Abbiamo imparato a conoscere Christian Kang Bachini attraverso un reality e proprio un reality potrebbe renderlo ancora più noto ai fans italiani. Dopo aver fatto coppia con Son Pascal a Pechino Express 2015, il ragazzo di Prato divenuto una star dei film d’azione in Cina è pronto per diffondere la cultura delle arti marziali anche in Italia. In cantiere ha un poliziesco con Luca Argentero e un reality che farà delle arti marziali quello che il tema del viaggio è per Pechino Express, con Bachini nelle vesti di conduttore. Innamorato della Cina e ormai “più cinese dei cinesi”, sul suo futuro lavorativo Christian ha una sola certezza: “Non farei mai un cinepanettone, neanche per 10 milioni di euro”. A noi ha raccontato come l’esperienza del programma di Rai Due l’ha cambiato, cosa ci dobbiamo aspettare per la finale e chi è secondo lui la “Miss Pechino Express”. E se dovesse rivivere l’esperienza di Pechino Express tra qualche anno? Ecco le star che vorrebbe come compagni di viaggio.
Perché hai scelto di partecipare a Pechino Express?
Partecipare a Pechino è stato un insieme di fattori. Il primo è che non conoscevo il programma. Mi sono prima informato che non si trattasse di qualcosa tipo il Grande Fratello, ma che fosse in linea con le mie corde. Quando ho scoperto che era una grande avventura e che si svolgeva in America Latina invece che in Asia come nelle precedenti edizioni l’ho trovato allettante dal punto di vista fisico e atletico. Io poi ho sempre amato il Sud America essendo un grande fan di Bonelli. Per me visitare questo continente era proprio un sogno, anche perché non c’ero mai stato: vista la lontananza dalla Cina non avevo mai trovato il tempo di fare un viaggio. Volvevo vivere un’avvventura vera, con sudore vero al 100%, in un continente che amavo. Il secondo motivo per cui ho accettato è che dalla Cina c’è questa volontà di acquistare il format in questa quarta stagione e mandarlo sottotitolato sulla televisione nazionale cinese ed era quindi un modo per farlo vedere ai miei fan. Quindi quando dalla Cina mi hanno detto che questa cosa sarebbe interessata anche a loro, così da far vedere ai miei fan cosa stavo facendo in Italia visto che ero ormai partito da 8 mesi, ho pensato che fosse un ottimo binomio di motivazioni e ho accettato.
Tu hai partecipato a Pechino Express con Son Pascal, che compagno di viaggio è lui?
E’ un compagno di viaggio molto esilarante e ha una personalità completamente diversa dalla mia. Io magari parlo poco e penso all’azione diretta, a non perdere tempo. Lui invece ha più lo stile “napoletano”: è più infuocato, gli piace divertirsi, fare casino. Per fortuna però abbiamo in comune il prenderci molto sul ridere: non vogliamo fare gli uomini duri o i “grossi” come si dice in Toscana. Abbiamo quindi puntato sull’essere divertenti e il nostro segreto è stato coinvolgere il pubblico e divertire, visto che alla fine si tratta di uno spettacolo televisivo ed è quello che piace alla gente. Con Pascal ci siamo trovati benissimo perché questo essere così diversi era divertente durante il viaggio: ogni tanto andavamo in conflitto sulle decisioni da prendere e facevamo casino nelle prove, come in quella del gelato.
Un’unione che vi ha premiato, permettendovi di visitare posti fantastici come la foresta amazzonica e le Galapagos. Che esperienza è stata trovarsi in posti che la maggior parte della gente vede solo nei documentari?
E’ stata un’emozione fortissima e noi ci siamo impegnati per vincere le prove proprio perché sapevamo di avere magari una chance sola per poterli visitare, visto che per motivi di lavoro entrambi abbiamo problemi a prenderci vacanze troppo lunghe. Per noi era più importante farci queste vacanze bonus, piuttosto che vincere le tappe, anche se questo comportava comparire meno nell’episodio. E’ stata un’emozione grandissima anche perché io personalmente sono un grande amante della natura e del regno animali, quindi volevo assolutamente visitare questi due simboli della natura incontaminata.
Se dovessi eleggere una Miss Pechino Express, chi sceglieresti?
Miss Pechino Express è la Fariba, può competere con la famosa Marchesa. E’ una forza della natura e andava avanti come un carrarmato con il suo spagnolo un po’ inventato. Sarebbe sicuramente lei la mia Miss Pechino Express, anche perché io e Pascal avevamo un bellissimo rapporto con la coppia delle persiane e con Fariba in particolare che ci adorava e ci diceva sembre che eravamo due bravi ragazzi. Nonostante fossero le più odiate della altre coppie, Fahriba e Giulia hanno davvero dato prova di avere una forza pazzesca.
Se dovessi partecipare nuovamente a Pechino Express, magari tra qualche anno e con un diverso itinerario, quale personaggio famoso ti piacerebbe avere accanto?
Tra le star internazionali mi piacerebbe avere come compagno di viaggio Jason Statham: vista la sua fama da duro mi sembra proprio un tipo da Pechino Express. Tra i personaggi famosi italiani invece sceglierei Raoul Bova: so che è molto amante dell’action e che sogna di fare dilm d’azione, quindi piacerebbe scatenare questo suo spirito avventuroso a Pechino Express.
Tra i tuoi progetti futuri c’è un film con Luca Argentero, di cosa si tratta?
