DiMartedì, riassunto puntata 6 ottobre 2015 – Ieri sera, martedì 6 ottobre 2015, Giovanni Floris ha condotto una nuova puntata del programma DiMartedì, in prime time su La7. Sergio Rizzo de Il Corriere della sera chiede perchè bisogna pagare il Canone. Anche Mario Giordano è critico. Ma tecnicamente è possibile che il canone televisivo arrivi in bolletta? Chi vende energia elettrica può anche sentirsi usato e comunque si porrebbe un gigantesco problema di database e di morosità. Se qualcuno non paga il canone il sostituto d’imposta, cioè il fornitore di energia deve comunque versarlo allo Stato e dunque diventa sconveniente. Quella della prima e della seconda casa sta diventando ormai una grande bufala perchè moglie e marito si dividono le residenze. Ora si sta cercando di eliminare il fatto che l’elettricità della seconda casa costi il doppio rispetto alla prima casa. Rosario Trefiletti di Federconsumatori è convinto che chi ha fatto questa proposta non vuole bene alla Rai. Ad Angelino Alfano è stato chiesto perché il libero cittadino deve essere obbligato a vedere la Rai. Claudia Fusani de l’Unità, dice che chi usufruisce di un servizio deve pagare. Ci sono però anche persone che non vogliono vedere quei canali e allora perché non devono essere messi nella condizione di scegliere? Alfano ha ribadito che il Canone Rai esiste da decenni. Soltanto ora il governo ha deciso di diminuirne l’importo mettendolo in bolletta. Angelino Alfano dice che non si possono tagliare le tasse con la mano destra e riprenderle con la sinistra. Aldo Pagnoncelli ci ha mostrato come le cose non vadano meglio di prima da quando c’è Renzi per almeno il 40% degli italiani. Ma cosa fanno gli italiani dei soldi che risparmiano dalle tasse? La maggior parte non si fida che ci sarà un abbassamento e dice che nel caso metterebbe da parte quei soldi, mentre la minoranza ci crede e pensa che spenderà quel denaro per acquistare qualcosa in più. Si è parlato tanto di abolizione di tassa sulla prima casa. Ma questo è un argomento che può essere determinante? Alfano ha risposto che l’IMU è una tassa odiosa che va tolta a tutti e su questo non si torna indietro. La tassa sulla prima casa, in particolare, è una questione imprescindibile per il suo partito. Renato Brunetta ha spiegato che l’unica soluzione è eliminare le clausole di salvaguardia nei tre anni, altrimenti le tasse non possono calare. E’ facile fare il gioco delle tre carte. Ad esempio Renzi ha dato 80 euro ma poi la pressione fiscale è aumentata per coprire i 10 miliardi che servivano proprio per elargire gli 80 euro. Il risultato finale è stato che le tasse sono aumentate e gli italiani hanno pagato la pressione fiscale senza neanche accorgersene. Brunetta è molto scettico sul fatto che si possa votare l’abolizione della tassa sulla prima casa. Forza Italia voterà a favore solo a condizione che non si tratti di un raggiro, come un’abolizione per la prima casa che corrisponda ad esempio a un aumento sulle seconde e così via. Elisa Calessi comprende le perplessità di Brunetta ma fa notare che quando il suo partito era al governo la pressione fiscale dal 2005 al 2006 è aumentata e così nel 2010 e nel 2011, quando la pressione fiscale è salita di due punti. Renzi, ha detto Brunetta, fa annunci da un mese ma non dice come coprirà le spese. Un piccolo spazio è stato dato nel corso della trasmissione anche alla cultura. Floris ha ospitato in studio Paco Lanciano, il quale ha spiegato come è nato il progetto che egli ha curato insieme a Piero Angela nel Foro di Cesare a Roma. Lanciano ha raccontato come tutto sia nato dall’idea che quando un archeologo vede il Foro di Cesare sa esattamente come immaginarlo quando tutti i suoi edifici erano ancora in piedi. Questo un comune visitatore non sa farlo, perché non ha gli strumenti. Così si è deciso di usare la tecnologia per mostrare, tramite proiezioni direttamente sul monumento, come doveva apparire il Foro ai tempi di Cesare. Floris è andato sul posto insieme a Piero Angela e insieme hanno effettuato tutto il percorso guidato. Piero Angela ha spiegato così che all’interno del Foro c’era persino una scuola e a provarlo restano una serie di graffiti sulle pareti. Interessante è il fatto che da questi graffiti possiamo vedere la scrittura corsiva dei romani e tra le frasi che si trovano sul muro c’è anche il primo verso dell’Eneide. Corrado Augias ha presentato in puntata il suo ultimo libro, dal titolo ‘Le ultime 18 ore di Gesù’. Lo scrittore si è definito ateo ma allo stesso tempo innamorato di Gesù. Riguardo a Papa Fracesco egli ha sottolineato come in lui ci sia una forte volontà di fare innovazione, ma deve fare attenzione a non crearsi più nemici di quanti non ne abbia già. In merito alla politica, invece, Augias pensa che l’Italia debba liberarsi del bicameralismo perfetto e ritiene che Renzi, per quanto non gli piaccia come Presidente del Consiglio, potrebbe forse riuscire a sbloccare l’immbilismo in cui versa da decenni il nostro Paese. Alla fine della trasmissione abbiamo assistito al dibattito tra Lupi e Meloni in merito alla povertà che affligge l’Italia. Secondo Lupi occorre combattere questo stato delle cose dando spazio al lavoro. La Meloni invece ci tiene a sottolineare che il Governo non si starebbe occupando affatto dei poveri, tanto che la riforma dell’Isee può essere una prova di tutto questo. Riguardo alla sanità e ai tagli, la Meloni ha detto infine che non è giusto spendere per gli immigrati, che sono in alberghi a 4 stelle e dimenticarsi degli italiani. Per chiudere, si è parlato di omosessualità con Monsignor Pompili e del caso Charamsa.



Replica DiMartedì, puntata 6 ottobre 2015: come vederla in video streaming – E’ possibile vedere o rivedere la puntata di DiMartedì trasmessa ieri, 6 ottobre, grazie al servizio Rivedila7 disponibile sul canale, cliccando qui.

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