Federico Novella e Federica Panicucci torneranno sul piccolo schermo di Canale 5 anche oggi, martedì 10 novembre 2015, con una nuova puntata di Mattino 5: in attesa di scoprire di che cosa si discuterà nella puntata odierna, ecco il riassunto di ieri. Con Alfredo D’Attore, Maurizio Belpietro ha parlato questa mattina della sinistra italiana. Il PD starebbe perdendo decine di migliaia di voti dal suo elettorato tradizionale, persone che o si astengono o si rivolgono al M5S. La nuova proposta di governo larga e con radici Uliviste non è riuscita a convincere tutti i dissidenti del PD. Bersani non ci sta e Civati probabilmente non aderisce. Ma così non rischiano di dividersi ancora di più? Questo è il dubbio di Belpietro. Sicuramente le opinioni di questi dissidenti vanno rispettate, ma bisogna capire se riusciranno a mantenere le loro posizioni. Per quanto riguarda poi le future elezioni, non si escludono alleanze e D’Attore non dà neanche come improbabile la candidatura di qualcuno dei loro a Milano. Federica Panicucci ci ha poi raccontato tutti gli sviluppi e le polemiche relative al processo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Si parla ora di tracce sul giubbino di Yara che apparterrebbero alla sua insegnante di ginnastica. Federico Novella si è occupato delle pensioni e in studio c’era anche Giorgia Meloni che ha spiegato il suo punto di vista, raccogliendo diversi applausi tra il pubblico. Secondo la Meloni si potrebbero definire pensioni d’oro solo quelle ottenute senza aver pagato i contributi corrispondenti e solo queste dovrebbero essere eliminate. Federica Panicucci ha dedicato ampio spazio al caso dei due fidanzatini che hanno sparato ai genitori di lei che ostacolavano la loro relazione. La tragedia si è consumata in casa. I vicini dicono di non aver mai sentito grida provenire dall’appartamento. A discolpa del figlio, il padre del ragazzo dice ora che lei aveva delle problematiche e non stava bene. Lui si era accorto dei problemi ed era andato anche in questura a chiedere provvedimenti. Suo figlio è un ragazzo che sta male, che prende tranquillanti, che è un gigante buono e che non può aver premeditato il fatto. Questa è la sua versione. Il problema sarebbe la ragazza che non poteva più vedere i genitori e ha plagiato suo figlio. Alba Parietti sottolinea che da queste parole emerge il problema vero, perché il genitore non si preoccupa dei due morti ma solo di scaricare la colpa del figlio su un’altra persona. Secondo la Parietti andrebbe introdotto lo psicologo nelle scuole. Il caso ricorda molto quello di Erika e Omar, che dopo aver scontato 11 anni ora sono persone libere.



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