Questa sera su Rai Tre viene trasmesso in questa domenica 1 novembre un nuovo appuntamento della trasmissione Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio. Una puntata speciale che celebra i quarant’anni dalla morte del grandissimo regista Pier Paolo Pasolini e nel corso della quale interverrà la scrittrice e sceneggiatrice italiana Dacia Maraini. Maraini che ha avuto grandissimi successi con diversi romanzi e che è sta accanto di un altro grandissimo letterato italiano dello scorso secolo come Alberto Moravia di cu è stata compagna per sedici anni. La Maraini ha anche fatto un confronto tra lo stesso Alberto Moravia  e Pier Paolo Pasolini del quale ha inoltre curato la memoria essendo stato un suo grandissimo amico.



Ospita questa sera una delle più grandi scrittrici italiane, Dacia Maraini. Nel corso del programma in onda stasera, domenica 1 novembre 2015, veremo Fabio Fazio intervistare la donna che presiede il premio Elsa Morante, che quest’anno si svolgerà a Napoli il 5 dicembre. Nelle ultime settimane la Maraini ha incontrato gli studenti lucani all’Università della Basilicata ed è stata protagonista di un incontro a Bologna per ricordare il grande Pier Paolo Pasolini. La scrittrice si batte da sempre per la verità sulla morte del collega e di recente ha rinnovato il suo appello: “L’Italia deve sapre chi uccise il poeta, è stato un intellettuale determinante e bisogna far luce sulla sua morte”. In attesa di vederla stasera su Rai Tre, scopriamo qualcosa in più su di lei. Dacia Mariani è nata negli ormai lontani anni Trenta del secolo scorso e nella vita ha fatto e vissuto davvero di tutto: è stata sceneggiatrice, drammaturga, scrittrice e poetessa, molto amata ed apprezzata. Figlia di uno scrittore e di una principessa è cresciuta circondata dalla cultura e ha vissuto i primi anni di vita in una terra come il Giappone ai tempi della seconda guerra mondiale. La sua famiglia ha dovuto vivere anche la terribile esperienza della prigionia in un campo di concentramento del posto, e dopo questa triste vicenda è riuscita a tornare in Italia e si è stabilita in Sicilia. Agli inizi, per mantenersi, Maraini ha fatto la segretaria e la hostess. Appena diciottenne Dacia si è recata a Roma, dove viveva da diverso tempo anche il padre e lì ha cominciato a collezionare i suoi primi successi, grazie ai suoi scritti, come La vacanza, L’età del malessere e A memoria, usciti tutti negli anni Sessanta, a cui seguirono Memorie di una ladra, Donna in guerra, Il treno per Helsinki e Isolina negli anni Settanta e Ottanta. Ma la scrittrice non si è fermata a questo e ha continuato a pubblicare i suoi romanzi tra cui La lunga vita di Marianna Ucrìa e la raccolta di racconti Buio, negli anni Novanta. In alcuni dei suoi scritti Dacia ha riportato dettagli della propria vita, tra cui la terribile esperienza della prigionia in Giappone, vissuto che ha influenzato la sua persona ed il suo modo di essere e di scrivere. La donna ricorda bene quei tempi, in cui ha patito la fame e in cui ha tentato addirittura di avvelenarsi mangiando formiche. Periodi estremi e difficili, in cui ogni sera si stupiva di essere ancora in vita, nonostante la tenera età. Ha assistito persino al gesto dell’amato padre di tagliarsi un dito per lanciarlo contro i poliziotti. Più recenti le sue opere Il gioco dell’universo e Il treno dell’ultima notte. Dacia non ha lasciato perdere neanche il mondo del teatro, fondandone, insieme ad altre donne, addirittura uno, ovvero il Teatro della Maddalena, gestito soltanto da appartenenti al gentil sesso. Maraini ha creato un gran numero di testi teatrali che sono stati portati in scena oltre che nel nostro Paese in tutto il mondo, tra cui vale la pene ricordare Manifesto dal carcere e Dialogo di una prostituta con un suo cliente. In giovane età si sposò con un pittore, della quale rimase incinta e perse il figlio al settimo mese di gravidanza. Ancora oggi la donna non nasconde che in quel momento, il mondo le crollò addosso. Una delle sue relazioni più importanti è senza dubbio quella con Alberto Moravia, conosciuto un giorno in una caffetteria. La storia durò per circa 15 anni, anni preziosi per Dacia. Il loro non fu però un legame professionale poiché lo scrittore si rifiutò sempre di analizzare i testi della compagna, in quanto non voleva comportarsi con lei come un maestro. La Maraini è stata anche grande amica di Pierpaolo Pasolini. Per ciò che resta della sia vita, che è stata incredibilmente intensa, piena di emozioni e di avventure, di forti sentimenti ma anche di riconoscimenti per il suo lavoro, Dacia desidera continuare a scrivere, occuparsi del teatro e viaggiare.

Leggi anche