A soli tre giorni dal tanto atteso (come ogni anno d’altronde) 25 dicembre, incontrare Babbo Natale nelle strade del centro dei nostri paesi è scontato quasi come un discorso di Renzi alla Leopolda. E allora cos’è questa frenesia nell’aria, questa fanciullesca voglia di ritrovarsi insieme, questo malcelato spirito desideroso di spassionato altruismo? Puro distillato di sentimentalismo, obietteranno molti tra voi, tanto Babbo Natale (chiamatelo pure Santa Klaus, se vi aggrada), non esiste, semplice frutto della fantasia di un creativo ante litteram della Coca-Cola. In famiglia, di solito, a vestirsi di rosso con tanto di barba finta e cuscino d’ordinanza sull’addome (quando non provvisto di adipe propria) è il vecchio zio, quello che non si è mai sposato e che puntualmente ogni anno si ricandida volentieri a recitare la parte di chi porta i doni per far contenti i nipoti e lasciarli a bocca aperta. E qualche altro impertinente potrebbe aggiungere che in Lapponia non c’è alcuna casa di Babbo Natale: tutt’al più è possibile contattare un’agenzia specializzata, disponibile a rispondere alle numerose letterine che i bambini di tutto il mondo inviano laggiù chiedendo regali da scartare sotto l’albero in corrispondenza della fatidica data.
Dettagli insignificanti. Ci preme piuttosto ricordare che oggi “fare il Babbo Natale” è un lavoro duro, che prevede una spietata selezione, con partecipatissimi casting ai quali intervengono centinaia di candidati. Certo, occorre avere più di 60 anni, “caratteristiche fisiche in linea con il personaggio” e “ottime doti comunicative ed empatiche”. La selezione prevede che si salga su un palco a gruppi di cinque, si esplicitino le proprie generalità, con relativa occupazione svolta in ambito extra-natalizio. C’è chi prova a fare lo spiritoso: “Mi occupo di import-export di renne”. Oppure: “Vivo in Francia, a Rennes”. E ancora: “Sono campione mondiale di sollevamento pesi. Cosa volete che sia portare un po’ di regali per un paio di giorni sì e no all’anno?”. E c’è addirittura chi si vanta: “Mi alleno ogni giorno a entrare nelle case con il camino acceso”.
Ma la tendenza di questi casting è quella di farsi sempre più complicati, perciò selettivi. A dirlo è il N.A.Babbo Natale (Noi Aiutiamo Babbo Natale), il sindacato di categoria che raccoglie i cosiddetti “lavoratori natalizi”, i cui contratti sono tra i più precari del mercato. Per loro, infatti, niente Jobs act come arriva l’Epifania, scatta il licenziamento automatico. È possibile, si chiede il N.A.Babbo, un’adeguata riforma del settore, che preveda una meritata pensione anticipata, per un lavoro così usurante? Non si sottovaluti la portata e il peso di intere notti all’addiaccio, trascorse costantemente in piedi, nell’intento di consegne che trovano riscontro in una puntualità che dire ossessiva è dire poco. Neanche fossero camalli del porto di Genova! Insomma, fare il Babbo Natale è sempre più complicato. Tutta una serie di difficoltà ben esemplificate dalle tre scene che andiamo testé a descrivervi.
(Il nostro Babbo Natale, intento nella consegna dei regali, viene fermato da una pattuglia della Guardia di Finanza)
Babbo Natale: Buonasera.
Guardia di Finanza: Buonasera a lei. Documenti, prego.
Beh, come vede, signor agente, sono Babbo Natale…
GdF: Seeeeee… E io sono Napoleone Bonaparte! Su, su, faccia poco lo spiritoso. Niente da dichiarare?
“Guardi, ho la slitta piena…
GdF: “Allora scenda e vuoti il sacco, per favore… Uhm, giocattoli importati dalla Cina… Abbigliamento di lusso…Gioielli… Liquori… E la renna?… Import di animali esotici, eh?… Favorisca il codice E.O.R.I…. E pure la ricevuta del pagamento del bollettino postale modello CH8TER…Già che ci siamo, favorisca pure il codice fiscale del quadrupede, carta d’identità del bipede, bollo slitta e relativa patente di guida di veicolo con dei pattini che scivolano al posto di ruote che girano.. E il Documento di trasporto…E la ricevuta dei dazi doganali… E (omissis)…” (segue lungo elenco di documenti che vi risparmiamo, insieme agli omissis delle contumelie tirate dal povero Babbo Natale in questione).
(Si dia pure per scontato che il nostro Babbo Natale riesca a superare i controlli. E che si rimetta in viaggio. Complici i probabilissimi (e perenni) lavori in corso, volete che non si ritrovi in una di quelle code che non lasciano scampo, modello “a passo d’uomo in tangenziale”?)
Babbo Natale: Scusate, andrei di fretta… ho molte consegne da fare.. come vedete sono Babbo Natale…
Tre operai del cantiere: (visibilmente alterati perché costretti a lavorare la notte di Natale) E noi siamo Qui Quo Qua! Tutti qui per un qui pro quo anche se di certo non vorremmo proprio essere qua! Hai capito quaquaraquà?!
(Data per scontata pure l’ipotesi del nostro Babbo Natale in grado di frantumare tanto il cantiere quanto la contemporanea e chilometrica fila, appurato il felice raggiungimento della meta prefissata per ottemperare al suo dovere di rigoroso latore di strenne, volete che, in pieno allarme terroristico mondiale, un omone barbuto in siffatta maniera travestito non desti preoccupazione alcuna? Basterebbe che un vecchio pensionato, insonne e miope, avverta il 112 degli strani rumori nel giardino della propria villetta, e patatrac!)
Vecchio pensionato: Pronto, siete il 112?
Operatore 112: No, stasera sono da solo. Mi dica…
Sono davanti alla finestra di casa mia e ho un allarme da lanciare…
Sono già allarmato… Sia però calmo e preciso nei dettagli…
VP: (senza farsi sopraffare dall’allarmismo) Intravvedo un tipo sospetto che si aggira tra le nostre case… Mi sembra assai robusto… ha una lunga barba bianca… è vestito di rosso… si trascina una slitta con un enorme sacco sulle spalle, pieno di refurtiva…
(con voce allarmata) A tutte le auto della Polizia! Segnalato un sospetto, corporatura robusta, lunga barba bianca, vestito di rosso, che cerca di intrufolarsi nottetempo nelle case calandosi dal camino e lasciando pacchi sospetti ovunque. Attenzione: il sospetto è riconoscibile dal fatto che guida una slitta trainata da una renna. Ripeto: da una renna. Passo e chiudo!
(Si ode un immediato frastuono di motori rombanti, sirene spiegate e sgommate assordanti)
(tutto allarmato) Ma che succede?
(senza creare eccessivo allarmismo) E’ l’Operazione ST-Renna di Natale, bellezza!. Ovvero: “Stiamo Tallonando una Renna nella notte di Natale”.