Ci sarà anche il cantante Peppino Di Capri tra gli ospiti della puntata di Che tempo che fa in onda stasera su Rai 3. Nato a Capri nel luglio del 1939, Giuseppe Faiella (questo il suo vero nome) è cresciuto all’interno di una famiglia di musicisti che gli ha presto trasmesso la passione. A soli quattro anni si è esibito al pianoforte per le truppe americane di stanza a Napoli. Negli anni successivi ha iniziato lo studio dello strumento, teso a rifinire le sue doti, per poi cominciare a esibirsi nei locali dell’isola e della vicina Ischia. Nel 1956 si è esibito insieme all’amico Ettore Falconieri nella trasmissione televisiva Primo applauso, condotta da Enzo Tortora, per poi partecipare alla formazione dei Capri Boys, un quartetto grazie al quale ha ottenuto il suo primo contratto discografico con una casa milanese, la Carisch. La grande popolarità è però arrivata all’inizio del decennio successivo, quando dopo aver assunto il suo nome d’arte, ha iniziato a sfornare un successo dietro l’altro, attingendo a piene mani dal repertorio proveniente da oltreoceano. Tra i brani da lui portati al successo in Italia anche “Speedy Gonzales”, di Pat Boone, e “Let’s twist again”, di Chubby Checker. Un successo diventato poi clamoroso grazie a “Roberta”, la canzone dedicata alla moglie e incisa nel 1963, che lo ha visto primeggiare per molte settimane nella classifica dei dischi più venduti. Sul finire degli anni ’60 ha quindi avuto un periodo di crisi durato sino all’inizio del decennio successivo, quando ha fondato la sua etichetta, Splash, e ha sposato la sua seconda moglie, Giuliana. Il 1973 lo ha visto trionfare al Festival di Sanremo con il brano “Un grande amore e niente più” e, soprattutto, incidere “Champagne”, forse il suo brano più noto in assoluto. Un nuovo trionfo sulle tavole del Teatro Ariston è poi arrivato nel 1976, grazie al brano “Non lo faccio più”, confermando quello che può essere considerato il momento migliore della sua carriera. Negli anni successivi è quindi iniziato un lento, ma graduale declino, dovuto al drastico mutamento dei gusti del pubblico, anche se non ha mai smesso di calcare le scene e esibirsi con un repertorio praticamente sterminato. In totale ha partecipato a ben quindici edizioni del Festival di Sanremo, l’ultima della quali nel 2005. Vanno anche ricordati i tanti musicarelli interpretati nel corso degli anni ’60, a partire da Mina…fuori la guardia, cui ha partecipato nel 1961. Anche all’estero ha avuto grande successo, diventando una delle icone della canzone italiana, anche grazie ad una intensa attività concertistica che lo ha visto suonare in una lunga serie di Paesi.