Anche Edoardo Bennato sarà tra gli ospiti di Ti lascio una canzone, il talent show condotto su Rai Uno da Antonella Clerici e in onda questa sera, 21 novembre 2015. Per il cantautore campano sarà un’ottima occasione per pubblicizzare il suo ultimo lavoro, Pronti a salpare. Vediamo il percorso artistico del noto cantante. Edoardo Bennato è nato a Napoli, nel luglio del 1946. Ha iniziato ad interessarsi di musica sin da piccolo, entusiasmandosi in particolare per il rock’n’roll arrivato insieme ai soldati americani alla fine del conflitto. Ha formato un primo gruppo insieme ai fratelli Eugenio e Giorgio, il Trio Bennato, con cui ha iniziato ad esibirsi nei locali cittadini e in televisione, all’interno del programma Il nostro piccolo mondo, nel 1959. Dopo essersi diplomato al liceo artistico, nel 1965, ha quindi deciso di partire per Milano, al fine di frequentare la facoltà di architettura, ma anche per cercare di entrare nel mondo dello spettacolo.



Il suo primo contratto è però stato siglato a Roma, con l’etichetta Parade, guidata da Vincenzo Micocci. Il successo è arrivato soltanto nel 1974, dopo che il direttore artistico della Ricordi, l’etichetta per cui aveva firmato il nuovo contratto, lo aveva addirittura invitato a fare l’architetto e sfruttare la laurea appena ottenuta. In quell’anno, infatti, è uscito I buoni e i cattivi, un concept album in cui è contenuto forse il suo brano più famoso di sempre, Un giorno credi. Sempre del 1974 è il singolo Meno male che adesso non c’è Nerone, altro grande successo che farà parte del suo album successivo, Io che non sono l’imperatore, uscito l’anno seguente. Il suo successo è rimasto inalterato per tutto il corso degli anni ’70 e del decennio successivo, grazie ad una miscela musicale in grado di tenere insieme ritmi rock e testi venati da grande impegno sociale e denuncia delle tante iniquità di un’Italia in grande trasformazione. Tra i suoi album di questi anni vanno ricordati in particolare La torre di Babele (1976), Burrattino senza fili (anno successivo) e Sono solo canzonette (1980).

Dalla metà del decennio, però, i suoi lavori hanno iniziato a riscuotere sempre meno successo, iniziando un lungo e inesorabile declino. Ora arriva il suo ultimo album, preceduto dalle grandi polemiche innescate dalle sue dichiarazioni di qualche mese fa, quando il cantautore napoletano ha rilasciato un’intervista alla rivista Panorama, in cui ha lamentato il fatto che nonostante avesse un lavoro pronto, non fosse ancora riuscito a trovare una etichetta per distribuirlo. Inoltre aveva affermato che tre etichette si erano dette pronte a farlo, ma solo se si fosse presentato al Festival di Sanremo, ipotesi da lui scartata decisamente. Per fortuna il suo ultimo lavoro ha poi trovato una sbocco sul mercato e oggi Edoardo Bennato può finalmente promuoverlo, come ha fatto in una recente intervista in cui ha voluto comunque ricordare come sia sempre rimasto lontano da padroni e padrini dell’industria musicale. Inoltre ha affermato di rivendicare orgogliosamente il suo ruolo di saltimbanco e di non voler fare comizi. Ha poi dedicato alcune parole a Beppe Grillo, che qualcuno aveva individuato come bersaglio di una sua canzone non inclusa nell’album, Al diavolo il grillo parlante, affermando che i parlamentari del movimento dicono cose ineccepibili, ma sono degli sprovveduti. Un modo come un altro per ribadire la sua lontananza da qualsiasi tipo di potere.

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