Si tornerà probabilmente a parlare del caso Melania Rea nella nuova puntata di “Chi l’ha visto?” in programma questa sera su Rai Tre. Nella giornata di ieri la Prima sezione penale della Corte di Cassazione ha infatti confermato la responsabilità di Salvatore Parolisi per l’omicidio della moglie, ma ha anche stabilito che la pena di 30 anni di reclusione precedentemente inflitta all’ex caporal maggiore dell’Esercito dovrà essere rivista al ribasso. I giudici hanno infatti annullato l’aggravante della crudeltà, quindi sarà la Corte d’assise d’appello di Perugia a effettuare il ricalcolo della pena che dovrebbe essere tra un minimo di 16 e un massimo di 24 anni. Clicca qui per tutte le ultime notizie sul caso
Tra pochissimo prenderà il via su Rai 3 un nuovo appuntamento con la trasmissione condotta da Federica Sciarelli, “Chi l’ha visto?”. La conduttrice tornerà ad occuparsi del caso della scomparsa di Guerrina Piscaglia, la donna che manca dallo scorso 1 maggio 2014: si tornerà a discutere anche di Padre Gratien, l’unico indiziato nelle indagini portate avanti dalla Procura. Vi ricordiamo che potete seguire la diretta di “Chi l’ha visto” sintonizzandovi su Rai 3 o in video streaming grazie al servizio proposto da Rai.tv, cliccando qui
Nella puntata di questa sera di Chi l’ha visto? si parlerà nuovamente del caso di Alessandro e Luigi, i due ragazzi casertani di 40 e 23 anni scomparsi da Siracusa l’undici maggio del 2014. I familiari hanno scoperto la casa dove prestavano servizio e una troupe del programma condotto da Federica Sciarelli ha intervistato il loro ultimo datore di lavoro. Della sorte dei due ragazzi però non si sa ancora nulla e, come ci ricorda il video promo pubblicato sul sito della trasmissione di Rai Tre, la loro assenza dura ormai da molti mesi, troppi. Le famiglie hanno capito che qualcosa non andava quando non hanno più ricevuto telefonate dai loro cari: “Ci assillavano di telefonate, una via l’altra, quando hanno iniziato a non chiamare più abbiamo capito che doveva essere per forza successo qualcosa”
Oggi, mercoledì 11 febbraio 2015, va in onda un nuovo appuntamento con la trasmissione condotta su Rai 3 da Federica Sciarelli, “Chi l’ha visto?”. Stasera la conduttrice tornerà ad occuparsi del caso della scomparsa di Guerrina Piscaglia, che manca da casa allo scorso maggio 2014. Sul profilo Twitter della trasmissione – che è sempre molto attiva e attenta alle novità che emergono in merito a tutti i più recenti casi di cronaca – è apparso un hashtag che identifica un invito lanciato dal programma.”Chi l’ha visto?” chiede tutti i telespettatori di mandare in redazione segnalazioni di cyber bullismo e estorsioni a sfondo sessuale che avvengono in rete, soprattutto da parte di chi ne è vittima o ha dovuto subirne in passato. Ieri, infatti, è stato il Safer Internet Day, ovvero il giorno in cui viene promosso un uso più sicuro e responsabile del web: l’hashtag che ha accompagnato la giornata, e che è stato proposto anche dal programma condotto dalla Sciarelli, è #SID2015: se si desidera far arrivare la propria esperienza va aggiunto anche quello di #chilhavisto insieme a #sextorsion e #cyberbulllismo. Clicca qui per vedere il tweet di “Chi l’ha visto?”. La conduttrice si occuperà anche di questo stasera, leggendo qualche caso? Appuntamento alle 21.05 su Rai 3.
Questa sera, mercoledì 11 febbraio, alle 21.05 su Rai Tre va in onda una nuova puntata di “Chi l’ha visto?”, il programma condotto da Federica Sciarelli. La puntata sarà dedicata alla scomparsa di Guerrina Piscaglia, la casalinga di Ca’ Raffaello in provincia di Arezzo di cui si sono perse le tracce dal 1° maggio 2014. Dopo nove mesi non si è ancora arrivati alla verità. L’unico indagato è Padre Gratien, della parrocchia che lei frequentava. Il prete nega tutto, ma alcuni messaggi inviati dal cellulare della donna a lui diretti lo smentiscono. Ieri in procura ad Arezzo è stata ascoltata una giovane rom di 22 anni: la donna ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con Padre Gratien a fine dicembre 2014, non per soldi ma per amore. I due si sarebbero conosciuti al campo nomadi che il religioso frequentava per fare carità. Per la difesa del sacerdote la testimonianza non è attinente.
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