Carisma, versatilità e fascino senza tempo: è Barbara De Rossi, romana classe 1960, conduttrice, attrice televisiva, cinematografica e in alcuni frangenti anche teatrale, che oggi sarà ospite a Domenica In su Rai 1. Una donna sempre al centro, anche ultimamente delle cronache sentimentali e in quelle televisive: intelligente conduttrice di Amore Criminale, dove racconta delle violenze perpetrate per “passione” e con in programma alcune fiction top secret per l’immediato futuro. Ma anche sui rotocalchi ci finisce spesso: prima per il fallimento con il tot boy Anthony Manfredonia, poi ora con il nuovo fiammante fidanzato Simone, 44 anni ex modello con il quale la passione è davvero travolgente.



Questo e altro verrà affrontato nella sua intervista oggi a Domenica In e dove verrà ripercorsa la sua carriera: difficile non ammirare una donna dalla carriera così piena e multiforme, capace di spaziare tra ruoli drammatici e leggeri con estrema disinvoltura. La passione per le luci della ribalta si manifesta fin da giovanissima, e la sua elegante avvenenza la porta già a soli 16 anni a vincere il concorso di bellezza Miss Teenager. A dirigere il concorso è il regista cinematografico Alberto Lattuada, che le apre le porte del grande schermo prendendola con sè in due pellicole drammatiche, Così Come Sei (1978) e La Cicala (1980). Pur in ruoli secondari, Barbara riuscirà a ritagliarsi un suo spazio, vivendo quindi una fondamentale esperienza formativa ed entrando in contatto con mostri sacri del cinema italiano come Marcello Mastroianni, Nastassja Kinski e Virna Lisi. In quegli anni contribuisce inoltre agli ultimi “fuochi” di popolarità di un genere che andava ormai scomparendo, quello del fotoromanzo. Dopo alcune altre esperienze di discreto successo (Storia d’amore e d’amicizia, del 1982, e I paladini – Storia d’armi e d’amori del 1983) arriva la consacrazione grazie alla prima leggendaria miniserie di La Piovra, al fianco di Michele Placido.



Qui interpreta con intensità la giovane e problematica marchesa Raffaella “Titti” Pecci Scialoia, uno dei personaggi di punta della miniserie accanto al Corrado Cattani interpretato da Placido. Gli anni ’80 sono certamente il decennio professionalmente più intenso vissuto dall’attrice, che continuerà a guadagnare popolarità grazie a lavori come la miniserie in costume Quo Vadis? (1985), il film tv Io e il Duce (1985) e le pellicola Caramelle da uno Sconosciuto (1987) e Nosferatu a Venezia (1988), venendo a contatto ancora una volta con grandi figure come Susan Sarandon, Anthony Hopkins, Klaus Kinski e Philippe Leroy. Gli anni ’90 scorrono in maniera altrettanto proficua. Agli inizi del periodo Barbara viene infatti scelta come coprotagonista della miniserie Rai Pronto Soccorso (1990), e dal celebre regista francese Claude Chabrol per Giorni Felici a Clichy (1990). Nel tempo arriveranno altri discreti successi come la seconda stagione di Pronto Soccorso (1992), la commedia Maniaci Sentimentali (1994, opera prima di Simona Izzo alla regia) e la serie televisiva Il Commissario Raimondi (1998, al fianco di Marco Columbro). Nei primi anni 2000 la sua popolarità sembra offuscarsi leggermente, nonostante comunque non manchino proposte di lavoro.



Il suo grande ritorno si avrà soprattutto dal 2005, quando è tra i membri di punta del cast della sit-com Un Ciclone in Famiglia, diretta da Carlo Vanzina. Barbara comincia a diradare le sue apparizioni sul grande schermo per concentrarsi in particolare sulla carriera televisiva. Dopo che la sua stella è tornata a risplendere grazie a Un Ciclone in Famiglia, appare ospite in alcune puntate di programmi come Ti Lascio una Canzone, Ballando con le Stelle e L’Isola dei Famosi, prima di tornare alla serialità televisiva con Le Tre Rose di Eva (2012-13). Dal 2013 è conduttrice di Amore Criminale, in cui si immerge e racconta storie di amori deviati da episodi di stalking o di vera e propria violenza. Un argomento che, per una macabra ironia, la stessa conduttrice aveva imparato a conoscere sulla propria pelle a causa di una burrascosa storia con il giovane Anthony Manfredonia, finita con strascichi giudiziari nel 2012. Ma ci vuole altro per piegare una donna così volitiva, capace ancora una volta di rialzarsi e continuare la propria vita e il proprio lavoro più forte di prima.