Sarà una commedia d’azione, con tinte noir e pulp. Nella storia la mafia cinese viene in italia ad uccidere alcuni cinesi nella chinatown romana. Un poliziotto un po’ caciarone di Roma, Luca Argentero, si deve alleare con un agente dell’Interpol cresciuto in Cina che parla poco e mena tanto, interpretato da me. Due poliziotti italiani, ma culturalmente diversi, che daranno vita a tante scene divertenti grazie ai loro battibecchi. Un omaggio quindi non solo ai film d’arti marziali cinesi ma anche alla vecchia scuola italiana dei film di Bud Spencer e Terence Hil, con tanti cazzotti e tante risate.
Tu stai lavorando anche ad altre co-produzioni tra Italia e Cina, secondo te il mercato cinematografico italiano è pronto per questo genere di film?
Secondo me il mercato italiano è pronto già da un bel po’. Se facciamo caso al box office italiano, è vero che ci sono le commedie italiane che incassano tantissimo e fanno divertire, ma i film che alla fine vengono visti di più al cinema e in dvd sonoi film d’azione. Quindi che siano film americano sui supereroi o produzioni come quela francese di Io tri troverò poco importa: i film d’azione sono sempre in testa alle classifiche. Quindi se tu proponi un film del genere fatto bene ma con attori e produzione italiana il risultato non cambia, la gente lo va a vedere lo stesso, anche perché se viene girato per le strade che conosce lo sente più vicino, più reale. In definitiva secondo me il pubblico italiano è più che pronto.
Se ti proponessero un cachet molto alto per recitare in un cinepanettone, accetteresti?
Assolutamente no. Gli rimando indietro il copione strappato. Anche se mi proponessero 10 milioni di euro per un cameo di cinque minuti, direi comunque di no.
E’ vero che hai un progetto un reality sulle arti marziali?
C’è un progetto che è nato dopo la mia partecipazione a Pechino Express. Non posso fare i nomi di chi c’è dietro ma sarebbe un reality in cui i concorrenti devono superare delle sfide basate sulle arti marziali. Il premio finale consisterebbe in uno stage oppure in un lungo periodo di studi in una scuola di arti marziali molto rinomata in Sud America o in Asia. Io sarei il conduttore di questa specie di Pechino Express in versione arti marziali. Per me sarebbe una cosa molto interessante, non tanto in termini di popolarità ma per motivi di studio delle arti marziali: in Italia la cultura delle arti marziali è molto diffusa, ma non ha ancora raggiunto il main stream dei grandi mezzi di comunicazione, e questa sarebbe un’ottima occasione per farla arrivare anche al grande pubblico.
Tu hai lasciato l’Italia nel 2009, com’è stata la tua esperienza da immigrato italiano in Cina?
E’ stata un’esperienza molto illuminante e mi ha fortificato molto anche caratterialmente. Anche se la Cina è un Paese che già amavo e che già conoscevo ho dovuto imparare a relazionarmi con una realtà che funziona su binari completamente diversi rispetto ai nostri. All’inizio mi sentivo un po’ al centro dell’attenzione perché camminando per strada tutti mi guardavano, essendo occidentale. E’ stato quasi come essere una celebrità fin da subito. E’ stato interessante anche il periodo in cui sono riuscito a entrare un po’ di più nel loro mondo. Ogni volta che riuscivo a fare un piccolo passo per farmi apprezzare un po’ di più da loro era per me una grande conquista. Anche solo sedermi a un tavolo con gli anziani e giocare a carte con loro faceva passare il messaggio che volemo integrarmi con loro anziché restarmene in disparte e per me è stata una grande esperienza di vita. Sono stato accolto quasi fina sa subito visto che dopo 5 mesi già avevo iniziato a lavorare e non ho mai avuto grossi conflitti con la loro mentalità. Conosco invece altri occidentali che vivon in Cina da anni e sono molto scontenti e hanno problemi. Io gli rispondo che se non riescono a integrarsi come vorrebbero, dovrebbero semplicemente andarsene.
Dimmi cosa ti manca di più della Cina quando sei in Italia e cosa ti manca di più dell’Italia quando sei in Cina.
Quando sono in Italia mi manca quasi tutto della Cina. Ora sono qui da quasi otto mesi e i miei genitori erano quattro anni che non mi vedevano, se non su Skype. Della Cina mi manca tutto: da casa mia ai set, dagli amici al farmi una passeggiata al parco. Ormai la mia casa è là. Quando sono in Cina quello che mi manca dell’Italia sono gli affetti, quindi la mia famiglia e i miei amici. La cucina italiana non mi manca molto invece, visto che ho sempre amato la cucina cinese e che comunque la mia fidanzata, pur essendo di Shangai, sa cucinare benissimo sia i piatti italiani che quelli cinesi. Ormai sono più cinese dei cinesi stessi.
Senza rivelarci i nomi dei vincitori, puoi darci un piccolo indizio sulla coppia che trionferà quest’anno a Pechino Express?
Un indizio è difficile per me darvelo visto che darvelo perché noi stessi concorrenti non lo sappiamo. Veniamo lasciati nel dubbio in modo da non poter spoilerare ai giornalisti. Io stesso scoprirò chi ha vinto solo il giorno in cui verrà trasmessa l’ultima puntata. Ti posso dire che le coppie che arriveranno in fondo sono le più agguerrite di tutte. Io personalmente sono molto duro a morire, Pasquale pure è determinatissimo quindi per buttarci giù a noi ce ne vorrà.
(Linda Irico)