Mercoledì 23 dicembre su Rai 1 viene trasmesso il secondo appuntamento con lo show Panariello sotto l’albero che ovviamente vede quale grande protagonista il comico, attore e showman toscano Giorgio Panariello. Un programma che annovererà tantissimi ospiti tra cui anche l’ex calciatore Campione del Mondo nel corso del Mondiale di Spagna 1982, Paolo Rossi. Nato nella città di Prato il 23 settembre 1955, ha da sempre avuto una grande passione per il calcio tramandatagli dal padre che è stato un calciatore professionista nelle fila del Prato. Paolo Rossi ha incominciato a dare i primi calci a un pallone all’età di nove quando entra a far parte di una squadra locale e ossia il Santa Lucia il cui campo di gioco venne dedicato al padre che peraltro vestirà i panni del Presidente onorario. Ad accorgersi delle potenzialità di Paolo Rossi è però la Juventus che nel 1972 decise di puntare su di lui acquistandolo e inserendolo nel proprio settore giovanile. Una esperienza non proprio eccezionale nelle giovanili della Juventus soprattutto in ragione di tantissimi infortuni che tuttavia non gli impedirono di esordire in prima squadra nel 1974 nel giorno dell’1 maggio. Nella seguente stagione Paolo Rossi riuscirà a collezionare soltanto due presenze il che gli fecero prendere la decisione di trasferirsi a Come per farsi le ossa. Una stagione che per Rossi non fu delle migliori con sei presenze e nessuna rete all’attivo. Nel seguente campionato venne preso con la formula della comproprietà dal Vicenza dove Rossi trovò nel tecnico Giovan Battista Fabbri l’uomo giusto per farlo esplodere e quindi dimostrare tutte le proprie potenzialità. Rossi viene immediatamente schierato titolare giovandosi di questa grande fiducia del proprio allenatore. Per lui arrivano subito i risultati che lo vedono capocannoniere con 21 reti di quella stagione di Serie B con tanto di promozione in Serie A per il Vicenza. Grazie a un cospicuo aumento d’ingaggio, Rossi decide di restare a Vicenza anche perché la Juventus decise di puntare forte su Pietro Paolo Virdis. Per il Vicenza è un anno magico che lo vide arrivare secondo proprio alle spalle della Juventus con Rossi che ottenne il titolo di capocannoniere con 24 reti. La Juventus a questo punto tento il riscatto dal Vicenza per una cifra superiore ai 2 miliardi e mezzo di lire e quindi non se ne fece nulla. Una cifra astronomica per l’epoca che fece clamore suscitando tantissime polemiche. La Vicenza non vendette Rossi e clamorosamente finì in Serie B. Si parlò di Napoli ma Rossi venne dato in prestito al Perugia per due anni. Proprio in questa stagione venne squalificato per due anni per aver truccato la gara Avellino – Perugia. Dopo la squalifica c’è il ritorno alla Juventus ed il rilancio con la vittoria del Mondiale del 1982 in Spagna di quale fu anche capo cannoniere, due campionati italiani, una Coppa Italia, due Coppe delle Coppe, una Supercoppa Uefa, una Coppa dei Campioni e tra i tanti riconoscimenti personali anche un pallone d’oro nel 1982.