Nell’ultima puntata di Bake Off Italia il farmacista milanese Pietro Bencivenga è finito tra gli ultimi tre a rischio eliminazione insieme a Matteo e Gabriele, e probabilmente non pensava di riuscire ad arrivare alla decima puntata. Anzi, in confessionale con grande altruismo aveva espresso la speranza di uscire al posto di Matteo. Pietro, temerario e fantasioso, nel corso della puntata si era lanciato in una Victoria Sponge destrutturata con crema alla vaniglia e fragole disidratate: “Sarà la Vittoria della sponge, la mia vittoria! TAAAAC”. Questo è il tormentone a cui ci ha abituati fin dalla prima puntata del talent. Purtroppo spesso le mirabolanti idee di questo farmacista aspirante alchimista si rivelano errori tragici: le fragole disidratate dovrebbero essere croccanti e sono gommose, i bignè quadrati per il croquenbouche montati come a fatto lui e sporcati di foglia d’oro risultano di una bruttura unica… Eccentrico e spiritoso, gira per lo studio con occhiali rossi muniti di lucine laterali e un termometro laser che alla prima occasione Knam requisisce. Non perde occasione né per la battuta, né per il suo “TAAAAC!”. Perfetto il crumble della terza puntata, buono il Mont Blanc e brutti ma buoni i Sospiri pugliesi della quarta puntata; Pietro ha dato il meglio di sé nella quinta puntata, in cui ha vinto la prova tecnica della difficilissima Torta Giorgio composta di mousse, marquise, croccante, gelée, con decorazione di riccioli cioccolato temperato. Il maestro Knam lo ha lodato dicendo che non potrebbe farla meglio neanche lui. Ma nonostante queste lodi per cui quasi si commuove, Pietro non ha mai conquistato il grembiule blu finora, ed è finito due volte tra gli ultimi tre.



Il pregio più evidente di Pietro è la sua simpatia, che però può diventare anche un limite e stancare. Di certo, lui si diverte a presentare “i famosi canestrelli di Cuggiono” la cui caratteristica è che si servono in teglia – subito redarguito dal maestro perché fa lo spiritoso, ma ha presentato solo tre dei cinque tipi di biscotti richiesti. Si diverte a cucinare con la moglie nella sesta puntata dedicata all’amore, e a esasperarla con i suoi: “Tranquilla che siamo in tabella! TAAAC!”. Eppure i suoi canestrelli non sono male, e la Love Cake Foresta nera con panna al liquore di ciliegia, crema al cioccolato e amarene convince in pieno. Pietro ride tra sé al rimprovero di Knam per il piatto sporco di polvere di cacao. Sia il maestro che Clelia infatti amano i piatti puliti, ma quella spolverizzata di cacao è stato “il tocco di classe di sua moglie… e d’altra parte dietro un grande uomo c’è una grande donna!”. Pietro si diverte a indossare gli occhiali rossi e la maglietta con scritto “TAAAC!”, a cucinare la torta di compleanno con il piccolo Lorenzo che ha richiesto una torta-vulcano con un martello di cioccolato all’interno. “Sono capitato bene?”, chiede il bambino. “Meglio non potevi capitare!”, ride lui, e si divertono veramente come bambini. Il farmacista 52enne di Milano affronta le prove di Bake Off con concentrazione e creatività. Nipote di un pasticciere, Pietro ha infatti molti altri interessi: disegno, fotografia, musica, moto e chimica. Il suo sogno è aprire una futuristica gelateria in cui il cliente sceglie l’ingrediente che preferisce, lo immerge nell’azoto liquido e in pochi minuti il gelato è pronto senza additivi, né conservanti. La sua competenza in chimica emerge quando spiega che la torta Amor sacro, amor profano, continua ad essere pallidissima e sembrare poco cotta per la carenza di zucchero (solo 12 grammi). Rientra tra i cinque che non hanno fatto proprio un disastro, risulta quarto in prove tecniche difficili come lo strudel salato e il Fraisier della nona puntata. Ma se nelle prove tecniche se la cava abbastanza bene, la grande incognita sono quelle creative. Infatti con le sue idee innovative e stravaganti rischia a volte penose figuracce.

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