È l’ultimo appuntamento di quest’anno con Crozza nel Paese delle Meraviglie e i fans del comico genovese sono sicuramente molto tristi al pensiero di dover aspettare il 2016 per rivedere il loro beniamino con nuovi sketch in diretta. Per fortuna Maurizio Crozza li rallegrerà stasera con le sue inconfondibili imitazioni. Tra i più attesi c’è il ritorno di Enrico Mentana e, come annuncia Crozza in un tweet, per i telespettatori è in arrivo una bella maratona finale: “Questa sera per l’ultimo #crozzameraviglie 2015 c’è grande desiderio di maratona…Ci sta?!”. Ad accompagnare il cinguettio un’immagine che vede proprio il comico nei panni del direttore del TGLa7, alle prese con i suoi sfortunati collegamenti: clicca qui per vedere la foto.



Sarà sicuramente una puntata a tema natalizio quella di Crozza nel Paese delle Meraviglie, che vedremo stasera su La7 per l’ultimo appuntamento di quest’anno conl l’apprezzatissimo one man show. Probabilmente rivedremo Iothin Cook, il manager dell’Inc. Cool 8, già protagonista nell’ultima puntata con il suo personalissimo spirito natalizio. Sicuramente nel suo monologo invece Crozza non potrà evitare di citare la Prima andata in scena al Teatro La Scala di Milano e il look scelto da Daniela Santanchè per presenziarvi, con relative “prese in giro” sui social. Non sappiamo invece se ritroveremo Papa Francesco, grande protagonista dell’ultima puntata con i preparativi per l’apertura della Porta Santa in occasione del Giubileo.



Prima di gustarci il nuovo appuntamento con Crozza nel Paese delle meraviglie, vediamo insieme cosa è accaduto la settimana scorsa, venerdì 4 dicembre 2015. Ecco il riassunto. Si parte con una nuova puntata del Paese delle Meraviglie, con Crozza cha ironizza dicendo che si tratta di un’altra puntata extra, e che tutto rispecchia esattamente il volere di Urbano Cairo, signore e padrone. Si parla subito di guerra, con il comico che non riesce a spiegarsi il complesso rapporto che si è creato tra la Turchia, la Nato e l’Isis. Una sorta di tentata alleanza, nonostante la Turchia non abbia fatto gran segreto degli aiuti allo Stato Islamico. L’Italia però è sicura, anche perché a capo delle forze armate estere potremmo avere un uomo d’azione come Mattarella. Crozza lo imita rapidamente, senza parrucca e abiti di scena, ipotizzando come potrebbe sfruttare la sua notoria calma in casi del genere. Si passa poi a Renzi, che ha fatto una visita politica nelle Filippine, e come al solito via ai selfie scatenati tra la gente manco fosse un cantante famoso. Ormai abbiamo capito il personaggio, e Crozza ci tiene a sottolineare come il premier si sia applicato non poco nella scelta del vestiario per questa visita, optando in questa situazione per uno strevagante calzino azzurro, un po’ patriottico, in stile nazionale di calcio. Impossibile non parlare di lavoro in questa situazione. E’ pronta l’imitazione di Poletti, per affrontare l’ennesimo allungamento dell’età pensionabile e l’aumento della disoccupazione tra i giovani. Vengono analizzata passo dopo passo le principali dichiarazioni del Ministro del Lavoro Poletti. Questi in più di un’occasione si è contraddetto, il che rappresenta la miglior fotografia della situazione attuale italiana. Nessuno sembra saper bene cosa fare, ma si chiede tempo e nel frattempo si rilasciano dichiarazioni come quella dei vecchi laureati 28enni che Poletti ha condannato, indicando come non importante il voto di laurea, nonostante ai concorsi non si guardi quasi altro e sia un elemento fondamentale. Partono le note di Bella Ciao, ma la canzone è stata rivisitata del tutto da Crozza, che presenta così il caso del Vaticano con protagonisti Chaoqui e Balda. Stavolta non si parla di denaro, bensì unicamente degli scandali sessuali. Il Vaticano sta mostrando sempre più il suo vero volto, e queste noon sono altro che risate amare, ma uno sketch del genere, così ficcante, era inevitabile, date tutte le informazioni ora divenute di dominio pubblico. Si passa a discutere dei grandi imprenditori italiani, commentando le imprese di Della Valle e Montezemolo. Prima di vestire gli abiti di quest’ultimo però Crozza fa un salto in casa Marchionne, che ha addirittura donato 5mila euro ai propri dipendenti della Ferrari. Un regalo di Natale anticipato insomma. Ecco Montezemolo, che discute al fianco di Zalone in studio, raggiunto poi sullo schermo alle loro spalle da Della Valle. I due sono davvero delle macchiette teatrali, e discutono a modo loro del bus di Italo. La discussione va avanti senza soluzione, e alla fine ecco arrivare Gino Paoli, ovviamente imitato da Crozza, che trasforma Senza fine, suo celebre brano, in una canzoncina ironica per il momento. La puntata è un po’ più breve del solito, e così ci si avvia già verso il finale. Come ultimo personaggio Crozza ha scelto per il Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Stasera se la prende terribilmente con i vigili urbani, reso a suo dire d’impiegare dei tempi lunghissimi per la propria vestizione prima di iniziare il lavoro nelle strade della Campania. Intanto, proprio per il bene della regione, il Governatore racconta d’aver fatto un passo indietro, dando avvio al processo di riappacificazione con Gigi D’Alessio, manc fosse un politico internazionale, così da poter promuovere insieme l’immagine della Campania nel mondo. Impossibile però non fare riferimento a Caldoro, Governatore uscente. Tra i due non scorre buon sangue, e De Luca non risparmia a nessuno un bel personaggetto, detto a modo suo. 

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