Ieri sera, giovedì 10 dicembre 2015, a Virus – Il contagio delle idee si è discusso a lungo del problema terrorismo in Europa. Roberta Pinotti, ministro della difesa, è stata chiamata da Porro a commentare le contraddizioni che esistono in merito alla Turchia e al suo rapporto con l’Europa. Il percorso dello stato turco verso l’Unione Europea è stato bloccato qualche anno fa, quando tra l’altro le condizioni erano diverse e c’erano forse maggiori possibilità di dialogo. Noi dobbiamo interagire con la Turchia in merito alla sicurezza, ma anche la cultura dei diritti deve essere tutelata, perché è con questo che combattiamo l’Isis. Edward Luttwak, politologo, ha fatto notare che la Turchia è stata in passato romana e che c’è un aspetto anche europeo in questo Paese. Il Governo che è entrato nella Nato era 100% laico e addirittura non permetteva a una donna con il velo di entrare in un ufficio postale. Poi è diventato sempre più islamico e infine sunnita. La Pinotti ha sottolineato come la stessa Turchia sia stata vittima di attentati. Dal punto di vista della posizione italiana, tutti coloro che vogliono combattere lo stato islamico, è importante che si ritrovino e che definiscano una strategia comune. Si è parlato anche di web security. Luigi Bisignani ha spiegato che l’Europa è divisa sul come combattere gli attacchi informatici, che colpiscono un po’ tutti. Spesso le aziende non avvertono neanche i clienti. La CIA sospetta che i cinesi siano riusciti a violare persino gli archivi di impronte digitali. Quanto oggi il rischio è superiore a Roma rispetto al pre-Giubileo? Il Ministro della difesa non nega che anche l’Italia è un obiettivo dei terroristi, così come ogni nazione europea. La presenza di questi eventi aumenta il rischio. In ogni caso si sta lavorando con estrema attenzione e si sono messe in campo una serie di misure che permettono di effettuare prevenzioni. L’inviata di Virus ha realizzato un servizio che è un vero e proprio viaggio tra i pellegrini del Giubileo. Un pakistano ha raccontato di aver lasciato tutta la sua famiglia e di essere fuggito per mettersi in salvo in Italia. Addirittura i suoi cugini, talebani, avevano tentato di ucciderlo. I cristiani che perdono la vita a causa della fede sono circa 150.000 ogni anno. In Europa esiste il timore diffuso che con l’immigrazione non controllata possano arrivare anche dei terroristi. Il luogo comune dice che gli italiani hanno una percezione negativa dei musulmani. La percezione degli italiani è falsata anche riguardo al numero dei musulmani presenti in Italia, che non è pari al 20% della popolazione totale, bensì al 4%. Luttwak ha spiegato che nell’Islam c’è stato un grande movimento verso il fondamentalismo e in Europa ci sono molte persone che sono fuggite proprio da questo, perché ad esempio non volevano che le loro figlie andassero in giro con il volto coperto. Abbiamo dunque visto un servizio su una ragazza di 17 anni che a scuola, a un incontro, ha detto ad alcuni giornalisti de Il Corriere della sera che la verità si trova solo nel Corano e per questo non servirebbero altri libri. La giovane è stata intervistata dall’inviata e ha detto che secondo lei Cristiani e Musulmani devono combattere uniti il nemico comune. Nel frattempo è arrivato anche Matteo Salvini, che ha detto che occorrono regole, buon senso e molto rispetto. La cultura italiana va rispettata e anche l’onorevole Chaouki del PD si è detto d’accordo con tale linea di pensiero. L’onorevole pensa però che occorre lavorare insieme. Basti vedere ad esempio la storia del presepe nella scuola, che non può essere presentato a bambini come un elemento di conflitto. Il presepe è un elemento di dialogo, però dobbiamo dare spazio anche alle culture altrui, altrimenti si creano i ghetti. Salvini dice di volere per i suoi figli un mondo di pace. Secondo Chaouki però Salvini sbaglia quando generalizza le situazioni particolari. La stragrande maggioranza delle persone musulmane che si trovano in Italia sono perfettamente integrate e lo sono anche i bimbi nelle scuole. Con Alessandro de Nicola, Rosario Trefiletti, Ennio Doris, Antonio Patuelli e Alain Friedman si è discusso poi del crac delle banche. Una signora coinvolta ha raccontato la sua storia di risparmiatrice che ha perso tutto per essersi fidata della sua banca.
Replica Virus – Il contagio delle idee, puntata 10 dicembre 2015: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata del 10 dicembre 2015 grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.