Una commedia brillante e lucente, certo dai toni rosa, capace di attrarre con garbo e bravura l’attenzione femminile da sempre innamorata di quello che tutte, ammettiamolo, sognano sin da piccine: l’abito bianco! Non sposate le mie figlie! è il nuovo film francese di Philippe de Chauveron, in sala anche in Italia dal 5 febbraio che, per la produzione di Fulvio e Federica Lucisano, vede in scena un cast composto da celebri nomi del panorama transalpino quali Christian Clavier, Chantal Lauby, Frèdèrique Bel e, ancora, Elodie Fontan e Julia Piaton.
Una sinossi pulita, divertentissima, quella che vede una tranquillissima coppia, borghese e soprattutto cattolica conservatrice, i signori Verneuil, obbligatoriamente costretti a un’integrazione e a un’apertura mentale un pochino… forzata. Da cosa? Dalle loro quattro figlie che, oramai grandi, decideranno di abbandonare il nido di famiglia per dire sì all’amore della loro vita. Certo fin qui tutto bene. Il distacco non è mai semplice, per ogni mamma e papà che si rispetti, ma tant’è, quello che conta poi è la felicità del tuo pargoletto.
Giusto? Certo che sì però, diciamocelo, i problemi di solito non tardano comunque ad arrivare. Anzitutto la famiglia dello sposo; no, dico, com’è? Sono simpatici? E poi, è brava gente? E vivono in modo sano, onesto, sincero? Ma sì, genitori di tutto il mondo non preoccupatevi, perché alla fin fine quello che davvero conta è domandarsi qualcosa di ben più importante, come, ad esempio… Ma lo sposo, quale religione professa? E allora le preoccupazioni aumentano, perché il “diverso” è difficile da accettare. Ma Non sposate le mie figlie! riesce abilmente a coniugare pace, amore e fraternità indipendentemente dalle credenze di ogni genero. Beh, più o meno…
La figlia più grande sposa un musulmano. Certo i signori Verneuil non se lo aspettavano, ma il primo boccone amaro ormai è stato deglutito. Un anno dopo, tuttavia, la secondogenita sceglie un ebreo. E la terza, per non farsi mancar proprio nulla, un cinese! Insomma, tutto tranne che francesi cattolici praticanti! Che guaio per la signora Verneuil, che, tra un’acquisto e l’altro, si confessa delle sue più intime preoccupazioni, e dei suoi tristi pensieri con il parroco di fiducia. Tramite iPad. E, avete capito bene, mentre fa shopping. Ci pensa lui, il bravo don, a consolarla. “Non si preoccupi – le raccomanda – l’unica soluzione è che almeno la quarta figlia sposi uno dei nostri” le dice.
E infatti, la più giovane si sceglie un attore, anche fotomodello, credente praticante. Mai notizia fu più portatrice di gioia che questa. Ma, ovviamente, c’è sotto il tranello. Il futuro coniuge è un pochino… abbronzato! Anche la più accogliente Francia stavolta osa un po’ di più, ironizzando sul fatto che, certo, parole come libertà e uguaglianza siano facili da pronunciare, ma talvolta poco semplici da metter in pratica davvero, nella vita di tutti i giorni.
Una commedia brillante e tecnicamente ben fatta, recitata benissimo e senza risultare “finta”, riporta su grande schermo il più simpatico e maligno politicamente scorretto, riuscendo a conquistare con semplicità e fantasia la mia totale attenzione. Forse un po’ banale a dirsi, ma lo scrivo comunque: Non sposate le mie figlie! ha il pregio di mixare abilmente tutto ciò che piace alle femmine come me! E allora solo complimenti al cast, e al regista Philippe de Chauveron che, ancora una volta, con maestria dimostra come la commedia francese sia capace di quel “non so che” di superiore che ancora pochi riescono a imitare.
Dal titolo originale ed eccelso Qu’est-ce qu’on a fait au bon Dieu? (Cosa abbiamo fatto di male al Signore?), Non sposate le mie figlie! gode anche e soprattutto dei benefici di una fotografia elegantemente raffinata e luminosa quale quella che lo spettacolo del Paese francese riesce a regalare. E allora, dopo il successo di Quasi amici si torna stavolta a ridere, e a ridere di gusto, con un film poliglotta e scoppiettante capace di rianimare l’allegria di tutti gli spettatori.
Col record di incassi ai botteghini francesi, Non sposate le mie figlie! è il film perfetto per una felice serata al cinema. Definibile una commedia da non perdere.