Rimane ancora senza soluzione il giallo della morte di Giulia Di Sabatino, la ragazza abruzzese di 19 anni il cui corpo senza vita fu trovato il 31 agosto scorso su una corsia d’emergenza dell’autostrada A14, in direzione nord, tra Giulianova e Mosciano. Se ne parlerà questa sera a “Chi l’ha visto?“, trasmissione di Rai Tre condotta da Federica Sciarelli.

Si pensa che Giulia possa essere caduta da un cavalcavia e che qualcuno l’abbia spostata nel punto in cui poi è stata ritrovata. Diversi sono i punti interrogativi che ancora non hanno trovato risposta e che riguardano sia gli ultimi spostamenti, sia ciò che realmente è successo quella sera alla ragazza, che per una tragica fatalità avrebbe compiuto gli anni proprio il giorno seguente, 1 settembre.

Dopo l’apertura ufficiale dell’inchiesta, seguita dal pm Irene Scordamaglia e il procuratore Antonio Guerriero, da parte degli inquirenti sono state avanzate una serie di ipotesi ma una delle prime a essere scartata è stata quella del suicidio: la ragazza, infatti aveva programmato un soggiorno a Londra, dove avrebbe raggiunto la sorella e aveva già comprato un biglietto di sola andata per il 3 ottobre. Voleva provare a costruirsi una vita lì imparando bene la lingua e cercando un lavoro e non avrebbe avuto senso decidere di suicidarsi proprio in quel periodo. Inoltre, altri interrogativi a cui ancora non si è data risposta sono come abbia fatto Giulia ad arrivare fino a quel cavalcavia la sera della sua morte, visto che non aveva la macchina e, successivamente, chi possa averla spostata dopo la caduta. In base ai rilevamenti fatti dalle forze dell’ordine, la Procura ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio, in quanto qualcuno potrebbe averla spinta a commettere un gesto avventato.

Si attendono, inoltre, i risultati degli esami tossicologici e istologici che potrebbero far capire se la ragazza fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti o se fosse già morta quando è caduta dal cavalcavia. L’autopsia, purtroppo, non ha potuto fornire elementi utili visto le pessime condizioni del corpo, che è rimasto in balia del traffico autostradale.

Alcune testimonianze riportano di aver visto Giulia, alla fine del turno al ristorante, salire su una Panda rossa e alcune immagini, girate da una telecamera di sicurezza, la immortalano nelle vicinanze di un bowling a circa tre chilometri a casa, intorno a mezzanotte. Queste immagini sono al vaglio degli agenti della polstrada di Città Sant’Angelo (Pescara), coordinati dall’ispettore Vinicio Leoni. I recenti sviluppi delle indagini, basati su alcune testimonianze, avrebbero portato a iscrivere un giovane di diciannove anni nel registro degli indagati per istigazione al suicidio. Il ragazzo, infatti, sembra che le abbia dato un passaggio quella notte andando in direzione contrada Maggi e che l’abbia poi lasciata nei pressi del cavalcavia, intorno a mezzanotte e mezzo.

Come riporta la cronaca de “Il Corriere della Sera”, alcune indiscrezioni riportano anche che Giulia fosse rientrata di nascosto a casa, dove avrebbe posato stipendio, cellulare, portafoglio e documenti, per poi uscire di nuovo e non fare più ritorno. Rimane, quindi, un buco temporale da coprire di circa cinque ore. Si ipotizza che il ragazzo che le ha offerto un passaggio possa averle fatto delle avance non gradite, dagli esiti imprevedibili.