Stasera, domenica 1 novembre 2015, torna sul piccolo schermo di Rai 2 la dodicesima stagione di NCIS – Unità anticrimine: verrà mandata in onda la ventesima puntata, dal titolo “Il buon samaritano”. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: il Sottufficiale Daniel Harvey (Andrew Bongiorno) e la prostituta Lolita Cortes (Stephanie Fantauzzi) vengono uccisi nell’auto da una raffica di mitra che li ha raggiunti durante un loro incontro. Ducky (David McCallum) pensa che gli spari fossero diretti maggiormente alla donna mentre Bishop (Emily Wickersham) scopre che il nome del militare non risulta in nessun database. McGee (Sean Murray) rintraccia quindi il mezzo della vittima nei registri del Dipartimento della Difesa e risale ad un collegamento con l’operazione Lex Talionis.
DiNozzo (Michael Weatherly) sta partendo proprio in quel momento per una vacanza, ma il nome appena sentito lo fa desistere. Gibbs (Mark Harmon) e l’agente speciale si chiudono immediatamente in riunione con Vance (Rocky Carroll), mentre gli altri colleghi vengono tagliati fuori. L’operazione viene seguita da diversi anni dall’NCIS ma l’Ammiraglio in comando afferma di essere all’oscuro di qualsiasi missione aggiuntiva. La squadra viene informata che l’operazione prevede l’identificazione del responsabile di un attacco dinamitardo del ’79 e che l’NCIS colombiana aveva ritrovato due anni prima una bomba simile a quella usata al Metropolitan Airport. Gibbs era stato posto al comando e Tomas Orlando (A Martinez) era stato individuato come il principale sospettato. Orlando è attualmente uno dei più grossi boss della droga colombiana e proprio l’omicidio di Harvey potrebbe portare l’NCIS ad una svolta sul caso. Sia McGee che Abby (Pauley Perrette) sono risentiti di essere stati estromessi dall’operazione, ma Gibbs fa notare che per l’indagine era stata richiesta la massima segretezza. L’analista informa Gibbs che le impronte insanguinate nell’auto appartengono a Eddie Rosario (Arturo del Puerto) e che l’uomo era sicuramente il protettore di Lolita.
L’Ammiraglio richiama in quel momento Gibbs e l’Ambasciatrice colombiana Olivia Edmunds (Lisa Banes) lo informa che il vero nome di Harvey era Louis Freston e che era uno specialista dell’Intelligence. Lolita era una risorsa che Freston aveva contattato per individuare Orlando e la donna gli stava per consegnare dei capelli del boss che alcuni suoi parenti avevano raccolto in Colombia. Lolita aveva nascosto il campione nella fodera della sua borsa, ma l’oggetto non risulta fra quelli rinvenuti sulla scena del crimine. McGee è riuscito nel frattempo a trovare un video girato dopo la sparatoria e che riprende Rosario mentre raccoglie la borsa. Il recupero deve avvenire immediatamente perché l’Ambasciatore è stata appena informata che Orlando sta per avere un incontro importante. Poco dopo Ducky informa che Lolita avesse un tatuaggio che qualcuno aveva cercato di raschiare e Bishop scopre che il disegno rappresenta un marchio di Rosario. McGee e DiNozzo raggiungono il laboratorio del tatuatore e si imbattono proprio sul protettore.
Durante l’interrogatorio l’uomo nega di essere stato mandato da qualcuno e ammette di aver ucciso Lolita perché voleva smettere di lavorare per lui. Intanto Abby scopre che il DNA combacia con quello di Orlando e il Comandante Ankos (Dan Thiel) dà il via all’introduzione dei SEALS nell’edificio in cui si deve tenere l’incontro. La struttura è completamente vuota, ma il Comandante ha trovato un portatile parzialmente distrutto che potrebbe contenere delle informazioni importanti. Abby trova un secondo riscontro del DNA con quello di una nipote di Orlando e insieme a Mcgee parte per il Golfo per decriptare l’hard disk in mano ai militari. DiNozzo ha già identificato la parente come la dottoressa Susanna Soto (Roxana Ortega) e inizia un’indagine sotto copertura per avvicinare il medico. Mentre tutti lo stanno cercando, Orlando si presenta direttamente alla base per chiedere asilo politico. Il narcotrafficante afferma di essere stato incastrato e fornisce il proprio DNA per dimostrare che sta dicendo la verità. Contemporaneamente Abby trova una cimice sul computer di Orlando e che è stata introdotta dall’ambasciatore Edmunds. La donna riferisce di essere minacciata dal boss Armand Luna e il suo DNA dà il riscontro tanto atteso.
Nell’episodio di NCIS – Unità anticrimine 12 in onda stasera, dal titolo ”No good deed“, il marine scelto David Austin viene ucciso con un colpo d’arma da fuoco mentre si trova a bordo della sua moto. Nel frattempo, DiNozzo Senior arriva in città per trovare il figlio e conoscere Zoe ma incendia la cucina nel tentativo di preparare la cena per l’incontro. Abby trova un riscontro fra il proiettile e una pistola dell’ATF e l’agenzia conferma che era stata acquistata per un’azione sotto copertura a Tucson. Abbot chiede a Gibbs di procedere con cautela, mentre DiNozzo chiede di lavorare proprio al fianco di Zoe che è stata incaricata dall’ATF di tracciare l’arma del delitto. McGee e Bishop scoprono che il marine era stato in un’area di servizio e che aveva visto una ragazza chiedergli aiuto mentre si trovava su un’auto.
DiNozzo e McGee credono che gli agenti dell’ATF vogliano ostacolare le indagini mentre Gibbs identifica la ragazza come Emma Vickers ma muore per overdose alcune ore dopo. Il kit antistupro rileva un DNA che Abby riconduce a Jamie Rivers e Abbot scopre che l’uomo era stato catturato anni prima per traffico d’armi dall’agente Caffey dell’ATF. Gibbs fa organizzare un incontro con Rivers ed è costretto ad uccidere il sospettato prima che spari ai suoi agenti.