Dopo un pensiero per la strage di Parigi e un collegamento con alcuni ragazzi italiani che vivono nella capitale francese, ieri, lunedì 16 novembre 2015, è iniziata su Rai 3 la nuova puntata de “L’erba dei vicini” condotta da Beppe Severgnini con la sfida tra Italia e Inghilterra. Che idea hanno gli italiani degli inglesi? L’idea che questo popolo potesse anche avere fantasia è nata quando hanno iniziato a fare successo i Beatles. Nei primi anni ’70 la borghesia italiana cominciò a mandare i figli in vacanza in Inghilterra per imparare la lingua. I ragazzi si divertivano molto, mentre per il Regno Unito erano anni difficili. I punk qualche anno dopo sarebbero stati molto più divertenti. Nel 1979 Margareth Tatcher divenne primo ministro e disse ai connazionali di rimboccarsi le maniche. Nel 1981 il principe Carlo sposava Lady D e le nozze furono trasmesse in tutto il mondo, dimostrando il talento britannico per le coreografie. Ma la domanda successiva è la seguente: è più facile trovare casa a Milano o a Londra? In un servizio si spiega come si acquistano immobili in Inghilterra. Protagonisti sono due italiani. Lei, Caterina, mostra la nuova casa che ha acquistato. Lì funziona che un acquirente trova una casa e fa un’offerta. Un altro rilancia con un’offerta ancora più alta e il venditore accetta l’offerta a lui più conveniente. Così i due si sono ritrovati all’improvviso senza casa. Tutto ciò è perfettamente legale, il proprietario può ritirarsi in ogni momento ed è la legge che lo prevede.
Molte persone hanno subito questo tipo di pratica. Un agente immobiliare ci ha spiegato che la legge dovrebbe cambiare e che una volta concluso l’accordo non si dovrebbe più tornare indietro. Barbara Serra, milanese che rappresenta Londra e conduce Al Jazeera English, e Stefano Boeri, architetto molto noto che è stato assessore a Milano, sono stati gli ospiti in studio di questa sera. Con loro Severgnini ha discusso del tema della casa. Prima però il conduttore ha voluto porre una domanda a Barbara Serra in merito alla reazione del mondo arabo ai fatti di Parigi. Tanta gente in Medio Oriente sostiene il fatto che l’Isis sfida l’Occidente ma anche ad esempio l’Arabia Saudita. Tutti hanno condannato gli attacchi di Parigi, ma poco prima ce n’era stato uno anche a Beirut e allora nel Medio Oriente c’è un po’ l’idea che le morti occidentali meritino di più. Si ritorna però alla sfida Italia – Inghilterra e mettendosi nei panni di un ragazzo italiano al primo impiego, Boeri consiglierebbe di affittare. Questo in Italia è reso però più difficile dal fatto che per i proprietari diventa così poco conveniente affittare che preferiscono spesso tenere gli appartamenti vuoti. Dovendo comprare adesso in Inghilterra, Barbara Serra consiglierebbe di scegliere il quartiere di Balham. Il voto del pubblico è discordante. Secondo i presenti in studio è più facile trovare casa in Italia, mentre chi vota da casa sceglie Londra. A seguire Severgnini ha intervistato John Peter Sloan, insegnante e scrittore, che ci ha fornito un quadro degli stereotipi più comuni. La cosa che gli italiani vorrebbero imitare degli inglesi è secondo lui il sistema politico, sicuramente più serio. Il secondo tema è la scuola. La domanda è se sia meglio una scuola pubblica italiana o una privata inglese, quella che loro chiamano ‘public school?’.
Nel servizio di Giorgi Soi abbiamo visto come funziona una di queste scuole inglesi, con l’aiuto di Marcello, che ha 16 anni, è di origini italiane ma vive a Londra. Gustavo invece viene da Vicenza e ha deciso di entrare in una scuola inglese. La sua giornata inizia alle 7.50, quando suona la sveglia, poi si fa colazione, si passa per la Chiesa e si va alle lezioni, che iniziano alle 9. Tutti in aula devono rigorosamente indossare la divisa. La scuola è rigorosamente solo maschile. Michela Murgia, scrittrice, è stata ospite di Severgnini e il suo compito è stato quello di spiegarci invece come funziona un liceo di Sassari. Lei ha detto subito di essere straniata del fatto che non siano ammesse le donne in una scuola come Eton, dove si forma in un certo senso la classe dirigente del futuro dell’Inghilterra. A Sassari le cose sono ben diverse. Qui, spiega Lidia, l’esperienza formativa è positiva, anche grazie ai tanti progetti che l’Istituto promuove, come ad esempio i laboratori teatrali, quelli di scrittura, le arti creative, e via dicendo. Dopo questo approfondimento il pubblico presente in studio ha votato per l’Italia. Da casa il punto è stato attribuito sempre all’Italia, che così è passata in vantaggio. A questo punto abbiamo visto come un luogo comune, quello del tè delle cinque, abbia una precisa origine storica.
Oggi il tè si prende in ufficio, a casa, a letto, ogni scusa è buona. 60 miliardi sono le tazze di tè che gli inglesi consumano ogni anno. A seguire Enrico Bertolino ci ha mostrato la sua interpretazione degli inglesi come europei necessari. Tra Italia e Inghilterra chi gestisce meglio il gioco d’azzardo? Cosa è successo tra l’Italia di Totò e quella di oggi dove anziani soli buttano la pensione alle slot machine? E che fine ha fatto l’Inghilterra che rideva di sè stessa? Oggi gli automi soli davanti a macchinette illuminate sono trame diverse per uno stesso finale. Tanti soldi buttati e tante illusioni volate via, da quando il Lotto è diventato una fonte di entrate per il fisco. Al voto vince l’Inghilterra. L’ultima domanda è su piccioni italiani e gabbiani della Manica. Il pubblico pensa che gli inglesi convivano meglio con i piccioni di quanto non facciano gli italiani con i gabbiani.
Replica “L’erba dei vicini”, puntata 16 novembre 2015: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata de “L’erba dei vicini” andata in onda ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.