Ieri sera su Rai 2 è andata in onda la prima puntata di Unici, il programma dedicato al ritratto dei personaggi dello spettacolo. Il protagonista di ieri è stato Eros Ramazzotti: si è ripercorsa la storia del cantante, iniziata a Castrocaro, quando diceva ai giornalisti di aspettarsi un contratto discografico per poter sperare in un futuro migliore. Era il 1981 e Barbarossa lo ricorda molto bene, perché lui aveva vinto l’anno precedente e tornava a premiare il vincitore. Quell’anno parteciparono sia Eros che Pino Daniele, ma vinse Fiordaliso. A fine serata si fecero una foto insieme ed Eros gli chiese come avrebbe dovuto fare per avere successo. Da allora non si sarebbe più fermato, ma Barbarossa neanche ricorda bene cosa gli rispose! Dal Sudamerica all’Europa dell’est, le telecamere di “Unici” hanno seguito l’ultimo tour di Eros, entrando anche nei camerini. Una delle tappe del “Perfetto World Tour” è stata la città di Sofia e anche lì l’atomosfera era bellissima. Nel corso di un grande tour internazionale come questo, ci si rende conto che la reazione è sempre la stessa negli anni. Ad Amsterdam ad esempio “sono tutti tranquilli durante il concerto, ma poi quando devono applaudire viene giù lo stadio e questa è una cosa sorprendente”, ha detto Eros. Lo scrittore Luca Bianchini ha spiegato che “Ramazzotti sembra una persona facile da conoscere, in realtà richiede molto tempo, perché è un tipo riservato, che se ne sta sulle sue”. Venendo alla vita privata, Eros ha raccontato di come sua moglie abbia voluto sull’abito nuziale una frase di Battisti, dalla prima canzone che Eros stesso le fece ascoltare quando si innamorarono. Tra gli altri che hanno collaborato all’ultimo disco c’è stato anche Mogol. “Nonostante abbia un’età avanzata”, ha detto il cantante, “è ancora molto vigile e scrive in poco tempo canzoni bellissime”. Eros rappresenta per Mogol “la giovinezza e l’entusiasmo”. Eros Ramazzotti è orgogliosamente pop e come tale vende il suo prodotto. La squisitezza italiana fa di lui un cantante di grande successo, che piace a moltissime persone in Italia e all’estero. Pochissimi sono coloro che non apprezzano la sua musica. Un suo grande amico è Renato Zero, che gli fa notare come entrambi siano stati molto fortunati nella vita. Enzo Decaro, pensando agli inizi, riporta alla mente la periferia come elemento fondamentale nel mondo poetico di Eros. Si tratta della periferia dove ci sono le cose condivise, le squadre del cuore, i palloni con cui giocare per strada. Il suo amico Carlo Vanni ricorda i giochi che amavano fare da bambini, come il salto in alto e i cento metri, disciplina nella quale Eros non riusciva mai a batterlo. Un altro amico, Patrizio Vanni, dice di essere orgoglioso dei risultati raggiunti da Eros. Ramazzotti afferma di amare la musica in generale e si inquadra nel pop melodico italiano. Le sue canzoni arrivano dritte al cuore. Francesco Facchinetti lo definisce unico, se non altro per i suoi numeri. Del resto si tratta di uno degli artisti italiani che ha venduto più dischi in assoluto. Il suo ultimo disco lo ha definito lui stesso come “il migliore di sempre” quando è stato ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. La canzone “Il tempo non sente ragione” dice che il tempo non si ferma e va sempre avanti, per questo bisogna fare sempre bene e meglio, finché non si arriva a un punto in cui non si può fare più niente. L’obiettivo è di arrivare a quel punto avendo fatto qualcosa di positivo. Tanti anni sono passati dagli esordi della sua carriera e in comune con quel ragazzo Eros ha ancora il fatto di essere rimasto una persona normale. Luca Scarpa è una costante degli spettacoli di Eros e tutti i suoi fan lo conoscono. Da 20 anni il musicista lo accompagna e in tutto questo tempo dice che nulla è cambiato, perché ogni tournée è a sè stante e cambiano anche i musicisti. Più passa il tempo e più Eros diventa esigente e richiede uno step in più, quindi le cose si fanno sempre più difficili. Nella sua musica ci sono stati moltissimi duetti. Tutti ricordano ad esempio quello con Tina Turner. A Monaco poi duettò con Joe Cocker. Era il 1998 ed Eros era biondo. Poi c’è stato il brano “Più che puoi” con Cher. Claudia Gerini dice che Eros è rimasto sempre autentico anche crescendo ed è sempre lui, con il suo viso, la sua voce e il suo modo di interpretare che conquista il pubblico. Eros è anche molto disponibile con i suoi fan, disponibile a scattare selfie e a fare video. Gli mancano proprio i filtri, è abbastanza diretto e i suoi non sono mai sorrisi di circostanza, ma è sempre molto schietto. Il giornalista Tommaso Labate dice che è orgogliosamente nato ai bordi di periferia, però è meno romano di tanti altri cantanti e questo lo dice il calcio, perché tifa per la Juventus. Il calcio tra l’altro è una delle sue più grandi passioni e ancora gioca a pallone. Barbarossa racconta che giocare con lui è molto divertente, perché è bravissimo ed ha proprio il tiro da calciatore e fa grandi cross anche da fuori area. C’è anche una leggenda su una sua tournée in Germania con Max Pezzali: insieme giocavano a pallone fuori dal teatro. Al decimo colpo uscì il custode e lui lo mise subito a tacere. Alessandro Del Piero lo ha frequentato molto negli ultimi anni e insieme hanno coltivato la passione per il calcio in partite di beneficenza. Eros infatti è il vero leader della Nazionale Cantanti. Si chiude così la puntata di “Unici” dedicata a Eros Ramazzotti.



Replica Unici, puntata 14 dicembre 2015: come vederla in video streaming – È possibile vedere o rivedere la puntata de “Unici” andata in onda ieri grazie al servizio di video streaming disponibile su Rai.tv, cliccando qui.

Leggi anche

Teresa Cherubini, chi è la figlia di Jovanotti e la malattia/ "Mi hanno diagnosticato il linfoma di Hodgkin"Jovanotti, l’incidente e l’intervento/ “Sono volato malissimo, mi sono disintegrato”