Massimo Gianni conduce tra pochi minuti una nuova puntata di “Ballarò”, in onda alle 21.05 su Rai Tre. Anche questo appuntamento del talk show sarà incentrato sui recenti attentati di Parigi e sull’allarme sicurezza scattato in tutta Europa. Come si sta preparando il nostro Paese per rafforzare i controlli nella città di Roma in vista dell’imminente apertura del Giubileo in programma il prossimo 8 dicembre? Tra gli ospiti di questa serata ci saranno il leader della Lega Nord Matteo Salvini, il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti (possibile candidato del centrodestra a sindaco di Milano) e il numero uno della Fiom Maurizio Landini. Clicca qui per seguire la diretta streaming
I temi dei talk show in questo periodo sono per forza di cose legate ad un filo comune che riguarda gli attentati di Parigi: anche oggi a “Ballarò” verrà dato largo spazio a questa vicenda che sta segnando la nostra storia contemporanea come l’11 settembre 2001. Ma le conseguenze di questi fatti a cosa stanno portando? Se ne parlerà ovviamente in studio con i vari ospiti, ma di certo siamo vedendo come l’effetto più immediato qui in Italia riguardi la sicurezza contro eventuali attacchi terroristici in vista anche di un Giubileo alle porte (inizia l’8 dicembre) e di numerosi fondi che stanno per essere sbloccati per innalzare l’allerta contro la minaccia di altri attentati islamisti. Oltre però alla guerra del terrorismo, anche se strettamente legato come tema, si parlerà anche della discussione alla Camera della Legge di Stabilità 2016 che al suo interno ora dovrà prevedere una parte specifica per la sicurezza e previsioni di spese durante il Giubileo. La Manovra 2016 sta portando numerose polemiche e ora si appresta ad essere modificata propri per i recenti fatti di Parigi: cosa ne penseranno gli ospiti in studio? Poche ore e lo scopriremo, in prima serata su Rai 3.
Allerta terrorismo, e da cosa si potrebbe partire stasera a Ballarò se non dalla minaccia più grave che il nostro Paese e l’intera Europa è sottoposta in questo preciso periodo storico? anche stasera dunque al centro ci saranno gli attentati di Parigi specie per le sue conseguenze sociali, politiche e strategiche, nel giorno in cui sono stati celebrati i funerali di Stato di Valeria Solesin, la ragazza italiana uccisa in modo barbaro al teatro Bataclan di Parigi. Per discutere di questi temi, complessi e molto delicati, sono stati chiamati in studio dal padrone di casa Massimo Giannini, Matteo Salvini, leader della Lega Nord, Matteo Ricci, vicepresidente del Pd, Maurizio Landini, leader della Fiom, ma anche il giornalista e scrittore Corrado Augias, il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti e il prefetto Mario Morcone. Si prospettano numerose discussioni sia per la tematica sia ovviamente per gli ospiti particolari che hanno posizioni molto diverse per quanto riguarda, ad esempio, l’intervento militare o meno contro lo Stato Islamico. Prima serata su Rai 3 l’appuntamento con la nuova puntata di Ballarò: ora vediamo quanto successo nell’ultima puntata della scorsa settimana, direttamente qui sotto.
