Pochi istanti e il programma di approfondimento politico di La7 incomincia con la consueta conduzione di Giovanni Floris che invita pubblico e spettatori per una nuova puntata di diMartedì, anche in diretta streaming video: nella puntata di oggi due i grandi temi che verranno affrontati su tutti, il pericolo terrorismo e la posizione dell’Italia in questo particolare e complesso momento storico e poi la grande apertura della Porta Santa con l’inizio del Giubileo avvenuto questa mattina a Roma. Per continuare nel solco del nome di Francesco, come il Papa che ha indetto questo giubileo della Misericordia, le telecamere questa sera porteranno le luci alla scoperta della Basilica di San Francesco d’Assisi. Uno spettacolo della cristianità, percorso e luogo di pellegrinaggio tutto l’anno e simbolo di pace per molti anche non credenti. Per continuare dunque l’approfondimento artistico del martedì, oggi avremo a che fare con la splendida basilica umbra e con tutto il percorso della via francigena che per molti pellegrini ormai è divenuta tappa fissa. Per vedere tutto questo, sarà possibile collegarsi tra poco anche con il servizio di diretta streaming video disponibile al portale di La7, seguendo questo link.



Giovanni Floris torna sul piccolo schermo di La7 anche oggi, martedì 8 dicembre 2015, per una nuova puntata del talk show diMartedì. Tra gli ospiti, come annunciato dalla pagina Facebook della trasmissione, ci saranno l’ex ministro Elsa Fornero e l’imprenditore Diego Della Valle: mentre in apertura non si farà attendere la consueta copertina del comico genovese Maurizio Crozza, gli argomenti al centro della discussione in prima serata saranno principalmente le pensioni in Italia, ma anche la situazione economica, del fisco e quella legata alla sicurezza proprio oggi, giorno dell’inizio dell’Anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco. Di seguito, invece, trovate il riassunto dell’appuntamento della settimana scorsa.



La puntata di diMartedì della settimana scorsa, è stata aperta come di consueto da Maurizio Crozza, che ne ha avuto un po’ per tutti, dai leader mondiali che a Parigi discutono sul clima, a Salvini che difende il presepe a Rozzano. Eppure quelli del presepe erano tutti arabi, ha voluto sottolineare il comico. Il governo Renzi ha deciso di alzare il limite del contante. Il sindaco Pisapia, ospite questa sera di Giovanni Floris, ha spiegato come diversi Paesi siano abituati a usare il contante per motivi più o meno nobili e quello di Renzi secondo lui è un provvedimento solo simbolico, mentre importante è il Pos, che non avrà più il limite di 30 euro. Pier Luigi Bersani del PD dice che all’estero è vero che hanno limiti più alti all’uso del contante, ma per il 90% almeno usano la carta di credito. Nel 2014, ha detto la Banca d’Italia, il numero di biglietti da 500 euro depositati negli istituti di credito è stato notevolmente superiore a quello che le banche hanno emesso. Questo significa che la circolazione di contante è totalmente fuori dalla logica e dunque che abbiamo nero ed evasione. Poco a poco dovremmo rientrare nella media di fedeltà fiscale europea, perché altre strade non ci sono. Ma perché allora viene messo il limite al contante? Questo Paese non può andare avanti così, bisogna rimettersi nella media europea. Intanto il governo ha deciso ti togliere la Tasi sulla prima casa. Paolo Mieli ha commentato dicendo che quando sentiamo l’annuncio di una tassa che sparisce dobbiamo aspettare la fine dell’anno e vedere se in qualche modo quella tassa non è tornata e se così è dobbiamo dire basta, che non vogliamo più promesse di tasse tolte. Se succede che di nuovo alla fine dell’anno si paga di più. Gli effetti della crisi economica cadono sulle città e passano attraverso i sindaci. Adesso con le amministrative si valuterà se il PD ha tenuto o meno in questo periodo. Pisapia ha spiegato che in 25 anni tante cose sono state fatte. Si è salvaguardata la vecchia Milano e al contempo si è fatto anche in modo di creare una nuova città che guarda al futuro. Ma è nata un nuova classe dirigente renziana? Bersani ha voluto scherzare dicendo che il Parlamento in effetti è pieno di ragazzotti. Il problema è formare classe dirigente, che non vuol dire semplicemente scegliere i giovani. Si possono avere mille idee, ma si può non cambiare idea. Accantonato il tema delle tasse, si è passati a parlare di esteri. Intanto arrivavano in studio le novità circa la bomba alla metropolitana turca e un allarme bomba era scoppiato anche a Teheran in Iran. Quest’ultimo è poi rientrato, ma dà l’idea del clima di tensione globale che si respira. Padre Hassad ha spiegato che dopo gli attentati di Parigi le cose sembrano essersi alquanto complicate. La Siria finora ha sacrificato 70.000 soldati per combattere la violenza. Vittorio Sgarbi, per come conosce personalmente la situazione della Siria, dice che ha potuto constatare come la libertà, almeno fino a qualche anno fa era garantita. La religione quando diventa ragione di governo e non è più soltanto per lo spirito, è qualcosa di terribile. A Ferruccio De Bortoli, Floris ha chiesto se alla fine siamo arrivati a scegliere il meno peggio come dittatore, quello che danneggia meno noi, cioè Hassad? Secondo De Bortoli è vero che Hassad è un dittatore. Poi c’è la Turchia, che è fondamentale, anche come base della Nato e lo stesso si può dire del Qatar, che ha anch’esso un atteggiamento ambiguo. Finché non ci sarà unità Isis avrà vita facile. Corrado Passera ha commentato la legge Fornero dicendo che era necessaria. Per alzare le pensioni comunque occorre aumentare l’occupazione, che fa aumentare le risorse. Dobbiamo creare più lavoro se vogliamo che ci siano le pensioni e dobbiamo spingere gli investimenti. Il lavoro secondo Silvia Simoncini di Cgil, non si crea alzando l’età pensionabile e lei crede che la riforma Fornero sia stata un grave errore. Se parliamo di partite iva e liberi professionisti vediamo che questi subiscono tante tasse e avranno una pensione da fame. Non è facile rimettere in piedi in pochissimo tempo un sistema diverso. Certamente aumentare l’occupazione significa aumentare i contributi, che altrimenti ristagnano e con quelli bisogna erogare le pensioni. Poi c’è anche da vedere a chi si danno i contributi. Il signor Paolo ad esempio ha messo i contributi in diverse casse e per ricongiungere da Inps a Inpdap o viceversa dovrebbe pagare decine di migliaia di euro. Così se prima si andava in pensione e si acquistava una casa, ora la casa bisogna venderla. L’alternativa è la totalizzazione, che consente riunire tutto gratuitamente, ma la pensione viene calcolata con il contributivo e il taglio sull’assegno è di circa il 40%. I giovani percepiranno meno pensione rispetto alla generazione precedente. Ma si sta facendo qualcosa? Cesare Damiano dice che non si deve fare terrorismo su questa questione e le ricongiunzioni onerose sono state un errore del governo Berlusconi, a cui andrebbe posto riparo. In chiusura Giovanni Floris ha dato spazio come sempre alla cultura ed ha ospitato in studio Valerio Mastrandrea, che è venuto a presentare il suo ultimo film in uscita nelle sale, dal titolo ‘La felicità è un sistema complesso’.