Ogni tanto se ne ha bisogno, di un film così che in modo semplice, diretto, essenziale ma studiatissimo, sia capace di ritirarti l’umore un po’ su, da terra sino in altissimo, fino alle stelle nel cielo. E proprio di stelle, americane, parla Tutto può accadere a Broadway, firmato da Peter Bogdanovich e con bravissime voci attoriali del calibro di Owen Wilson, Imogen Poots, Kathryn Hahn, Will Forte e Rhys Ifans, con special guest anche la splendida – ma in queste vesti un po’ incattivita – neo-sposina Jennifer Aniston. Una verve comica che non abbandona lo spettatore mai, cullandolo in una fiaba hollywoodiana tutta da scoprire.



Tutto può accadere a Broadway (presentato Fuori concorso lo scorso anno a Venezia) possiede infatti la magica capacità di trasportarti nel mondo fatato del cinema americano e, soprattutto, nei tempi eleganti e perfetti di Audrey Hepburn con la nostra protagonista Imogen Poots, alias Izzy Patterson, che, finalmente felice, realizzata e innamorata, racconta alla sua nuova analista di fiducia tutte le verità nascoste del suo passato. 



Con l’ausilio di continui ma naturali flashback, è questo un film in grado di accomunare il più vero divertimento – quello che ti porta al non esser in grado di trattener le risate davanti al grande schermo, per intenderci – a un sogno infinito che dura una vita, o per lo meno 90 minuti esatti.

La biondina Isabella, anche Izzy per i più intimi, è una giovane squillo che vive di happy-ending. Il suo credo, infatti, è che la positività vinca sempre e comunque, su tutto, insieme all’amore. Il suo sogno nel cassetto è quello di diventare un’attrice e, una notte, sembra il suo cassetto diventi improvvisamente pronto a essere svuotato. Uno dei suoi clienti, Arnold Albertson (Owen Wilson), infatti, la porta a cena, la corteggia per una notte, e a prestazione terminata decide di farle stringere un patto: se lei abbandonerà la strada della prostituzione per sempre, lui le regalerà 30.000 dollari affinché i suoi desideri possano trasformarsi in realtà. Detto fatto! Izzy si iscrive a un’agenzia casting e si butta nel mondo della recitazione con tutta la passione e le capacità che conserva. Il suo primo ruolo da protagonista sarà anche il primo vero lavoro attoriale della sua vita. Una bella sfida che, come vedrete, la catapulterà in un circolo di interconnessioni, equivoci, ed eventi incredibilmente divertentissimi.



Dopo 12 anni d’assenza dal grande schermo, torna – e con un film assolutamente magnifico – Peter Bogdanovich, che, allora, ci chiediamo come mai non ci abbia deliziato di capolavori di questo tipo anche in questo decennio passato. Dedicatosi infatti, nel frattempo, a tre film per la TV americana e un documentario meritato vincitore ai Grammy Award dal titolo “Runnin’ Down A Dream: Tom Pretty and the Hearbreakers”, così come una versione estesa dell’apprezzatissimo documentario “Directed by John Ford”, ha anche recitato in diverse produzioni cinematografiche oltre che ne “I Soprano”, e scritto due libri, uno dei quali il bestseller “Who The Hell’s In It”. 

Con Tutto può accadere a Broadway, interamente girato nella città di New York, una grande mela qui ritratta in maniera molto romantica, Bogdanovich approda nelle sale cinematografiche italiane con un film imperdibile, e dal sicuro successo di pubblico.