Martedì scorso è andata in onda la puntata numero undici di questa stagione di Ballarò. A dibattere in studio c’erano il fondatore di Emergency Gino Strada, lo scrittore Alessandro Baricco, l’attore Moni Ovadia e il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Si è parlato in particolar modo degli attentati di Parigi e di come gli stessi abbiano riportato in primo piano in tutta Europa la lotta al terrorismo. Tutto ciò mentre in Italia sta per iniziare il Giubileo. L’inviato da Berlino ha spiegato che la minaccia di attentati per questo sera era concreta e per questo lo stadio della città di Hannover, dove avrebbe dovuto giocare la nazionale tedesca, è stato evacuato. Anche a Parigi c’era un’inviata a Place de la Republique. Qui l’atmosfera è più tranquilla che in Germania. Si è scoperto che un altro attentatore è ancora a piede libero e suo fratello lo ha pregato di costituirsi. 128 sono le perquisizioni svolte fino ad oggi. Questo pomeriggio sono arrivati i genitori di Valeria Solesin per l’identificazione del suo corpo. Salvini dice che un rischio si può prevenire, sicuramente decidendo da che parte stare e intervenendo militarmente. Hollande e Putin hanno già deciso, mentre l’Italia non si è capito cosa voglia fare e questa incertezza lo preoccupa. Se qualcuno non avesse fatto la guerra avremmo ancora Hitler e secondo il leader della Lega chi è pacifista è complice. Questa gente ci ha dichiarato guerra e dobbiamo evitare che arrivino sul pianerottolo di casa nostra. In studio si è discusso poi in merito al vero legame degli attentatori con l’islam. Izzedin Elzi, Imam della città di Firenze, ha spiegato che ognuno deve prendere la sua responsabilità, compresi i politici e gli Imam. Se non tutti fanno questo la società non è coesa e si trovano solo gruppi. Emanuele Fiano ritiene che in queste cose non c’entri niente l’assenza dello Stato. Eppure ci sono cittadini che credono al complotto e ovviamente fanno male. Migliaia di immigrati sono un problema enorme, ha detto Salvini. Sono troppi gli stranieri in Italia e non si può dire che la colpa è di chi non li ha integrati bene. In Italia l’immigrazione è fuori controllo e chi non ha diritto di essere qui deve essere espulso, altrimenti cova la violenza e si rischia di piangere domani. Fiano controbatte dicendo che la maggior parte di chi ha ucciso erano cittadini dello stesso Paese. Salvini dice che è ancora peggio, perché queste persone evidentemente non erano così integrate. A seguire è entrato in studio Di Battista, che si è confrontato con Lucia Annunziata. Riguardo al tema della sicurezza, dato che Di Battista potrebbe essere un candidato sindaco, Giannini gli ha chiesto subito se secondo lui Roma è pronta per il Giubileo. Di Battista ha parlato con il prefetto di Roma, che gli ha mostrato i numeri xhe riguardano la prossima affluenza. I fedeli che si attendono sono molti meno di quelli del 2000 e sicuramente siamo in grado di gestirli. Oggi Di Battista dice che il Ministro dell’Interno in carica al momento è inadeguato. Alfano si dovrebbe dimettere secondo il Movimento Cinque Stelle. Responsabilità ce l’ha anche Renzi, che ha piazzato persone nei ministeri solo al fine di mantenere i consensi e la maggioranza. Lucia Annunziata gli ha chiesto poi quale sarebbe il suo primo passo come primo ministro di fronte a questa emergenza. Il disgelo ci vuole nei confronti dell’Iraq e il primo passo è la risoluzione del conflitto tra Israele e la Palestina. Per l’Italia invece, Di Battista eliminerebbe le spese inutili di F35 e Porte Aerei che per ora non servono, mentre investirebbe nelle Forze dell’Ordine e nelle forze speciali antiterrorismo. La Annunziata ha detto che si sta parlando tanto dei bombardamenti, ma pare che gli obiettivi siano già finiti, perché già non sanno più dove andare a colpire. Secondo la Annunziata è importante anche chiedersi perché la lotta di potere tra due stati arabi ci sta coinvolgendo. La responsabilità non è tutta la nostra. Eva Giovannini, collegata sempre da Parigi, ha realizzato un servizio in cui ha mostrato cosa ha visto in questi giorni nella capitale francese. Dopo il cordoglio la città resta blindata. Le forze dell’ordine sono ovunque e la caccia all’uomo avviene casa per casa. Chiunque possa aver visto qualcosa può divenire un testimone prezioso. Gli attentatori vivevano però fuori dalla Ville Lumiére. La giornalista si è recata presso l’abitazione del fratello di uno dei terroristi che è stato arrestato. Sembra a prima vista una casetta molto tranquilla e pulita. Una signora dice che lo conosceva di vista e che viveva lì con la moglie e tre bambini. Persino il portalettere descrive quella famiglia come per nulla diversa dalle altre, ma normalissima. Il blocco finale della trasmissione è stato tutto incentrato sul tema della sicurezza nella città di Roma. La capitale è pronta per accogliere i fedeli che arriveranno con il Giubileo? In un servizio abbiamo visto come un informatore che per questioni di sicurezza ha voluto rimanere anonimo ritenga che il nuovo pericolo saranno i droni giocattolo, i quali possono volare indisturbati sulla città. Claudia Fusani fa sapere che ci sono stati tagli alle forze dell’ordine e così gli agenti sono addirittura diminuiti rispetto al Giubileo del 2000. Intanto è arrivata la notizia che ad Istanbul, allo stadio, è stato fischiato il minuto di silenzio per ricordare le vittime di Parigi. Sallusti ha dunque preso la parola per far notare che quelle persone che hanno fischiato ci avrebbero fatto capire che non si può parlare di islam moderato. Di opinione diversa è Giampiero Mughini, che spiega come sia impossibile fare la guerra all’Islam intero.