Ieri sera, domenica 1 novembre 2015, è andata in onda una nuova puntata di Report sul piccolo schermo di Rai 3: vediamo che cosa è successo. Sono un milione gli interventi estetici a cui ci si sottopone in Italia ogni anno. Ma cosa ci mettiamo in corpo per apparire più magri e più belli? Milena Gabanelli ce ne ha parlato questa sera a Report. La dottoressa Marcella Melino, dermatologa, ha spiegato come l’applicazione di smalto permanente sulle unghie possa diventare alquanto pericolosa, soprattutto se il tipo di cosmetico non è a norma. Ma il consumatore come fa a sapere che tra tutte quelle sostanze non ce n’è nessuna nociva? Il prodotto europeo viene bloccato, ma per quelli extraeuropei non si può sapere. La ricostruzione delle unghie nei negozi cinesi può costare anche 40 euro in meno. Quali prodotti si usano? Non sappiamo cosa contengono perché non c’è controllo. Poi ci sono i prodotti che ci si fa iniettare. A 24 anni, nel pieno del successo di ‘Domenica in’ Alba Parietti si fece convincere a farsi le labbra senza dirle che le sarebbe stato iniettato silicone al posto del collagene perché più economico e che quell’intervento sarebbe diventato irreversibile. Così si è trovata praticamente incastrata dopo quell’operazione. Da allora tutti hanno parlato delle sue labbra. Molto spesso le donne sono dettate da insicurezza, ha spiegato Marina Ripa di Meana, e forse in questi casi è anche giusto intervenire. 15 anni fa ad esempio lei stessa si è fatta togliere un sottomento che non sopportava. Il botulino però cerca di limitarlo al minimo perché non le piacciono esteticamente le fronti tutte lisce, senza neanche una ruga. L’85% dei pazienti che si fa ritoccare sono le donne tra 35 e 50 anni, ma sono in aumento anche le donne più giovani e soprattutto gli uomini di ogni età. L’unico con cui Alba Parietti ha detto di essere riuscita a parlarne liberamente è Silvio Berlusconi, mentre gli altri non lo ammettono e si vergognano di aver fatto interventi di questo tipo. Ma chi deve porre il limite? Secondo la dottoressa Melino sono i medici a dover mettere un freno. Maurizio Vignoli, chirurgo estetico, ha spiegato quali sono i costi dei filler. Alcuni sono permanenti, altri a base di acido ialuronico e spesso si riassorbono. Qualsiasi filler può dare una complicanza, ma che dura il tempo che esso permane. Quando si riassorbe se ne va anche la complicanza, mentre se è permanente anche la complicanza permane. Il problema è che su questi prodotti ci sono pochissimi controlli, perché sono classificati come presidi medici, cioè come una siringa o un termometro. In Italia i filler autorizzati dal Ministero della Salute sono 123, negli Stati Uniti solo 24, perché prima vengono sperimentati su un largo numero di pazienti e devono ottenere approvazione. Una multinazionale americana deve investire molto su questo e a volte accade che queste grandi aziende produttrici americane vengano a vendere in Italia. Alcuni di questi prodotti sono stati infatti ritirati dal commercio. Purtroppo, ha spiegato il dott. Vignoli, la chirurgia estetica è una tragica somma di medicina e commercio e le due cose spesso non vanno d’accordo, soprattutto se la sensibilità del medico pende più verso il suo portafogli che verso la salute del paziente. Oggi purtroppo si può fare un corso di soli tre giorni sulle tecniche di filler e cominciare a fare le punture sul viso delle persone. E con una laurea in medicina senza nessuna specialità, si può fare tranquillamente una bleforoplastica o un intervento al seno. Questo andrebbe cambiato, introducendo un regolamento più restrittivo. La pelle del viso deve essere compito di un dermatologo. Eppure non esiste neanche una definizione di medico o chirurgo plastico ed estetico. Catia Parenza ha raccontato dell’intervento al quale si è sottoposta e ha spiegato di aver preso delle pastiglie. Il medico aveva infatti prescritto alla signora un prodotto da preparare per dimagrire in tempi rapidi e la signora in farmacia l’aveva trovato bello e pronto. Questo perché il farmacista già la conosceva bene la formula, dato che quel dottore dava a tutti la stessa cura. Le anatomopatologhe che hanno esaminato i cuori di tre vittime dicono, intervistate, di avere una ragionevole certezza in merito al fatto che la loro morte possa essere correlata ai farmaci assunti. Questo lo dicono le alterazioni trovate nei loro cuori. C’entrano sicuramente i dosaggi molto elevati, somministrati per un lasso di tempo tale da favorire il formarsi del cumulo di tossicità sulle cellule. Nella legge di stabilità si parla di tagli alla sanità per i prossimi tre anni. Eppure c’è chi ha delle idee alternative per risparmiare, come quella di modificare i pasti, come hanno fatto al Sant’Orsola di Bologna. Se si libera del persona in cucina, lo stesso può essere impiegato in altri settori. Anche lavando i piatti anziché usando quelli di plastica si può risparmiare notevolmente e ridurre la spesa non di poco. Questo senza tagliare le prestazioni sanitarie, ma solo riorganizzando tutti i servizi di supporto, che sui conti degli ospedali pesano moltissimo. Il prosciutto si può tagliare a mano e così si spende meno. L’Ospedale San’Orsola di Bologna ha escogitato, ad esempio, anche le risonanze magnetiche al succo d’ananas, in questo modo non è più necessario spendere migliaia di euro per l’acquisto del liquido di contrasto. In totale sono stati risparmiati due milioni di euro, un milione dei quali è stato redistribuito ai dipendenti. In chiusura Milena Gabanelli ha dato un’anticipazione su ciò che vedremo fra due settimane, quando vi sarà una puntata dedicata all’intervista effettuata a un trafficante d’armi. Pare che esistano soggetti italiani incaricati di addestrare milizie nel Corno d’Africa.



Replica Report, puntata 1 novembre 2015: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata di Report andata in onda ieri sera grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.

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