Rete 4 trasmette il film Detective’s Story. In questa pellicola fa il suo debutto sul grande schermo la figura di Lew Harper, lo stesso che Paul Newman impersonerà a distanza di un decennio in Detective Harper: acqua, stavolta alle dipendenze di Stuart Rosenberg. Va al proposito ricordato che fu lo stesso Paul Newman a suggerire il mutamento del nome del personaggio da lui interpretato. Nei libri di Macdonald, uno dei più notevoli rappresentati del genere hard boiled, l’investigatore si chiama infatti Lew Archer, un cognome scelto espressamente in onore di Miles Archer, personaggio che compare nel film Il mistero del falco, diretto nel 1941 da John Huston con Humphrey Bogart nei panni di Sam Spade.
Nel pomeriggio di Rete 4 andrà in onda il film Detective’s Story, diretto nel 1966 da Jack Smight e tratto da “Bersaglio mobile”, romanzo scritto nel 1949 da Ross Macdonald. La trama parte dal rapimento di un appartenente a una delle famiglie più note e ricche di Los Angeles. Un evento che viene annunciato dall’arrivo di una lettera in cui si chiede un ingente riscatto per poterlo riavere indietro. I suoi familiari decidono però immediatamente di non diffondere la notizia, in particolare alla polizia, affidando allo stesso tempo la risoluzione del caso al detective Lew Harper (interpretato da Paul Newman). Si tratta di un uomo chiaramente deluso dalla vita, che veste in maniera estremamente trasandata e si trova sul punto di divorziare dalla moglie Susan (Janet Leigh). Anche la sua attività professionale sta ormai prendendo una pessima piega, tra indagini sempre più pericolose e una strana propensione al sarcasmo che lo espone alle ritorsioni dei criminali con cui deve convivere sempre più spesso.
La famiglia è composta da Elaine Samsom (Lauren Bacall), la moglie del rapito e dall’irrequieta figlia Miranda (Pamela Tiffin), assistite dall’avvocato Albert Graves (Arthur Hill) e da Allan Taggart, il pilota personale (Robert Wagner). A chiederne l’ingaggio del detective è stato proprio l’avvocato, un suo amico di antica data che nel passato vanta anche un tentativo di diventare governatore della California. Andando avanti nelle indagini, Harper si rende conto ben presto che qualcosa non quadra, a partire dal fatto che, a conti fatti, a nessuno interessano realmente le sorti del rapito, una persona gretta e meschina, che ha ripetutamente ferito i suoi familiari con la sua malvagità di fondo.
Le investigazioni di Harper lo spingono in una lunga serie di situazioni pericolose, alle prese con mondi come quello della droga, del traffico di esseri umani da impiegare sotto forma di manodopera clandestina e della magia nera, ove la vita non sembra valere molto. Il detective non solo si ritrova in una serie di situazioni molto complicate, ma deve anche guardarsi le spalle dai poliziotti e dalla diffidenza ben presto manifestatagli da Tiffin. A salvarlo da una serie di situazioni scabrose è invariabilmente l’avvocato Graves, mettendolo però ancora più in allerta.
Quando infine trova il miliardario rapito, questi è ormai morto, ma Harper capisce che a ucciderlo non è stato lo stesso uomo che ha provveduto a rapirlo. L’autore del delitto è proprio l’avvocato Graves, con il quale Harper si ritrova a fare i conti in un drammatico finale che vedrà i due uomini faccia a faccia. Il suo ormai ex amico gli fa infatti presente che il morto era in realtà una persona spregevole, che non sarà rimpianta da nessuno, chiedendogli allo stesso tempo di chiudere non un occhio, ma entrambi. Quando il detective rifiuta di mantenere il silenzio, ligio solo alla verità, l’avvocato gli punta una pistola alla schiena con il chiaro tentativo di intimidirlo, ma neanche questo riuscirà a fargli cambiare idea e a impedirgli di recarsi alla più vicina stazione di polizia per denunciare quanto accaduto.