Come aveva già esplicato benissimo la scorsa settimana, Fazio – nella puntata di Che tempo che fa andata in onda l’8 novembre 2015 – faceva il tifo per Valentino Rossi, e ovviamente continua a farlo, nonostante il Mondiale di Moto Gp perso in questa maniera alquanto bizzarra. L’applauso del pubblico a inizio puntata viene comunque ridirezionato vero il campione italiano, come forza di ringraziamento per lo sforzo profuso a Valencia, dov’è riuscito ad arrivare quarto, pur partendo dall’ultima posizione. Il primo ospite di serata è Rufus Wainwright. Fazio torna serio e lo presenza come merita, ricordando la sua partecipazione a Sanremo alcuni anni fa, proprio quando era Fabio a condurlo. Si siede al pianoforte e si esibisce dal vivo, proponendo l’aria conclusiva di Primadonna. Un vero e proprio spettacolo di grazia e maestria. Impeccabile la sua esibizione, e ci viene ricordato come Elton John lo abbia esaltato, definendo il cantautore più grande che sia mai esistito. Si parla del brano eseguito al piano nel corso di una breve intervista.



Si chiama i Fuochi d’artificio, e ha come tematica quella della forza e della bellezza del vivere. Quelli d’artificio sono fuochi magnifici e spettacolari, che però alla fine si spengono, e anche rapidamente a pensarci bene. Questa è la spiegazione che ne ha dato Fazio, ma l’artista concorda in pieno. Dice d’aver composta circa sei anni fa, e poco dopo il suo completamente sua madre è morta d cancro. E’ riuscita però ad assistere alla prima di questa opera prima di andarsene per sempre. Parlando di opera lirica, Rufus ammette la sua smodata passione per Verdi. Dice di lui che è stato in grado di migliorarsi costantemente, fino al termine della sua carriera. Lui era un uomo che intendeva vivere soltanto secondo le sue regole e null’altro. In particolare apprezza Don Carlos. Fazio gli dice che il pubblico che frequenta l’Opera è davvero molto crudele. La critica sa essere spietata, ma lui se la ride e dice che fortunatamente non è arrivato alcun buh dal pubblico. Ancora un brano prima dei saluti di commiato. Si tratta di Jericho. Intanto la Littizzetto è in cabina di regia con i tecnici. E’ al fianco del regista e annuncia che a breve sarà in studio. Intanto prova a stabilire il profilo migliore di Fazio da inquadrare. In studio arrivano Giuseppe Sala e il comico Antonio Albanese. Sala dice che finalmente può rilassarsi, dato che l’Expo è ormai concluso.



Definisce la manifestazione milanese un vero e proprio successo, e poi ci spiega che Albanese è stato uno dei più assidui visitatori, ed ecco spiegata, in parte la sua presenza in studio. Sala spiega che l’ipotesi di un campus universitario sui luoghi di Expo non è follia, anzi avverrà. Milano e in generale l’Italia devono essere aperti nei confronti di chi giunge da noi per studiare. Parlando di alcuni Paesi partecipanti alla manifestazione, ha sottolineato come in molti abbiano deciso di smontare e portare a casa dei Padiglioni, magari per nuovi utilizzi. Qualcuno ha definito Expo una grande fiera di paese, ma Sala difende anche le fiere, dicendo che funzionano sempre. Ci sono stati tanti dibattiti, dice, e spera la gente abbia appreso qualcosa, come il concetto di non sprecare nulla. Sala pare ormai pronto a candidarsi come sindaco di Milano, anche se da lui vere conferme non ne arrivano. A domanda diretta però si lascia andare a facce chiarificatrici. Per la questione campus ci vorrà del tempo.



Ora si è impegnati nello smantellamento, che durerà fino al termine di dicembre. Per la candidatura a sindaco dice di non essere un politico, e questo è sia un bene che un male. Dopo i saluti ecco arrivare un nuovo ospite, Enrico Montesano, che è giunto per presentare il suo ultimo lavoro, Confesso, testo nel quale racconta la sua vita, definendosi un comico malinconico. Anche a lui Fazio fa domande su Milano, e Montesano la definisce una città padre per lui, al fianco della madre Roma. Ricorda i primi tempi, e come i milanesi lo abbiano sempre ben accolto. Agli inizi della carriera andava molto di moda il nome d’arte, e così lui era Henry Monsano. Si dice felice però che quel periodo sia in fretta passato. Si alza e inizia un piccolo show. Parla dei vecchi tempi, quando faceva le feste di piazza. Ricorda le processioni di paese, piene di signore pie che commentavano tutto, sparlando di amiche e conoscenti. Il film che maggiormente lo ha stupito è Febbre da cavallo. Andò bene all’inizio e poi divenne un cult. Lui dice che nessuno se lo aspettava. Viene mostrato un breve estratto del film. Fazio ha letto il suo libro e si stupisce nello scoprire che è alpinista e che ha avuto sei figli. Ha anche conosciuto Walter Bonatti, col quale ha scalato. Dopo aver congedato Montesano ecco la Littizzetto, che chiude la puntata con il suo intervento frizzante.

Replica Che tempo che fa, puntata 8 novembre 2015: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata di Che tempo che fa andata in onda l’8 novembre 2015, grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.