati in opposizione proprio Mario Bozzoli ed il nipote. La motivazione della presunta lite, che pare si sia addirittura risolta in uno scontro fisico tra i due antagonisti, parrebbe essere la presunta futura divisione della società con il fine di costruire un nuovo capannone. Azione finanziaria che sarebbe quindi stata ostacolata dal nipote dell’uomo ed a conferma di ciò pervengono anche le testimonianze della moglie, preoccupata dal generale umore di preoccupazione che accompagnava il marito da alcuni giorni a causa dell’eventualità che il nipote potesse sottrarre materiali alla ditta per impedirne la scissione. Nonostante la testimonianza della moglie di Bozzoli sia ufficiale, resta ancora da verificare la validità delle voci circolanti riguardo la lite violenta. Le indagini potranno tuttavia procedere ora su due binari diversi velocizzando le tempistiche dei risultati.