Nell’ultima puntata di Questo è il mio paese andata in onda la settimana scorsa, Giannino Cafuero ritorna ad essere il boss stanco delle prime puntate. La sua freddezza e la sua spavalderia superano ogni limite e infatti Giannino sceglie di essere presente anche al funerale di Cosimo. Assunta ha solo parole di disprezzo nei suoi confronti e anche Anna lo affronta all’uscita della Chiesa per accusarlo. Anche in questo caso, Giannino fa al sindaco il suo avvertimento. L’atteggiamento di Anna è infatti simile a quello che ha avuto Cosimo e sicuramente gli è costata la vita. Il sindaco in realtà non ha nessun timore di lui, neanche delle sue minacce e alla fine il boss le consiglia semplicemente di stare con il marito. Giannino promette più volte a Corrado che non farà del male ad Anna. Anzi, inizialmente nega anche di aver mai fatto del male a qualcuno. Subito dopo, il boss chiede imperterrito a Corrado che convinca Anna a lasciare Calura in qualsiasi modo. Intanto, Giannino comunque continua la sua solita rappresaglia e non digerisce la notizia che il sindaco vuole togliergli anche il monopolio dei rifiuti. La posizione del boss è chiara: fa riempire di spazzatura la piazza del comune non solo per creare un disagio alla comunità, ma anche per fare in modo che siano gli stessi cittadini a fare delle pressioni su Anna. La volontà di non danneggiare in maniera drastica il sindaco è sicuramente dovuta solo al legame che lo lega con Corrado. Giannino decide quindi di agire in due modi: da una parte vuole che il sindaco venga colpito sul personale, dall’altra la “bastona” pubblicamente. Il boss non ha voluto sapere in che modo Corrado spingerà Anna a lasciare Calura. Si è preoccupato solo di fare la sua parte del piano. In una scena successiva, il suo scagnozzo più fidato gli chiede se devono agire contro il sindaco. Giannino in questo caso prende ancora un po’ di tempo perché è sicuro che la mossa di Corrado sarà più efficace. Ad un certo punto viene anche sfruttata la figura di Russo, certamente per molti motivi. Da un lato c’è il pretesto. L’imprenditore aveva infatti ricevuto la preferenza del sindaco per il progetto al centro commerciale ed è quindi plausibile il fatto che abbia dato i soldi per l’appalto. Dall’altra rappresenta un modo sia per avere il dominio su Russo e fargli capire chi comandi realmente. Da un altro punto di vista ancora, l’episodio rappresenta una sorta di scherno verso Anna che viene raggirata proprio dall’imprenditore che aveva preferito. Queste sono sicuramente le scene più significative non solo per la psicologia del personaggio di Giannino Cafuero, ma anche per lo sviluppo successivo degli eventi che riguardano Anna. È infatti la confessione di Russo a portare Anna verso l’arresto. L’altra traccia chiave che fornisce la presenza di Giannino è diretta invece verso Corrado. In questa puntata abbiamo scoperto che il suo prediletto è in realtà suo nipote, ma non ci viene detto chi fosse esattamente il padre. Corrado è preoccupato per la malattia genetica che lo potrebbe colpire e di cui forse ha avuto qualche sentore in passato. Una tesi che Giannino non conferma e che anzi si affretta a smentire, tacciandola per diceria. Perché il boss non accetta l’ipotesi della malattia? Preferisce piuttosto pensare che la moglie sia morta d’infarto e tralascia anche che il decesso sia avvenuto nell’ospedale psichiatrico. Dalle battute fra i due personaggi possiamo ipotizzare che il padre di Corrado sia un fratello della moglie di Giannino. Oppure la verità è un’altra? L’atteggiamento del boss nel parlare di questo fantomatico padre è emblematica. Pochi fatti anche ripetuti nel tempo. Nessun particolare nuovo rispetto a quanto detto a Corrado fin dal suo ingresso in famiglia. È un’invenzione? Potrebbe essere plausibile, infatti, che Giannino abbia avuto una relazione con la madre di Corrado proprio negli anni in cui la moglie era stata ricoverata. A questo punto della narrazione si potrebbe dire che Giannino ha vinto su tutto. Anche se Anna dovesse riuscire a dimostrare la sua innocenza, il suo arresto potrebbe portarla comunque verso la sospensione definitiva dell’incarico. Per il momento il fermo temporaneo è più che sufficiente per il boss per riprendere l’appalto del centro commerciale e per impedire che in paese si inizi a fare la raccolta differenziata. Al posto di Anna subentra infatti Cardi, più compiacente a soddisfare le esigenze di Giannino e non solo per quieto vivere.