“La bugiarda sorridente” è l’opera prima di Alberto Porto, letterariamente parlando. Tutti, o almeno quasi, conosciamo il suo nome, avendolo visto all’inizio dei titoli di coda delle serie tv “cult” di Mediaset (sit-com, soap, tv-movie e film in lingua straniera), ma questa volta Porto ci stupisce, regalandoci un suo scritto, un romanzo ironico, divertente, sensuale a tratti e realistico per intero. Una realtà sull’amore malato, sull’amore vero, sull’amore possessivo e anche quello sfuggente, sull’amore come dovrebbe essere e alle volte purtroppo non è, per cercare di evadere in dinamiche stuzzicanti e proibite. Il mondo di un uomo perso nei suoi parallelismi, nelle sue scelte a volte poco sensate ma pur sempre dettate dall’istinto primario di cercare la felicità. Una logica quasi illogica che si scontra con un’evidente razionalità, quella di voler essere sempre al centro del proprio desiderio senza lasciare nulla al caso, se non le evidenti relazioni che non ci portano ad un serio impegno. Andrea, il protagonista, vive una sorta di simbiosi pirandelliana, ama l’amore, ma non sceglie quasi mai quello vero, quello che lo fa essere sicuro di essere ricambiato, si infila nel pensiero di più donne scegliendole tutte, senza togliere nulla a nessuna. Fino al giorno in cui…. Non ve lo posso mica svelare io… La Bugiarda Sorridente, è da leggere, non da raccontare.



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