Marco Liorni e Cristina Parodi torneranno sul piccolo schermo di Rai 1 anche oggi, mercoledì 4 novembre 2015, per una nuova puntata de La vita in diretta. I due presentatori preseteranno la consuete attenzione alle ultime novità in merito ai gialli che ancora non hanno una soluzione e ai temi di attulità più scottanti. In attesa di scoprire di che cosa si occuperanno esattamente, rivediamo come è andata ieri. Si è dato ampio spazio alla cronaca. Sono state date innanzitutto tutte le novità in merito all’agguato di Bari. Si parla di telecamere che potrebbero forse incastrare l’assassino. Queste telecamere potrebbero racchiudere il segreto del killer. Giuseppe è stato ucciso all’incrocio di due vie senza uscita e la prima telecamera si trova in un parcheggio posto proprio lì di fronte. Un’altra si trova su strada ed appartiene a un supermercato. Importante è il fatto che queste due vie sono gli unici due punti di fuga. Per ora la pista più accreditata è quella lavorativa. Giuseppe infatti aveva intenzione di aprire un’agenzia tutta sua a soli 28 anni, perché era molto bravo. In ogni caso, non si punta solo sui colleghi ma in generale sul mondo del suo lavoro perché potrebbe trattarsi anche semplicemente di una valutazione sbagliata che avrebbe potuto mettere a rischio una vendita. I familiari non riescono a capire il perché di questo folle gesto. Il magistrato Giulia Pisano ha spiegato che l’arma usata per il delitto denota una dimestichezza che deve necessariamente avere chi la utilizza. Questo può dire qualcosa sulla provenienza del killer, che è un professionista.
In studio c’era oggi anche il padre di Federica Mangiapelo, la ragazza uccisa dal fidanzato. L’uomo ricorda ora che il ragazzo, più grande di lei, la picchiava spesso. Marco la voleva controllare in tutto e per tutto e anche se lei usciva con qualcuno lui si sentiva tradito. Davvero scioccante è la sua dichiarazione. Il ragazzo ha detto infatti che picchiava Federica perché voleva educarla. I genitori hanno avuto la forza di non arrendersi alla prima verità che era venuta fuori dal racconto di Marco sulla sera in cui Federica è morta. Così si è andati avanti e la verità è venuta a galla.
36 persone sono state denunciate, 22 arrestate. Tutto questo grazie ad alcuni imprenditori coraggiosi che hanno denunciato il pizzo. Uno di loro, il signor Antonio, ha spiegato che dopo aver detto di no al pizzo ha subito un incendio al suo negozio. Sicuramente gli atti di ritorsione lo hanno penalizzato tantissimo, però non ha mai avuto paura. Adesso, ha detto Cristina Parodi, ognuno dovrebbe dare il suo contributo a questi commercianti, magari facendo compere nei loro esercizi. Gambescia ha sottolineato come queste persone non debbano essere abbandonate. Certo non sono eroi, ma il loro coraggio è stato grande. Altra storia è quella di Salvatore, il parrucchiere che ha sfidato la camorra, si è rifiutato di pagare il pizzo e da tre mesi vive sotto scorta. La polizia gli è stata sempre vicino e così ora riesce a stare tranquillo. Il problema è quanto tempo durerà tutta questa protezione e la sua paura è che venga lasciato da solo. Il rischio è quello di ritorsioni contro di lui, contro la sua famiglia e ha perso anche clientela per questo motivo.
Marco Liorni si è poi occupato del far west della chirurgia estetica. Il dottor Basoccu ha spiegato che ci sono dei controlli che vengono effettuati negli studi, dai farmaci scaduti all’adeguatezza delle attrezzature. Però chi è controllato è il chirurgo plastico. Il problema è che quest’attività viene svolta anche da gente che non ha nulla a che fare con questo lavoro e non viene controllata proprio perché non dovrebbe neanche lavorare. A testimoniare c’era anche Alba Parietti, che ha raccontato del suo intervento alle labbra.