È arrivato anche in Italia Belle e Sebastien – L’avventura continua, sequel del film uscito nei nostri cinema l’anno scorso. I protagonisti Sébastien, Belle e César sono stavolta impazienti di riabbracciare Angélina, finalmente di ritorno dopo più di due anni passati in missione sul fronte. Ricordiamo, infatti, che anche questo nuovo episodio è tratto dai romanzi di Cécile Aubry, e che il racconto è ambientato ai tempi della Seconda guerra mondiale. Dalla penna registica di Christian Duguay, arriva allora una serie di accadimenti tutti nuovi e con l’intento di far divertire moltissimo sia grandi che piccini. 



Con Félix Bossuet, piccola promessa del cinema francese, Tchéky Karyo, Thierry Neuvic, Margaux Chatelier e Thylane Blondeau, Belle e Sebastien – L’avventura continua stavolta tuttavia presenta un qualcosa che pare non girare per il verso giusto. Se il primo capitolo possiamo dire fosse incredibilmente ben fatto – tanto maturo quanto semplice e altresì in grado di coinvolgere un pubblico molto ampio – altrettanto non possiamo però sostenere stavolta. 



Il cast, probabilmente entusiasta dell’immenso successo ottenuto con la pellicola dello scorso anno, stavolta appare quasi goffo, a tratti, inserito in una sceneggiatura mal adattata e soprattutto molto poco credibile. Tecnicamente molto interessante, con una scenografia dettagliata – affidata a Sébastien Birchler – e una fotografia incredibile quale quella che madre natura ha donato alle valli francesi d’oltralpe, quello che tuttavia ci lascia perplessi è la sinossi e il suo svolgimento. L’adattamento dei singoli dialoghi, così come la rivisitazione dei racconti dell’Aubry, lascia purtroppo molto a desiderare caratterizzandosi soprattutto per irrazionalità, logica assolutamente mancante, e comicità in fallimento a sprazzi.



L’aereo sul quale Angélina sta sorvolando la Francia, infatti, precipita. L’attesa di Sébastien, César e Belle sembra allora interminabile finché anche loro verranno a conoscenza della triste notizia. Tuttavia nessuno vuole davvero credere al fatto che Angélina possa essere morta, perché lei sì che saprebbe come sopravvivere a ogni catastrofe. Sébastien partirà allora alla scoperta di un universo tutto nuovo, quale quello del volo. Si farà aiutare da un burbero pilota di aerei – che poi scopriremo essergli in realtà molto legato – a sorvolare il bosco nel quale pare Angélina sia precipitata, e mettendo a repentaglio la propria stessa vita sfrutterà gli insegnamenti del buon César per arrivare al suo scopo: trovare Angélina e riportarla a casa.

Certo un prodotto niente male per i più piccoli spettatori cinematografici. I bambini fino a un’età massima di 5 anni, infatti, potrebbero rimaner più che estasiati da una produzione di questo tipo perché a tutti gli effetti avvincente e anche ben fatta. Il problema sta proprio nella logistica del racconto stesso, che oltre a non sussistere, appare altresì molto irreale e perciò decisamente inadatta a chiunque abbia un’età mentalmente pensante a pieno ritmo. 

Molte sono infatti le domande che uno spettatore qualsiasi, e davvero con questo intendo anche il più distratto, potrebbe esser chiamato a porsi. Una fra tutte: come può Angélina sopravvivere in alta montagna per più di una settimana, da sola, in una grotta profonda circa 4 metri, senza cibo, acqua e soprattutto niente abiti pesanti? Perché la bella Angélina in effetti non è morta davvero, ma anzi è viva, vegeta, senza graffi né lividi, ma sopravvissuta a uno schianto aereo capace di dar fuoco a un bosco intero. La ritroviamo allora un poco sudaticcia (ma d’altronde ad alta quota e in una grotta effettivamente anche l’umidità gioca la sua parte) con una camicetta color panna di quelle indossabili nelle più calde giornate primaverili al massimo. Dico, vi sembra una cosa possibile? Peraltro: com’è arrivata lì, decisamente lontano dal luogo in cui lo schianto pare sia a tutti gli effetti avvenuto? E l’intero aereo, ripreso zeppo di passeggeri a inizio film, che fine ha fatto? Tutto il resto dell’equipaggio, dove se n’è andato?

Queste sono poche delle numerosissime incongruenze a causa delle quali Belle e Sebastien -L’avventura continuapuò esser definito poco più di un film purtroppo insufficiente, nonostante – davvero – il primo capitolo fosse invece non solo molto ben fatto, ma altresì decisamente adatto anche per una visione in famiglia, coinvolgente e ottimale anche per gli spettatori più maturi.

Consigliato, perciò, solo se siete genitori di bimbi piccolini che sicuramente non potranno far altro che entusiasmarsi e commuoversi dall’inizio della proiezione sino ai titoli di coda. In altro caso, triste ma vero, da evitare, costi quel che costi.