Il momento del matrimonio tra Angelica e Vittorio è arrivato, ma la scelta della donna, alla fine, è stata quella di tirarsi indietro per scappare via con Orlando, arrivato sul posto appena in tempo. Gianluca, l’ex marito della donna, aveva già compreso come sarebbe andata a finire e fino all’ultimo ha consigliato ad Angelica di rinunciare a quelle nozze: molto commovente anche il momento in cui è rimasto, come fantasma, ad osservare le sue figlie e divertenti quelli in cui ha incontrato Orlando stesso – intimandogli di andare in chiesa – e anche il piccolo Pigi, svegliatosi alla ricerca di Amburgo. Ettore Bassi, l’attore che veste appunto i panni del fantasma di Gianluca, era ieri sera in live twitting e a giudicare, dai saluti e dai commenti dei fans sui social, la sua presenza è stata un vero successo. Clicca qui per vedere il tweet dalla pagina ufficiale della fiction Rai 1.



Quello che tutti gli spettatori volevano è finalmente successo: Angelica ha mollato il povero Vittorio sull’altare ed è corsa fra le braccia di Orlando. Quest’ultimo non ha neanche avuto bisogno di entrare di soppiatto in chiesa dato che la donna aveva già preso la sua decisione. Se i figli di entrambi sembrano aver capito la situazione, lo stesso non si può dire dei genitori dei due innamorati che l’hanno presa in modo opposto: quelli di Angelica sono ancora molto arrabbiati con lei per l’annullamento del matrimonio mentre quelli dell’architetto sperano solo che lui sia felice. Stranamente si è già visto negli spezzoni in cui protagonisti parlano davanti alla telecamera come la storia non andrà sempre per il verso giusto. Sia Angelica sia Orlando hanno spiegato come quello fosse solo un idillio iniziale e l’inizio in realtà di molti altri problemi. Ora la curiosità sarà scoprire cosa succederà di tanto grave da far cambiare idea in così poco tempo ai due personaggi e come mai gli autori abbiano deciso subito di mostrare i risvolti negativi della fuga della donna dell’altare e della successiva unione. Il ritorno dell’ex moglie di Orlando in città è un indizio e ovviamente il timido architetto non la prenderà al meglio.

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