Oriole è il titolo della settima puntata di Homeland 5, che andrà in onda settimana prossima su Fox. Vedremo la trama degloi hacker passare in secondo piano: sotto i riflettori c’è infatti il ruolo di Allison, agente dei russi infiltrato nella CIA. Carrie si avvicina sempre di più a scoprire il suo segreto e attraverso i documenti arriverà ad Amsterdam, sulle tracce di una delle risorse di Allison che si pensava fosse morta: è lui il pezzo mancante del puzzle che finalmente fornirà alla Mathison la risposta che cercava. Quinn invece deciderà di seguire i terroristi in Libia per poter arrivare a un pezzo grosso. Otto come sempre continuerà a proteggere Carrie fornendole tutto il suoi aiuto ma cercherà anche di allontanarla dal suo ex fidanzato.



Cresce la tensione nel sesto episodio di Homeland 5, intitolato “Parabiosis”, che vedremo in onda questa sera su FocX. Carrie chiederà aiuto a Saul per scoprire chi la vuole uccidere e, in particolare, gli chiederà di dare i documenti top secret della CIA che sono stati trafugati, convinta che la risposta alle sue domande si trovi lì. Berenson vedrà l’agenzia rivoltarsi contro di lui ma, contemporaneamente, capirà che Carrie ha ragione e in extremis riuscirà a darle ciò che lei gli aveva chiesto. Nel frattempo Quinn troverà qualcuno capace di prendersi cura di lui, ma attorno a sé capirà presto che non ci sono solo “amici”. Clicca qui per vedere il video promo.



L’agente della Cia Carrie Mathison torna questa sera protagonista con il sesto episodio della quinta stagione di “Homeland“, in onda alle ore 21 su Fox. Prima di scoprire la trama, vediamo dove siamo rimasti dopo l’appuntamento della scorsa settimana.

Allison (Miranda Otto) crede che ci sia un traditore all’interno dell’organizzazione e che sia per quello che l’aereo sia esploso. Intanto, Carrie (Claire Danes) raggiunge Astrid (Nina Hoss) in un parcheggio e la convince a farla salire in macchina. Carrie le dice tutto quello che sa ma Astrid non conosce il killer che ha cercato di uccidere Quinn (Rupert Friend). La donna non riesce a vederlo come vorrebbe ma prende in consegna la foto del killer per scoprire chi sia. Poco dopo Carrie raggiunge il rifugio e scopre che le condizioni di Quinn stanno peggiorando. Nello stesso momento, Numan (Atheer Adel) cerca di capire chi fosse il cliente abituale di Katja (Anna Herrmann) e mostra i video della sorveglianza ad una delle ragazze per poterlo individuare. L’hacker decide di denunciare l’uomo su internet e invita tutti all’ambasciata del governo russo per pretendere delle risposte. Carrie chiede a Jonas (Alexander Fehling) di raggiungerla per aiutare Quinn e gli promette di spiegargli tutto solo dopo che lo avrà curato. Allison e Saul (Mandy Patinkin) discutono invece dell’attentato al Generale e dell’ipotesi che Etai (Allan Corduner) possa essere coinvolto. Allison lascia Saul in albergo con una scusa per poi incontrare Krupin (Mark Ivanir) e lo avvisa di aver ricevuto una telefonata dal loro sicario. La donna teme che il suo cellulare possa essere caduto nelle mani di Quinn e che possano scoprire che è stata lei a scrivere il nome di Carrie. Krupin le mostra la prova della nome di Carrie e le chiede di stringere i denti ancora per un po’. Allison viene anche istruita riguardo ad Dar Adal (F. Murray Abraham) e le viene ordinato di consegnare la lista dei passeggeri a Saul quando avverrà il contatto. Jonas presta ogni cura possibile ma non vuole essere coinvolto ulteriormente.



Jonas cerca anche di farla riflettere su una possibile alternativa ma Carrie crede che non ci sia altra via. Il giorno dopo, Dar Adal si presenta da Allison come previsto e le comunica di aver scoperto che la bomba messa nell’aereo era elettromagnetica. Il superiore le chiede ancora i dettagli del seder con Etai e insinua che lui e Saul possano essere implicati nell’attentato. Dar Adal è stato anche informato che la bomba è identica a quella prodotta in Israele e le ordina di tenere Saul sotto stretta sorveglianza. Allison procede con il piano e mostra a Saul la lista dei passeggeri facendogli notare che Etai si trovava a Ginevra poco tempo prima dell’esplosione. Saul le chiede di non parlare della scoperta con Dar Adal e si precipita da Etai a chiedere spiegazioni. Alla sede, Astrid conduce le sue ricerche ma viene sorpresa da uno dei suoi superiori. La donna gli fa credere di voler fare un favore ad un’amica e riesce a fargli dire il nome del killer. Carrie la chiama poco dopo e le chiede se ci sia qualche collegamento fra l’uomo e la contestazione che sta avvenendo in quel momento in ambasciata. Astrid la informa che il killer aveva lavorato per la SVR e Carrie ha finalmente la prova che Saul non ha ordinato di ucciderla. Jonas decide di chiamare la sorella perché visiti Quinn ma non riesce a trovarla perché si trova all’ambasciata. Carrie decide di agire e ottiene a fatica che Jonas rimanga ancora per qualche ora. Nel frattempo, Saul mette Etai di fronte all’evidenza ma l’amico gli riferisce che si trovava in Svizzera per reclutare una persona. Carrie ottiene una maschera da un manifestante e riesce ad avvicinarsi a Laura (Sarah Sokolovic) indisturbata. Subito dopo, Carrie l’avvisa che la polizia sta per intervenire e le dà appuntamento alla stazione dove scopre che non ha mai ricevuto i documenti. Jonas la chiama per avvisarla che Quinn è peggiorato ma l’uomo scompare per evitare di andare in ospedale. Quinn viene salvato da un passante prima che si butti in acqua ma subito dopo lo stesso uomo lo recupera quando sviene. Nello stesso momento, Carrie incontra Saul in un parcheggio.

Nell’episodio di stasera, “Parabiosi”, Carrie chiede a Saul di avere i documenti segreti rubati alla sede della CIA e lo informa di credere che i russi abbiano cercato di ucciderla a causa di qualcosa che si trova in quei files. Saul si rifiuta di aiutarla ma comincia ad insospettirsi quando si accorge di essere seguito. Allison gli confessa che si tratta di un ordine di Dar Adal e il superiore accusa Saul durante una lite di essere in accordi con Israele, avvisandolo che sarà sottoposto al poligrafo. Jonas dà un ultimatum a Carrie e le chiede di informare le autorità ma la compagna decide di non tornare a casa con lui. Carrie chiede ad Otto Düring di avere l’accesso al suo aereo privato perché vuole solo sparire. Hussein, un medico che cura alcuni jidahisti, rimette in forze Quinn ma il capo Hajik lo accusa di essere una spia. I due iniziano uno scontro ma Quinn riesce a salvarsi e ad ucciderlo. Saul scopre di essere stato escluso dal sistema ma sfrutta il computer di Mills per copiare i documenti e raggiunge un club privato di Düring, chiedendogli di consegnare tutto a Carrie. La CIA li avvicina immediatamente ma non trova nulla e gli agenti prelevano Saul ma Düring trova i documenti già nel suo cappotto e li consegna a Carrie prima che parta.