A breve ricomincia l’appuntamento di Rai 3 con le storie sulle violenze alle donne: arriva Amore Criminale, con al timone Barbara De Rossi come di consueto. Questa sera verrà raccontata la storia di Elvira Ciampi, l’accoltellata a morte dal marito, con un mistero che un anno fa è stato risolto quasi immediatamente con la confessione dell marito. L’indagine si è basata sulle perquisizioni effettuate subito dopo la scoperta del gesto, per poter valutare una eventuale premeditazione e, in sede processuale, ci si è basati sulle confessioni rilasciate dall’imputato prima al pm Felaco, poi al gip Sergio Fezza. La Procura, quindi, ha richiesto il giudizio immediato, a cui era seguito il rito abbreviato proposto dal difensore dell’uomo, l’avvocato Vincenzo Speranza. In sede di giudizio, è stata, quindi, esclusa la premeditazione proposta dalla parte civile, costituita dai 3 figli, i quali sono stati rappresentati dall’avvocato Angelo Leone. La sentenza, letta dal gip Roberto Melone ha condannato l’uomo a sedici anni di reclusione. L’avvocato Leone, durante il dibattito processuale, ha cercato di insistere sul punto della premeditazione, adducendo che l’uomo era venuto a conoscenza della decisione della moglie di separarsi, già qualche settimana prima tramite uno dei figli. L’iter processuale però, ha evidenziato come l’uomo, avesse accettato, in precedenza, di compiere dei lavori nel vicinato, da cominciare il giorno stesso dell’omicidio e per i quali aveva già incassato un anticipo. Il rapporto, tutto sommato tranquillo tra i due, era testimoniato anche dal fatto che la donna non gli avrebbe mai consentito di entrare in casa, se non si fosse fidata di lui. Una volta dentro però, e preso atto, solo in quel momento, che era stato avviato un iter di separazione a cui non poteva più porre rimedio, è scattata la follia nella mente dell’uomo. Esclusa in maniera definitiva, quindi, la premeditazione, la condanna esemplare a sedici anni è stata, inoltre, seguita da una provvisionale, immediatamente esecutiva, di liquidazione, da parte del condannato, delle tre parti civili di una somma di 30 mila euro ciascuna e il risarcimento dei danni, da quantificarsi in altra sede.



Torna questa sera Amore Criminale su Rai 3 e tra le storie raccontate spicca quella di Elvira Ciampi, la donna uccisa a coltellate dal marito lo scorso 16 settembre a San Giorgio del Sannio, in provincia di Benevento. Delitto efferato, una bruttissima storia di violenza e aggressione che è terminata nel modo peggiore, con la morte della vittima innocente. L’autore del delitto è purtroppo il marito della donna, Pasquale Mastroianni, 52 anni, colto da un raptus di follia scatenato dalla comunicazione della volontà di lei di separarsi. Come riportato dal quotidiano “Il Mattino”, la coppia si era trasferita da qualche anno nel beneventano, dove si arrangiava con lavori saltuari: lei si occupava di assistenza agli anziani e lui aiutava a tenere in ordine i giardini nelle villette del vicinato. I due coniugi avevano 3 figli, due dei quali vivono e lavorano al nord, mentre la terzogenita, frequenta la scuola superiore e viveva con i genitori.
Una vicenda drammatica e dai risvolti folli, soprattutto considerato che l’uomo dava l’impressione di essere gentile e cortese. Non aveva mai dato segni di squilibrio ma, al contrario, era sempre sembrato una persona distinta e con il sorriso sulle labbra. Negli ultimi giorni, però, c’erano stati degli screzi e qualche discussione accesa, come lui stesso ha confessato al pm Flavia Felaco, durante la propria confessione, in quanto la Ciampi aveva deciso di chiedere la separazione. Mastroianni, nei giorni precedenti il dramma, pare che avesse tentato, in maniera vana, di convincerla a desistere, arrivando anche a litigare violentemente. Un altro episodio riportava una lite culminata con l’arrivo delle forze dell’ordine, chiamate dallo stesso uomo, a cui la moglie impediva di entrare in casa. Tutto ciò fino alla tarda mattinata del 16 settembre, quando figlia minore della coppia torna a casa da scuola ma non riesce a entrare in casa. Insospettita e preoccupata dalla mancata risposta della madre alle sue chiamate, chiede aiuto ai vicini che subito fanno chiamano le forze dell’ordine, responsabili poi della macabra scoperta: il corpo senza vita di Elvira Ciampi, dilaniato di coltellate. Subito dopo il delitto, il marito, una volta capito di aver ucciso la consorte, ha cercato di togliersi la vita prima impiccandosi, poi ingerendo dei pesticidi che, però, ha vomitato e, in seguito, cercando di accoltellarsi, colpendosi alla gola e all’addome. Immediatamente ricoverato in ospedale, nonostante la prognosi riservata iniziale, l’uomo è riuscito a salvarsi ed è rimasto piantonato, per tutta la durata del fermo, da pattuglie di Carabinieri. L’esame autoptico della vittima, disposto dal medico legale Monia Fonzo ha confermato la drammatica versione dell’assassino, aggiungendo che il corpo appariva straziato da oltre 30 coltellate. Sotto shock i figli, che si sono precipitati al capezzale della madre e a prestare aiuto alla sorella, rimasta sola ad affrontare una difficile e atroce prova.



Sgomento anche nel paese, dove tutti raccontano la storia della coppia, che si era conosciuta in Svizzera, dove aveva lavorato e vissuto per parecchi anni, per poi tornare da pochi anni in Italia, affrontando alcuni momenti di difficoltà economiche che, però, sembrava avessero superato. Al civico 66 di Contrada Sesine, luogo del massacro, per giorni ha avuto luogo un via vai di conoscenti, vicini e amici, per portare affetto ai superstiti e per cercare di capire i motivi di una tragedia che non era per niente annunciata. Il motivo scatenante il raptus, secondo quanto riportato da “Il Mattino”, pare che fosse stata la notizia definitiva della separazione che l’uomo avrebbe appreso quella stessa mattina. Da quel momento, sembra che sia scattato un meccanismo delirante che ha portato l’uomo a compiere il folle gesto.

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