Un personaggio centrale, quello di Giannino Cafuero che viene magistralmente interpretato da Michele Placido in Questo è il mio paese, la fiction dagli ottimi ascolti su Rai 1 che stasera torna per la quarta puntata. Cafuero appare fin dalla prima puntata, in modo quasi non evidente eppure la sua presenza colpisce il nuovo sindaco, la splendida Violante Placido, fin dal primo incontro. Anna ha messo in discussione gli appalti dell’acqua pubblica e ha toccato così uno dei terreni in cui si muove il boss. Cafuero non ha digerito la presa di posizione del sindaco e ha agito direttamente ordinando che venisse fatto un attentato all’acquedotto. Il boss decide anche di presentarsi direttamente nell’ufficio di Anna per ricordarle che il suo futuro potrebbe continuare ad essere roseo se si limitasse a stare al suo posto e a non interessarsi di “cose che esistono da sempre”. E’ un uomo indubbiamente legato alla parte antica della città, agli accordi di costruzione e ha il dominio totale della popolazione di Calura. Cafuero non è esplicito, parla per sottintesi ma riesce ad essere letale quanto pragmatico. Eppure l’atteggiamento iniziale del boss è pacifico, quasi da consigliere. Un avvertimento sottile che se non ascoltato porterà poi ad altre ripercussioni. Cafuero non accetta, successivamente, che il sindaco blocchi i lavori del suo centro commerciale. E’ un affronto che le farà pagare personalmente avvisandola tramite un altro attentato, questa volta alla famiglia. Due volte per l’esattezza. Innanzitutto la decisione di Anna infrange il sogno di Marcella di aprire la sua seconda farmacia che voleva proprio all’interno del centro commerciale. La seconda è invece un avviso più diretto ad Anna, con l’esplosione della farmacia esistente di Marcella. Cafuero vuole così non solo colpire il sindaco da un punto di vista materiale ma anche sollecitare le tensioni fra i suoi affetti, quasi come se conoscesse i dissapori che esistono fra le due sorelle oppure ne volesse sollecitare altri. Il boss mette così in guardia Anna che se continuerà ad intralciare i suoi affari, procederà ad avvicinarsi sempre di più a lei oppure a fare terra bruciata attorno alla sua figura. Nella terza puntata Cafuero è più nascosto, si limita ad essere un semplice osservatore eppure fa sentire la sua presenza. Anche solamente facendosi vedere alla giunta comunale, al momento della votazione per il centro d’accoglienza per gli immigrati. La volontà del boss è anche quella di ricordare, tramite il suo gesto, che è sempre interessato alle mosse politiche del sindaco, pronto ad agire nel caso in cui Anna volesse spingersi troppo oltre.
Ci sono diversi tipi di mafioso all’interno della fiction. Uno fra questi è Cafuero, di stampo antico. Uno dei boss più temibili della malavita perché silenzioso e potente. Il personaggio non ha avuto molta visibilità fino ad ora eppure è come una sorta di burattinaio che muove le fila. Cafuero è informato su tutto e ha un’incidenza prevalentemente politica. Non rappresenta il mafioso più conosciuto, quello che si “sporca le mani” in maniera plateale. E’ piuttosto colui che emette verdetti e fa agire i suoi emissari. Finora si possono solo ipotizzare i suoi interventi, per esempio l’attacco alla farmacia di Marcella come vendetta trasversale per la decisione di Anna Pozzo di fermare i lavori del centro commerciale, nella seconda puntata. Cafuero, nella terza, è più una presenza silenziosa, che osserva l’andamento politico di Calura. E’ in aula, infatti, al momento delle elezioni per l’apertura del centro di accoglienza voluto dal sindaco. Si limita ad osservare, seduto nelle ultime file. Cafuero lascia più intendere che si occuperà della faccenda in un secondo momento, forse proprio facendola pagare a chi, quel giorno, ha permesso che Anna ottenesse i voti per aprire il centro. Forse il boss sta anche solo osservando la sua rivale per cui, si ipotizza, nutre anche una sorta di ammirazione. Fino ad ora, infatti, Anna non si è piegata, ha continuato ad andare avanti nonostante gli avvertimenti. Ma non è escluso che Cafuero scenderà in campo con le sue armi peggiori pur di darle uno stop. Cafuero è colui che muove, in realtà, le fila del futuro di Anna Pozzi e anche della sua famiglia. E’ in qualche modo sempre vicino a lei, grazie alla presenza di Corrado nella vita del sindaco. Viene costantemente informato su tutto quello che fa la rivale e sembra quasi che, da un certo punto di vista, ammiri il fatto che Anna gli tenga testa e non si spezzi così facilmente. E’ probabile che Cafuero si avvicini sempre di più al sindaco e alla sua famiglia per darle i suoi soliti avvertimenti. Ma fino a che punto continuerà ad avvisare Anna? Avverrà sicuramente un momento in cui Cafuero si spingerà oltre e vorrà dare un chiaro messaggio al sindaco. I vari attentati che le ha riservato sono solo riusciti a rafforzare la volontà di Anna di rimanere a difendere e migliorare Calura. Che cosa potrebbe arrivare a fare il boss se gli venissero ancora pestati i piedi? Sicuramente un attacco diretto ad Anna non sarebbe nel suo stile, è più probabile che prenda di mira prima Lorenzo dal punto di vista lavorativo, muovendo alcune pedine a suo favore. Se le cose dovessero andare oltre la tolleranza del boss, Cafuero non esiterebbe comunque a rifarsi direttamente su Anna. E’ probabile, infatti, che sia lui il responsabile del malinteso che ha portato il sindaco a finire in prigione.