Ieri sera, giovedì 12 novembre 2015, a Virus – Il contagio delle idee si è parlato di giudici, di legalità e della vicenda De Luca. Ma a cosa serve tutto questo, si chiede Porro, se poi la gente non si sente sicura e viene uccisa persino in casa propria? Dario Nardella, sindaco di Firenze e Alessandro Sallusti, direttore de ‘Il Giornale’ erano gli ospiti in studio. Nardella condivide con Porro il pensiero che la sicurezza debba essere un servizio garantito universalmente. Le prime vittime di quando viene messo la sicurezza sono proprio i più deboli. C’è anche il tema della percezione della sicurezza, anche se le statistiche ci dicono che i furti diminuiscono, i cittadini si sentono meno sicuri. La presenza sulla strade è anch’essa un elemento importante. Si è sbagliato a lasciare troppo spazio alla tolleranza e al perbenismo. La soluzione non è andare in tv con la pistola in mano come fa Bonanno, non è la giustizia fai-da-te. La giustizia la devono garantire le istituzioni, non se la può garantire il cittadino da solo. Sallusti fa notare come la posizione del sindaco di Firenze sia diversa ad esempio da quella di Pisapia, che a Milano ha smilitarizzato la città. La proporzionalità tecnica della difesa è sbagliata per Sallusti, perché ad esempio la signora di 80 anni che è stata uccisa da un ragazzo rumeno di 20 anni entrato in casa sua, se avesse usato un coltello per difendersi sarebbe stata condannata per eccesso di legittima difesa. Questo perché per la legge siccome lui non era armato avrebbero solo potuto fare a pugni. Questa è la cosa che va rivista. Altra cosa che non è possibile è che lo Stato chiede l’esclusiva della giustizia, ma poi fa chiudere le caserme alle 18 di sera. Sallusti accusa la sinistra di non aver superato il tabù secondo cui chi si difende da solo è un fascista. Nardella ha detto che servono più forze dell’ordine. Matteo Salvini ha organizzato la sua manifestazione a Bologna e i dissidenti si sono posizionati in via Stalingrado. Il 9 novembre del 2005 Angelino Alfano diceva che le forze di polizia arrestano, i magistrati scarcerano. La frase dimostra che la questione sono le norme, dice Nardella, perché non è che i magistrati si divertono a scarcerare. Se lo fanno è perché questo dice la legge. In collegamento è intervenuto anche Civati. Egli è dello stesso parere di Nardella. La non violenza deve essere alla base della politica e le manifestazioni devono essere anch’esse pacifiche. Anche una sinistra seria che ha una dialettica forte con la destra è bene che resti pacifica. Sallusti ha fatto notare che la grande intuizione di Renzi è stata quella di non incentrare il PD intorno all’anti-berlusconismo. Egli però dava il centro-destra per morto e per questo il suo proposito era quello di prenderselo e pare ci stia riuscendo. Nel togliere il cappello dell’anti-berlusconismo, continua Sallusti, c’era anche una tattica ben precisa di Renzi. Ora che si intravede la possibilità di essere competitivi è ricominciato l’attacco mediatico che dice di fare attenzione ai fascisti e ai leghisti, cioè la destra pericolosa. Porro ha fatto notare che Berlusconi ha sempre detto di essere vittima di un complotto giudiziario. Però oggi c’è De Luca, un presidente di regione del PD, che rischia grosso per le attenzioni dei magistrati. Allora Porro vuole chiedere quale sia il ruolo della magistratura. Qualcuno dice che sia un contropotere e questo vale sia per la destra che per la sinistra. Abbiamo visto in un servizio quello che è accaduto esattamente in Campania. Nardella dice che non bisogna rischiare di fare processi sommari partendo da intercettazioni che tra l’altro devono essere verificate. Nardella dunque è garantista come posizione. Porro pensa che le intercettazioni non debbano essere il motivo per cui si condannano le persone. Civati riguardo a De Luca dice che non gli piace il suo modo di fare e che trova perfetta l’imitazione di Crozza che ne esaspera le caratteristiche. Ora è importante che la cosa si chiarisca presto, anche perché la vicenda è arrivata sulle prime pagine dei giornali ed è importante capire cosa ne pensi Renzi. Sallusti dice che Renzi quando ci sono le tragedie sparisce, esattamente come Schettino. Invece, proprio come un comandante dovrebbe stare lì. A lui piace apparire solo quando ci sono cose belle e non ama mettere la faccia laddove ci sono problemi. Sia Sallusti che Civati, in ogni caso, ritengono che De Luca non abbia molto a che fare con il PD anche se è stato eletto al suo interno. Riguardo ai magistrati, sta venendo fuori che non sono dei santi ma uomini come tutti noi e nella loro comunità c’è lo stesso marcio che esiste nelle comunità su cui indagano. Questo dovrebbe far riflettere il giudizio dell’opinione pubblica nei confronti della magistratura. Cosa sta succedendo nel governo delle nostre città? Prima Roma, poi la Campania, sembra non esserci eccezione. Luigi Bisgnani dice che per il Giubileo si sta pensando di portare a Roma il metodo dell’Expo. In apparenza è stato tutto perfetto, ma ci sono state grosse mancanze amministrative, ad esempio nella gestione dei contratti con le aziende e queste cose stanno venendo fuori adesso. Il corpo a corpo di questa sera si è tenuto tra Ernesto Preatoni e Andrea Purgatori. Si è parlato di attentati e sicurezza sugli aerei dopo l’esplosione sul volo russo partito da Sharm. Secondo Preatoni non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura perché l’aereo resta in ogni caso il mezzo più sicuro al mondo. Purgatori dice che statisticamente prenderebbe l’aereo per Sharm perché è difficile che si ripeta un eventuale attentato così a breve. Certo però, quella è una zona non sicura.
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