Prima di dare inizio alla puntata vera e propria di Che fuori tempo che fa, ieri sera sabato 5 dicembre 2015, Fabio Fazio ha desiderato salutare un grande campione dello sport italiano, Armin Holzer, che due anni fa era stato anche nello studio Rai, intervistato dal conduttore. Il campione di parapendio se n’è andato facendo ciò che amava. Si parte poi con il momento dedicato a Gramellini, che affronta le sue parole della settimana. La prima in questo caso è trentenni, che viene pronunciata ormai molte volte, dato il discorso tenuto dal Ministro Boeri in merito alle pensioni sognate dalle prossime generazioni. Viene mostrato poi un grafico impietoso di come si evolverà la situazione nel prossimo futuro. La seconda parola è salvabanche, con il Governo che ha salvato gli istituti bancari, annullando tutte le obbligazioni, rendendo dunque nullo il loro valore. In questo modo le banche non subiscono alcun peso, che va a finire direttamente sulle spalle dei correntisti. A questo punto pare si pensi a un fondo di solidarietà, e il giornalista si auspica, ma è soltanto un’utopia, che siano proprio le banche a pagarlo, evitando che il Governo si accolli tale ingente spesa. Ancora una parola, settimo non rubare, un comandamento dunque. Si fa riferimento a quanto lasciato alla Chiesa da un farmacista padovano. La cifra è ingente, 14 milioni di euro, facendo gola al prete Don Lucio. Avrebbe cambiato vita di certo, ma i parrocchiani lo hanno scoperto e denunciato. Dato quanto accaduto in California era impossibile non parlare della strage avvenuta. A questo punto pare che in America si possa davvero intavolare un discorso serio sulle armi, che vengono distribuite in maniera decisamente leggera. Anche il New York Times si è schierato, volendo porre fine al mercato libero. Anche Parigi rientra nel novero delle parole, data la maglia di un giocatore algerino per le vittime francesi degli attacchi terroristici. Gramellini parla poi di un incontro avvenuto tra due giornalisti e dei giovani studenti milanesi, al fine di rispondere alle loro domande sull’Islam, chiarendo alcuni punti. L’ultima parola è giubileo, che viene analizzata dopo lo sciopero romano e le targhe alterne. La città non è in grado di gestire un tale evento, al di là del rischio concreto di attacchi terroristici. Fazio è pronto a presentare Arbore, e se ne definisce un adepto. Chiede l’aiuto del pubblico nel farlo arrivare in studio, ma prima un ricordo fotografico da Quelli della Notte. Arbore gli ha portato in dono un paio di occhiali decisamente allegri e festosi, così da modificare un po’ la sua espressione spesso seriosa. Tocca poi a Joe Bastianich, cui fanno seguito Maurizio Ferrini, Marisa Laurito e l’immancabile Fabio Volo. Ovvio che Nino Frassica si aggiri libero per lo studio al fine di creare scompiglio. Volo non è in studio, si scherza sulla sua possibile scomparsa e poi si mostra una foto da una libreria di Bologna in cui è stato ospite per firmare delle copie. La ressa di giovani presenti è incredibile. La Laurito è felice d’esserci, per la prima volte, e intanto da Miami si collega Laura Pausini. E’ romagnola e omaggia Arbore con tu vecchia mutanda, canzone popolare. Il prossimo 20 dicembre sarà in Italia e ospite di Fazio. Tanto per regalare un’anteprima ai suoi fan intona un po’ del suo ultimo singolo. Porta poi la telecamera alla finestra e scatta il momento invidia, dato che inquadra la spiaggia di Miami. Presentato il libro di Bastianich, ma Arbore lo richiama, dicendogli che non c’è nulla in merito al junk food americano, dunque non è un ricettario compleso sugli USA. Lui non se la prende e inizia a fare il professore. Difende il junk food e dà lezioni di pronuncia a tutti. Frassica dà i voti come sempre a caso, e senza alcuna sorpresa Arbore si becca un 10. Arbore ha atteso un bel po’, ma ora inizia a dare spettacolo, gestendo da solo il gruppo di ospiti presenti. Fazio non può e forse non vuole limitarlo. Ecco Volo in studio, che parla con Bastianich di New York. I due non abitano vicini, ma Volo ha una casa vicina al ristorante dello chef. Piccolo stand per Bastianich, che presenta alcuni cibi che crede possano arrivare in Italia a breve, sull’onda della moda. Il principale è l’avocado toast, che definisce tipico delle donne un po’ fighette, che temono terribilmente di ingrassare. Arbore è molto curioso e vorrebbe assaggiare tutto, e Bastianich è palesemente in confusione, non potendo avere i suoi spazi. E’ troppo abituato alla perfezione della produzione Sky, e ora, in un clima più amichevole con Arbore, non sa davvero che fare. Arbore parla della sua vita mistica, e del rapporto con la religione. Tre volte è stato da Padre Pio, ma le previsioni sono sempre state sbagliate. Ecco un breve video d’annata con Arbore e Banfi. Compare anche Claudio Villa, che lui ricorda con grande affetto. Si scopre il perché della presenza della Laurito, che ha parlato poco. Deve presentare il suo ultimo spettacolo teatrale, parlando dei tanti Sud in ogni parte del mondo. Viene pubblicizzatà anche l’edizione in 10 dvd sulla vita di Arbore e infine il programma lo concludono proprio lui e Fazio, come in un’intervista singola. Arbore è stato scambiato una volta per Renzo piano, dice e, con i fiori regalati alla Laurito, ci si dà appuntamento alla prossima puntata.



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