Ballarò, anticipazioni e ospiti puntata 15 dicembre 2015: il video promo – Questa sera,martedì 15 dicembre 2015, va in onda su Rai Tre una nuova puntata del talk show Ballarò condotta da Massimo Giannini. Una puntata nella quale saranno presenti tantissimi ospiti tra cui spiccano i vari Renato Brunetta di Forza Italia ed il sindaco di Firenze Dario Nardella ed esponente del Partito Democratico. Si parlerà delle quattro banche vicine al fallimento, dell’ultimo pagamento dell’imu da parte dei proprietari di prima casa, di pressione fiscale, della Legge di Stabilità, delle pensioni, del risultato alle elezioni regionali in Francia e di molto altro ancora. In attesa di seguire la puntata vi mostriamo il video promo della puntata con tutti gli annunciati protagonisti. Clicca qui per vederlo.
Ballarò, anticipazioni e ospiti puntata 15 dicembre 2015 – Massimo Giannini tornerà sul piccolo schermo di Rai 3 anche stasera, martedì 15 dicembre 2015, con una nuova puntata di Ballarò che sarà dedicata principalmente alla situazione delle quattro banche sull’orlo del collasso, ovvero Etruria, Carife, Marche e Carichiate, e si parlerà naturalmente anche di fisco, visto la prossima scadenza dell’IMU prevista proprio per domani, 16 dicembre 2015. È la pressione fiscale sugli italiani a continuare a rallentare la ripresa del nostro Paese? In studio, pronti ad arricchire il dibattuto, ci saranno il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta, il Sindaco di Firenze Dario Nardella e anche Vittorio Sgarbi. Il consueto spazio verrà dedicato anche ai sondaggi realizzati per il talk e spiegati da Alessandra Ghisleri e alla blogger Mary Pan, che darà voce al mondo del web.
Ballarò, riassunto ultima puntata – Nella puntata di martedì 8 dicembre del talk show Ballarò condotto da Massimo Gianni sulle frequenze di Rai 3, sono presenti in studio quali ospiti per il dibattito Emanuele Fiano del Partito Democratico, il giornalista Marco Travaglio, Giampiero Mughini, Vittorio Feltri e tanti altri ancora. La puntata ha inizio con Giannini che parla dell’avanzata in Francia del partito di destra di Marin Le Pen per poi passare ad un servizio realizzato alla prima della Scala a Milano per mettere in contrasto lo sfarzo dell’evento con le difficoltà di tanta povera gente. Quindi servizio su quello che è accaduto nel corso della giornata a Roma con l’apertura della Porta Santa per l’inizio del Giubileo Straordinario per la Misericordia voluto fortemente da Papa Francesco. In studio si incomincia con la giovane giornalista Mary Pan che riepiloga anche la botta a distanza tra il Premier Renzi e Matteo Salvini sulla vittoria di Le Pen in Francia. Travaglio rimarca come non si possa sempre parlare di vittorie populiste come quella della Le Pen in Francia ed inoltre rimarca come non trovi per nulla azzeccato il paragone Le Pen – Grillo. Mughini invece rimarca una differenza tra il populismo della Le Pen e quello di Salvini, facendo una questione di cultura e contenuti. Fiano invece parla della differenza tra Francia e Italia, sottolineando come il Governo Renzi abbia fatto quelle riforme che Oltralpi non sono state fatte e che hanno messo in ginocchio l’economia pubblica.
Feltri sottolinea come non bisogna sempre parlare di populismo con disprezzo ed inoltre ha dei dubbi che Salvini possa ottenere voti al Sud per cui rimane il suo partito un fenomeno di una parte dell’Italia. Mughini ha dei dubbi sulla leadership di Salvini, con Feltri che sottolinea come l’attuale debolezza di Berlusconi porterà alla vittoria Renzi. Mughini pensa che ci sarà un ballottaggio Renzi – Di Maio con la vittoria di quest’ultimo per effetto dei voti della Lega mentre Fiano pensa ad una vittoria Pd al primo turno. Si cambia argomento con l’intervista a padre Georg, principale collaboratore di Papa Benedetto XVI, che sottolinea come non ci sia una guerra di religione in atto in quanto cozza con la definizione stessa di religione aggiungendo come l’Isis non sia l’Islam ma solo una banda di assassini. Sulla vicenda Vatileaks, padre Georg rimarca come sia necessario attendere l’esito del processo mentre su Papa Benedetto ribadisce quelle che sono state le ragioni della sua decisione di lasciare. Inoltre, spera che Papa Francesco riesca a mettere in atto una sorta di pulizia all’interno del Vaticano. In studio arrivano anche il Presidente di BNL, Abete, ed il noto conduttore televisivo Piero Angela. Quest’ultimo rilascia una intervista nella quale sottolinea quelli che sono i problemi del sistema Italia, rimarcando come occorra dare strumenti maggiori per consentire ai giovani di accedere alla cultura. Sul futuro prevede una vita che si allunga fino a 120 anni rimarcando come non sia un bene in quanto ad allungarsi è la vecchiaia e non la giovinezza. Abete parla della situazione italiana auspicando un po’ di fiducia ed entusiasmo anche perché la Confcommercio ha parlato di consumi in rialzo anche e soprattutto per Natale. Lite tra Travaglio e Fiano su quanto fatto dal Governo e se effettivamente ci sia la possibilità di vedere la classica luce alla fine del tunnel. La botta e risposta tra i due è piuttosto concitata. Dopo il servizio sul piano di salvataggio delle quattro banche sull’orlo del fallimento, Mughini fa presente come ci sia una situazione di difficoltà per circa 200 miliardi mentre ci sono delle testimonianze di correntisti che stanno vedendo i propri risparmi andare in fumo.
Mentre Travaglio sottolinea come la Consob e Banca Italia non hanno controllato a dovere, il sottosegretario all’economica sottolinea come il Governo stia aiutando le banche per salvare i risparmi dei cittadini. In studio anche Rosario Trefiletti che mostra l’esposto alla Procura per aiutare i 130 mila risparmiatori che stanno perdendo il loro denaro. In studio ne nasce una discussione molto agitata che vede Abete contrapposto a Trefiletti e Travaglio con questi ultimi due che attaccano duramente il sistema bancario. In studio c’è anche Myrta Merlino per parlare di quanto detto da Boeri ed in particolare dei giovani che dovranno andare in pensione a 75 anni. Viene mandato in onda un servizio che racconta come in passato ci siano stati casi scandalosi di baby pensionamenti come una signora che ha avuto accesso al sistema pensionistico a soli 35 anni. Per Trefiletti è chiaro che se il 40% dei giovani non ha lavoro è ovvio che per le pensioni ci siano delle dirette conseguenze. Si chiude con i sondaggi sulle intenzioni di voto che vedono una leggera risalita del Partito Democratico con il 32% davanti al M5S che scende al 26,4% quindi la Lega Nord con il 15,5% e Forza Italia con il 12,1%.