Nella puntata di giovedì 12 febbraio 2015 della trasmissione Virus Il contagio delle idee condotta da Nicola Porro sono presenti quali ospiti della serata il sindaco di Firenze ed esponente del Partito Democratico Dario Nardella, Mario Giordano direttore del Tg4, Edward Luttwak noto economista di origini americane, Giorgio Ariaudo senatore di Sinistra Ecologia e Libertà. Mentre nellintervista conclusiva, il protagonista di questo appuntamento è lo stilista Ennio Capasa. Il dibattito ha inizio con Porro che ricorda le parole dette dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha sottolineato come lItalia debba essere come la Germania e non di certo come la Grecia. Nardella rimarca come la cosa più importante sia quella che lItalia torni ad essere lItalia ricordando quanto sia grande limpegno del nostro Paese a livello europeo nel voler portare avanti un programma che preveda sia austerità che flessibilità e crescita. Giordano non è dello stesso avviso facendo presente come nel semestre europeo lunico risultato portato a casa sia stata la poltrona per la Mogherini e che per il prossimo periodo non sembrano esserci segnali di riprese soprattutto in tema occupazionale. Anche le parole di Ariaudo sottolineano come al momento non si riesca ad intravvedere la classica luce alla fine del tunnel parlando di un debito pubblico che nonostante tutto continua a salire e nel contempo cè una enorme disoccupazione.
Viene mandato in onda un servizio nel quale si parla della Grecia ponendo il focus su alcune situazione gestite male che ora si stanno pagando come lincredibile costo di ben sette miliardi di euro sostenuto per consentire ad Atene nellanno 2004 di ospitare i Giochi Olimpici. Giordano rincara la dose per quanto concerne gli errori commessi in Grecia ricordando come prima dellinizio della crisi il debito pubblico greco fosse addirittura inferiore a quello tedesco e che gli errori commessi da politici e privati siano gravati sulle spalle dei poveri cittadini greci. Per Luttwak il problema non è il debito pubblico bensì il fatto che non vi sia crescita per cui occorre fare in modo che ci siano le basi per rilanciare il Paese sotto tale punto di vista. Porro fa presente quello che sta succedendo in questo momento ed ossia con il ministro delleconomia greco che sta facendo il giro dei Paesi Europei per far presente come il debito pubblico sia troppo gravoso, seguendo un filo logico presente in un noto film di Checco Zalone. In pratica si chiede di estinguere un debito chiedendo un nuovo prestito verso colui che si ha il debito.
Il discorso poi si sposta sullo spread con Nardella che sottolinea come nel 2011 il vero problema dellItalia non fosse il debito pubblico bensì gli eccessivi interessi da pagare mentre Giordano non pensa che gli spread siano un punto di confronto realistico di quello che sta succedendo in un Paese a livello economico. Per Giordano sono state le regole imposte dalla troika ad impedire che potesse esserci nuovamente la crescita in tantissime zone dellEuropa. Cè un collegamento da Taranto per parlare dellIlva e come il blocco dellazienda abbia messo in ginocchio tutte quelle realtà che costituivano lindotto. Sono diversi gli imprenditori che intervengono nel dibattito e che fanno presente come limpossibilità di incassare i propri crediti dallIlva non permetta loro di mandare avanti lazienda e soprattutto in uno status di mancanza di liquidità e di possibilità di pagare gli stipendi dei lavoratori. Per Giordano anche in ragione del fatto che lIlva fosse una delle poche aziende del Sud Italia ad andare bene occorreva gestire meglio la cosa magari risolvendo il problema ambientale ma senza fermare la produzione. Per Ariaudo invece il problema è stato un intervento dello Stato troppo tardivo in quanto occorreva commissariarla prima mentre Luttwak colpevolizza colui che ha bloccato lIlva in quanto non si chiude per simili problemi una grande azienda. Non la pensa allo stesso modo Ariaudo che sottolinea come probabilmente qualora questo caso fosse successo negli Stati Uniti, Riva sarebbe finito in galera. Notando come vi siano diverse critiche nei confronti del Governo, Nardella sottolinea come siano state fatte tante cose positive come il salvataggio della Electrolux.
Porro introduce un nuovo tema e nello specifico di come la FIGC abbia comperato oltre 20 mila copie di un libro scritto dal presidente della FIGC Tavecchio. Giordano sottolinea come a termine di legge sia tutto lecito anche se quello che fa pensare è che sia possibile fare questo genere di cose mentre Nardella è categorico nel rimarcare come sia un qualcosa che non andrebbe fatto. Giordano cerca di punzecchiare Nardella sulla questione delle municipalizzate con il sindaco che ricorda come siano state ridotte già da quando Renzi era sindaco di Firenze. Si parla della questione dei vigili con Ariaudo che sottolinea le difficoltà nelle quali sono costretti ad operare i vigili di Roma con Nardella che replica rimarcando come a Firenze non sia assolutamente successo la stessa cosa aggiungendo che a capodanno non ci sono state tutte quelle assenze ingiustificate. Per Ariaudo a Roma c’è un problema di gestione del personale. Sulla questione non la pensano alla stessa maniera Nardella, Ariaudo e Luttwak il quale rimarca come sia fondamentale per un sindaco avere il potere di licenziare i dipendenti che non lavorano bene. Si parla quindi del Jobs Act, dello sciopero dei dipendenti della Scala di Milano per il 1 maggio ossia il giorno dell’apertura dell’Expo. Si passa quindi al solito intervento di Vittorio Sgarbi che spiega alla propria maniera una straordinaria opera d’arte e quindi si chiude con l’intervista realizzata da Porro a Ennio Capasa che parla della propria carriera e della propria esperienza quando aveva venti anni in Giappone in una azienda del settore.
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