E’ ancora avvolta dal mistero la scomparsa di padre Luciano Ciciarelli, missionario monfortano di 79 anni originario di Civitella Casanova di cui non si hanno più notizie dal 2 agosto scorso dopo un suo pellegrinaggio a Medjugorje. Del caso tornerà ad occuparsi questa sera “La strada dei miracoli”, la trasmissione condotta su Retequattro da Safiria Leccese. Poco prima della scomparsa, padre Ciciarelli si trovava in un albergo a Medjugorje dove stava curando l’acquisizione di un territorio edilizio. Proprio questo affare potrebbe essere una delle cause della sua scomparsa. Più precisamente, il religioso si stava occupando della donazione di un terreno posto vicino alla collina delle Apparizioni, in favore della “Consacrazio Mundi”, un’associazione che si occupa di far conoscere la spiritualità mariana, vista con gli occhi del fondatore della congregazione di San Luigi di Montfort. Su quel terreno la “Consacratio Mundi” voleva aprire un proprio centro. Il suo valore economico era abbastanza alto, intorno agli 800mila euro, ed era posizionato anche in modo strategico essendo posto nelle vicinanze della nota collina. Tra le ipotesi emerse nelle ultime settimane c’è dunque anche quella secondo la quale l’anziano padre, da sempre dipinto come un uomo mite e buono, possa aver ingenuamente parlato con personaggi sbagliati e malintenzionati, degli accordi che stava per prendere. Sul posto sono state avviate, fin dai primi giorni della scomparsa, serrate ricerche e si sono portate avanti approfondite indagini, grazie anche al contributo della famiglia dell’uomo, la quale, rappresentata dalle sue nipoti, è giunta immediatamente in Bosnia ed è stata parte attiva nell’inchiesta. La famiglia, inoltre, dopo l’attivazione della Farnesina, ha raccolto tutta la documentazione occorrente per sporgere denuncia anche in Italia, in modo da poter seguire e spostare facilmente le indagini, qualora servisse. A ogni modo, ancora non sono chiari gli spostamenti effettuati dal prete il giorno della scomparsa. L’ultima traccia certa sono le mail che, la mattina del 2 agosto, l’uomo ha spedito dal suo computer mentre si trovava ancora in albergo. Probabilmente qualcosa deve essere successo nella tarda mattinata. Non è comunque esclusa anche l’ipotesi del malore: padre Luciano potrebbe essersi inoltrato nella fitta vegetazione circostante, nonostante l’ora molto calda, basandosi sulla sua vitalità e decennale esperienza ma potrebbe essersi sentito male o essere caduto. Nonostante gli anni trascorsi come missionario in situazioni difficili e di indigenza, l’essersi sentito male o un grave incidente potrebbero avergli impedito di chiedere aiuto. Gli inquirenti hanno analizzato anche le tracce lasciate dal suo cellulare ma l’analisi risulta molto difficoltosa, in quanto il gestore della telefonia locale è riuscito a captare per pochissimo tempo il segnale lanciato dalla batteria e la cella agganciata dal telefono corrisponde a un’ area estremamente vasta.



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