Durante le riprese di Avalanche Express, il film che andrà in onda domenica 1 novembre su Rete 4, alle ore 15, si sono verificati problemi di produzione in Irlanda: il regista e Robert Shaw sono stati vittime di un infarto a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro e proprio per questo motivo il protagonista è stato doppiato (le scene iniziali sono state montate in russo con sottotitoli in inglese affinché la voce non cambiasse nel corso della storia). La critica del tempo non ha risparmiato nessuno, definendo il lavoro una copia di Cassandra Crossino ma c’è anche chi ha espresso giudizi positivi lodando il lavoro degli attori e gli effetti speciali (particolarmente impressionanti nelle scene della valanga). Il Daily Mail ha elogiato la produzione, definendo il film “un thriller di guerra fredda altamente efficace”.
Avalanche Express è un film di avventura del 1979, diretto da Mark Robson, che andrà in onda su Rete 4 domenica 1 novembre, alle ore 15. La trama del film, che ha una durata di 90 minuti ed è stato sceneggiato da Abraham Polonsky, si basa sul romanzo di Colin Forbes. Nel cast del film – girato prevalentemente tra Monaco, Londra e Dublino, con alcune scene ambientate in Italia – Lee Marvin, Robert Shaw (alla sua ultima performance), Maximilian Schell e una splendida Linda Evans. Ambientato nei duri tempi della guerra fredda tra il blocco occidentale e quello sovietico, la storia inizia a Milano dove il potente generale URSS Marenkov (impersonato da Robert Shaw), già spia per gli Stati Uniti, chiede asilo politico agli ex nemici, passando di fatto dalla parte degli avversari, in possesso di piani top secret sovietici. Le reazioni oltrecortina non si fanno attendere: il KGB assolda Nikolai Bunin per uccidere il traditore, che è a conoscenza di quasi tutti i nominativi delle spie russe presenti sul territorio europeo e per questo motivo potrebbe rovinare anni e anni di lavoro dei servizi segreti russi. Inizia una spietata caccia tra l’Italia settentrionale e i Paesi Bassi: a bordo di un treno in partenza da Milano, il cui percorso si snoda attraverso l’Europa, si innesta una lotta senza esclusione di colpi. Il culmine viene raggiunto nella fuga da un’imponente valanga che rischia di travolgere i binari e porre fine al rocambolesco inseguimento. I russi non ci stanno a rinunciare alla loro preda ma le loro manovre, dopo mille cambiamenti e peripezie, vengono fermate e il traditore, con le sue preziose informazioni segrete, viene portato in salvo.