La prima puntata del Maurizio Costanzo Show vedrà anche Vladimir Luxuria tra i protagonisti. Nata a Foggia, come Vladimiro Guadagno, nel giugno del 1965, proprio nella città pugliese ha iniziato la sua carriera artistica in qualità di organizzatrice di feste. Nel 1985 ha quindi deciso di trasferirsi a Roma per motivi di studio, laureandosi alla Sapienza in Lingue e Letterature Straniere con il massimo dei voti, grazie a una tesi incentrata sulla figura di Joseph Conrad.Alla fine del decennio ha quindi iniziato il suo impegno all’interno della comunità LGBT capitolina, sino a organizzare insieme a Vanni Piccolo e Imma Battaglia il primo Gay Pride sul territorio peninsulare, tenutosi a Roma nel 1994. Aveva intanto iniziato la carriera di attrice, con una serie di piccole parti, mai realmente decollata, a differenza di quella politica. Dopo aver iniziato a collaborare come opinionista con Liberazione e L’Unità, ha propagandato le tematiche del movimento per l’allargamento dei diritti civili agli omosessuali all’interno del Maurizio Costanzo Show e di Markette, su La 7. Nel 2006 è poi stata candidata alla Camera dei Deputati da Rifondazione Comunista, venendo eletta in Parlamento, primo transgender in assoluto in una assemblea elettiva europea. L’attività politica non le ha però impedito di partecipare due anni dopo a “L’Isola dei famosi”, in cui ha vinto. Una vittoria che ha sollevato non poco scalpore, sino a spingere Liberazione a paragonare la sua vittoria a quella di Obama nelle presidenziali degli Stati Uniti.
Proprio la sua militanza politica ha spesso posto Vladimir Luxuria nell’occhio del ciclone. In particolare destò scalpore l’episodio che la vide protagonista di un alterco con Elisabetta Gardini per l’uso del bagno femminile della Camera. Molto violento anche il litigio in una puntata di “Porta a Porta” con Alessandra Mussolini, quando dopo aver stigmatizzato le dichiarazioni di adesione al fascismo della parlamentare del Popolo delle Libertà, fu offesa dalla nipote del Duce. Nel 2014, nel pieno della polemica innescata dalla discussione sull’adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali, ha duramente attaccato Giorgia Meloni, affermando tramite il suo account Twitter la sua speranza che a nessun bambino capiti mai di essere abbandonato a 12 anni, come successo all’esponente di Fratelli d’Italia. Nel 2008 ha invece sollevato scalpore la sua decisione di votare contro l’estensione dell’Ici sugli immobili della Chiesa. In seguito Vladimir Luxuria ha cercato di giustificare quel voto con una errata comunicazione da parte dei suoi colleghi di partito, ma qualcuno non ha creduto molto alle sue parole.