Uno dei tre giudici della seconda stagione de “Il più Grande Pasticcere” è Roberto Rinaldini, che assieme agli altri due giudici avrà il compito di formare e valutare gli aspiranti pasticcieri che sono riusciti a entrare in Accademia. Roberto Rinaldini ha alle spalle una grande gavetta. Dopo la scuola alberghiera, ha avuto l’opportunità di entrare all’interno di una delle migliori cucine della riviera romagnola; ma la vera passione per la pasticceria giunge soltanto dopo, quando guarda le immagini di un campionato del mondo di pasticceria su una nota rivista italiana del settore. Ecco alcuni dei momenti più significativi della sua carriera: nel 1996 diventa vice campione d’Italia di pasticceria, nel 1998 è stato campione d’Italia nella categoria Juniores e nel 2004 entra a far parte della prestigiosa Ampi, Accademia Maestri Pasticceri Italiani, di cui è il membro più giovane.
Nella prima puntata della seconda edizione di “Il più grande pasticcere”, Rinaldini ha mostrato severità e fermezza con i concorrenti, ma è stato anche capace di dare consigli e regalare sorrisi nei momenti di maggior tensione.
A un importante settimanale italiano, il maestro ha dichiarato che mai avrebbe immaginato di diventare giudice di un talent così importanza; in più ha anche ammesso che durante la fatidica decisione su chi eliminare, non poche volte si è scontrato con gli altri due giudici, Biasetto e Di Carlo, ma poi sono sempre giunti a una decisione comune. Quando gli è stato chiesto se vuole assomigliare o meno a Carlo Cracco, Roberto Rinaldini ha risposto che Cracco è un suo amico ed è stata la gente da casa ad affibbiargli la nomina di “secondo Cracco” in termini di severità.