Ospite nella trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa” in rappresentanza dei Pooh che presto festeggeranno i loro 50 anni di carriera con 2 super-concerti, il mitico Roby Facchinetti ha voluto anticipare tramite il proprio profilo Facebook alcune delle emozioni che vivranno i fan che presenzieranno allo Stadio San Siro e allo Stadio Olimpico il prossimo giugno. Nel farlo la potente voce del gruppo italiano, non ha certamente dimostrato una grandissima affinità con le nuove tecnologie, girando gran parte del video con la telecamera posizionata per lungo, costringendo i fan a guardare le immagini in una posizione non proprio comodissima! Resosi conto dell’errore di posizionamento, Facchinetti ha prima raddrizzato l’obiettivo e poi proseguito nella carrellata di ricordi, citando il compianto paroliere Valerio Negrini, e dicendosi convinto che “la nostra musica non morirà mai”. Clicca qui per vedere il video.
La seconda puntata di Che tempo che fa, programma condotto da Fabio Fazio, in onda su Rai 3 alle 20.10, stasera domenica 4 ottobre 2015 ospiterà il musicista e tastierista dei Pooh. Roby Facchinetti, al secolo Camillo, nasce ad Astino l’1 maggio del 1944. Nella formazione dei Pooh si distingue per la sua presenza fissa dietro le tastiere e per il suo sguardo quasi timido che dedica al pubblico. Un’impressione che si muta completamente quando Roby inizia a cantare a squarciagola i successi della sua band, spesso recanti la sua stessa firma. Roby Facchinetti, infatti, è uno degli autori più importanti della formazione ed uno dei motori principali del gruppo musicale. Facchinetti, primo di cinque figli, manifesta già dalla tenera età un’innata passione per la musica al punto da frequentare dall’età di otto anni il conservatorio di Bergamo “Donizetti”. Il primo gruppo di cui fa parte, nel lontano 1958, porta il nome I monelli e si esibisce nelle balere provinciali. I primi successi del gruppo si registrano a Riccione grazie a Paolo Bacilieri, gestore del locale La Stalla.
Ben presto Facchinetti cambia gruppo ed inizia a suonare con la band Pierfilippo e Les Copains. E’ proprio durante una loro esibizione che Roby ha l’occasione di suonare accanto alla formazione dei Pooh. Con la necessità di sostituire Bob Gillot, i Pooh, entusiasti della sua performance, chiedono a Roby di unirsi alla loro formazione. Facchinetti non se lo lascia ripetere due volte, affascinato dal particolare rock melodico proposto dalla band, ed in poco tempo si trasforma da timido musicista a vero motore della band ed aggregatore del gruppo sul palcoscenico e nella vita di tutti i giorni. E’ proprio il suo lato più umano, infatti, che emerge negli anni in cui si esibisce con i Pooh. Roby dimostra di essere una persona estremamente sensibile e capace di comprendere a fondo le esigenze e le preoccupazioni dei suoi compagni. Anche grazie a questi suoi pregi Facchinetti è riuscito a mantenere il gruppo unito per oltre quarant’anni, nonostante gli inevitabili alti e bassi di una carriera così lunga e proficua. Nel corso degli anni Facchinetti non ha disdegnato la carriera solista, incidendo qualche disco come Roby Facchinetti del 1984 e Fai col cuore del 1993.
Sulla vita privata dell’artista nel tempo il gossip non è stato particolarmente imperioso. Roby, infatti, ha avuto la capacità di costruire una famiglia solida e forte sull’esempio dei suoi stessi genitori. La moglie Giovanna, infatti, è con lui da quasi trent’anni e lo sostiene nelle scelte personali e professionali. I due hanno avuto cinque figli: Alessandra, che si sta facendo strada nel mondo della moda, Valentina, Roberto, Giulia ed il più famoso Francesco, che condivide con Roby la passione per la musica ed ha inciso alcuni brani, partecipando a Sanremo proprio accompagnato dal papà. Forte del suo carattere conciliante ed accomodante, Facchinetti è stato uno degli artefici della tanto agognata reunion dei Pooh. Nel 2016, infatti, in occasione del loro cinquantesimo anniversario, la band più famosa d’Italia riuscirà a regalare al pubblico di appassionati uno dei regali più graditi di sempre, prima di lasciare le scene musicali. Roby e compagni, infatti, sono riusciti a coinvolgere Riccardo Fogli e Stefano D’Orazio, che negli anni hanno lasciato la formazione per dedicarsi ad una carriera solista, per realizzare due ultimi straordinari successi nel giugno del prossimo anno a Roma ed a Milano.