Michele Placido interpreta Gianni Cafuero nella fiction “Questo è il mio paese”, di cui va in onda questa sera su Rai Uno la quinta puntata. Come è cambiato il personaggio in queste settimane? Il boss scopre che i lavori del centro commerciale potrebbero essere definitivamente compromessi, quindi fa chiamare Corrado per avere delle sicurezze e per capire se ci sia davvero la possibilità di aver perso l’appalto. E’ un progetto a cui è legato molto, come si vede dal modellino in scala del centro commerciale che ha in salotto. Un legame che va al di là dell’interesse lavorativo ma che evidenzia anche il suo potere. E’ come se guardasse il suo nuovo impero dall’alto.
E’ ostinato e caparbio. Pur avendo delle evidenti difficoltà a camminare, allontana la guardia del corpo che accorre per aiutarlo a salire le scale. Tuttavia, la sicurezza che lo contraddistingue vacilla quando parla del progetto con Corrado e lascia trasparire la sua preoccupazione. Subito dopo è come se quel pensiero non lo riguardasse più e vuole solamente concentrarsi nella processione, forse per affermare ancora una volta il suo potere prima che gli abitanti di Calura possano metterlo da parte. Corrado viene obbligato ad accompagnarlo alla riunione degli Incappucciati. Perché? L’atteggiamento che Giannino mostra nei confronti del giovane imprenditore sembra andare al di là dei semplici affari. E’ come se lo vedesse in qualità di suo successore. O lo è realmente? Quale è il vero motivo per cui Corrado non si stacca da Giannino? Solo paura?
L’atteggiamento del boss alla riunione cambia radicalmente quando vede arrivare Cosimo. Tutto dipende ancora da Giannino. Infatti il presidente guarda nella sua direzione per capire se dare o meno uno dei cappucci al ragazzo. Eppure, nonostante acconsenta, Giannino riprende duramente Cosimo di fronte a tutti, come a volerlo rimettere al suo posto. Cosimo si dimostra invece più grande della sua età ed è così che il boss deciderà di trattarlo, come se fosse un adulto. Anche le espressioni del volto di Giannino cambiano radicalmente in questo momento. Da serioso, come lo abbiamo visto finora, diventa diabolico, con un atteggiamento di scherno nei confronti del ragazzo. Decide alla fine di farlo partecipare alla processione solo perché ha già in mente un piano. Infatti, tornato alla villa, istruisce il suo scagnozzo sul da farsi, semplicemente dicendogli che dovrà prendere il suo posto all’evento. Giannino si assicura poi di avere un posto in prima fila, al balcone. Guarda soddisfatto la processione sfilare davanti ai suoi occhi, ridente perché sa già quello che sta per accadere.
Dalle scene successive, incentrate sulle scarpe di Cosimo, possiamo ipotizzare che Cafuero avesse già individuato alla riunione come distinguere il ragazzo in mezzo agli altri partecipanti. Un’affermazione che sembrava banale diventa alla fine fatale per Cosimo ed è quello che permetterà al sicario di sapere senza dubbio quale è il bersaglio da colpire. Come altri personaggi, anche Giannino è ambivalente. Finora avevamo conosciuto più il lato imprenditoriale, il boss che non ha esitazioni nel fare attentati per dare un chiaro messaggio al sindaco. In questo caso invece la sua figura è completamente mutata e dimostra di essere un vero boss della malavita. Quella verso Cosimo è un’esecuzione a tutti gli effetti ma è anche una dimostrazione che Giannino vuole dare verso tutti gli abitanti di Calura. Temendo di perdere il trono con il blocco del suo appalto, Giannino vuole incutere ancora quel timore con cui è conosciuto e con cui ha tenuto banco per tutti quegli anni. Cosimo alla fine è stato solo un pretesto. Difficile che un boss mafioso decida di uccidere un ragazzo solo perché è stato maltrattato di fronte a tutti. E’ più probabile che sia stato un modo per far capire che con lui non si scherza e che anche la più piccola cosa può far scattare la sua giustizia.
Eppure verso Corrado questo atteggiamento, per esempio, non lo ha. Cafuero sa molto bene che il rampollo ha dei rapporti molto stretti con Anna. Perché usa Corrado per arrivare fino ad Anna? Perché non mette in moto una ruota diversa? Fino ad ora gli avvertimenti di Giannino nei confronti del sindaco sono stati sicuramente evidenti ma anche molto lontani dalla cerchia familiare. Se non fosse per l’esplosione alla farmacia di Marcella, si potrebbe dire quasi che il boss abbia colpito più come un dinamitardo che come un malavitoso.
Le cose potrebbero cambiare proprio ora che l’appalto per il centro commerciale è saltato definitivamente. Che cosa farà? Eliminerà Russo? Oppure dirigerà il suo interesse verso Anna? Sicuramente con Cardi nel ruolo di sindaco tutto questo non sarebbe successo ma fino a che punto può spingersi Giannino? C’è lui dietro l’arresto di Anna? Oppure si tratta di qualcos’altro? Se il boss sceglie di non colpirla direttamente è perché, forse, teme di sollevare un polverone troppo grande e di attirare l’attenzione della procura su di sé. La mossa più efficace da fare, in questo caso, potrebbe essere infatti sfruttare il sistema proprio contro il sindaco.
Come farà, inoltre, a non venire collegato con la morte di Cosimo? Sicuramente Gina farà di tutto per arrivare al mandante. A meno che, nel frattempo, Giannino non abbia pensato di eliminare anche l’unico testimone che potrebbe parlare ed incastrarlo.