E’ uscito ieri nelle sale cinematografiche italiane il tanto atteso settimo capitolo di Star Wars, il risveglio della forza. Un evento che in molti aspettavano non da mesi ma da anni. Attorno a questo fenomeno se n’è sviluppato un altro parallelo, quello del merchandising. Perchè in questo momento vendere un oggetto marchiato con i colori e le immagini del famoso film di George Lucas. E’ stato un grandissimo successo l’esplosione di Maikii un’azienda che ha iniziato a commercializzare chiavette usb personalizzate con i volti dei personaggi della saga. Ovviamente prima c’è stato da trovare l’accordo con la Disney, dopo di che però la strada è stata abbastanza in discesa. L’azienda di Treviso ha ora sedi in California, Cina e Italia con 50 dipendenti e davvero milioni su milioni di pezzi venduti. Il fatturato è incredibile con ben quattordici milioni di euro di fatturato.
Ha avuto uno dei compiti più difficili per un regista, ovvero rimettere mano alla saga di Star Wars, ma a giudicare dalle prime recensioni J.J. Abrams è riuscito nel suo intento e ha sfornato quello che è destinato a diventare un altro film cult. In un’intervista alla versione americana di Playboy, il regista ha parlato dell’esperienza fatta prima e durante la lavorazione della pellicola de Il risveglio della forza: “Non darò una mia opinione sui precedenti film e neanche sui personaggi. Io provo ad approcciarmi a un progetto a seconda di come mi viene richiesto. Come dovrà essere? Che cosa richiede? Con Star Wars devi prendere in considerazione quello che è stato fatto prima, quello che ha funzionato e quello che invece era da buttare. Ho lavorato con lo sceneggiatore Michael Arndt per lungo tempo e conosco George Lucas da così tanti anni che posso considerarlo un amico. Anche se questo non fosse Star Wars sarei molto fortunato a lavorare con loro. Ci sono alcuni tasti che si possono premere ma ognuno di essi ha una tradizione. Ma anche in questo caso devo rapportarmi con l’esterno e con le tradizione…e non è così che io lavoro. Per me la chiave è quando hai uno script: è lui che ti dice come dovrà essere realizzato”. Sull’altra saga fantascientifica cui sta lavorando, ovvero Star Trek, Abrams ha ammesso di non esserne fan: “In Guerre Stellari il vantaggio sta nel fatto che noi abbiamo ancora George Lucas a bordo e ho la possibilità di porgli domande su ogni cosa; cosa che certamente farò. Con Star Trek era più difficile perché io non ero un fan di Star Trek; non avevo le stesse sensazioni. Sono dovuto arrivare da solo a capire l’universo di Star Trek e ho apprezzato il fatto che ai fan sia piaciuto il mio franchise”. Per ora il risultato cercato con il nuovo Star Wars 7 sembra raggiunto e il regista può dirsi più che soddisfatto del lavoro fatto sulla saga creata da Lucas.