Tra poco su Rai Due andrà in onda l’ultimo appuntamento con la prima stagione di The Blacklist, la serie che vede protagonista lattore James Spader. Verranno proposti gli ultimi quattro episodi: I fratelli Pavlovich, Il Kingmaker, Berlino e Berlino: la concusione. Ricordiamo che oltre a poter vedere The Blacklist sintonizzandovi su Rai Due, la serie tv sarà visibile in diretta streaming su Rai.tv: cliccate qui per vederla.
Questa sera, venerdì 13 febbraio, dalle 21.10 su Rai Due va in onda il finale di stagione di The Blacklist, la serie che vede protagonista lattore James Spader. Verranno proposti quattro episodi: I fratelli Pavlovich, Il Kingmaker, Berlino e Berlino: la conclusione. Prima di scoprire le anticipazioni, rivediamo quanto successo settimana scorsa. Il caso della settimana riguarda una tremenda agenzia di adozioni, che rapisce giovani donne per porle in uno stato comatoso continuo, per poi inseminarle artificialmente e farle partorire, vendendo in seguito i neonati. Il donatore è unico, ovvero Owen Mallory, il direttore amministrativo di un agenzia di nome Cyprus. Tutto pare procedere per il meglio per loro, con affari a gonfie vele, non fosse che per una madre riuscita a fuggire dalla clinica. L’FBI dà inizio alle proprie indagini, partendo da Ted Caldwell, avvocato della Cyprus, che invece di finire nelle mani dell’agenzia per un interrogatorio serrato e finire su tutti i giornali, opta per il suicidio, gettandosi sotto le ruote di un camion. Ancora una volta Reddington “James Spader” risulta decisivo, dato che un suo spacciatore gli suggerisce quale ginecologo ordini un medicinale in grado di indurre il coma. Viene dunque preso in custodia il dottore Hadley, grazie al quale il caso viene finalmente risolto. Questa storia però lascia Lizzie (Megan Boone) molto scossa, tornando a casa pronta a dire la verità al marito. Loro due non funzionano più. Lui va via ma si consola presto. Continua intanto la caccia alla talpa, che si scopre essere Diane. Vani i sospetti riguardo la Malik (Parminder Nagra), che anzi aiuta Reddingtona a scovarla, per poi ucciderla a sangue freddo.
Red viene contattato da Madeline Pratt, una sua vecchia fidanzata, che deve riuscire a rubare una statua ritraente Atargatis, ben custodita all’interno dell’ambasciata siriana. Non è l’oggetto in sé a destare l’interesse della donna, che deve invece ottenerlo per riusire a estrapolare le coordinate contenuto al suo interno. Si tratta di una lista molto pericolosa, che indica la posizione di svariate bombe nucleari inesplose. Stando a quanto racconta, il pericolo nucleare vissuto nel periodo della Guerra Fredda non era affatto irrealistico. Gli ordigni pronti all’uso erano svariati, e in pratica il mondo sarebbe potuto tornare a essere un’enorme palla infuocata. Proprio di quel periodo sono gli ordigni indicati sulla lista, con la differenza però che si tratta di bombe esclusivamente russe, e dunque ben piazzate in vari punti degli Stati Uniti. Il caso dev’essere risolto per la sicurezza nazionale, ma l’FBI non è sola in questa caccia alla statuetta. C’è infatti anche la mafia russa. Red si lega tutto al dito, e non dimentica uno scherzo della donna di molti anni prima, e così decide, come suo solito, di fare il doppio gioco, coinvolgendo Lizzie in questa rapina all’ambasciata. Anche Madeline però gioca sporco e dunque la tentata rapina di Red e Lizzie si rivela una trappola, ma Red riesce a salvare l’agente. Madeline però ora ha la statua e dunque la lista, ma Red si lascia rapire per ottenere delle preziose informazioni da lei. Alla fine va tutto per il meglio, ma l’FBI deve ancora una volta scendere a patti con Reddington, che ottiene la statua in cambio della lista. Intanto Cooper (Harry Lennix) riceve ordini dall’alto, e deve cessare di indagare su Red, mentre Lizzie non sa cosa fare con Tom (Ryan Eggold), che intanto pare sempre più coinvolto con una fascinosa supplente.
Red deve fare i conti con una vera e propria leggenda del mondo degli assassini. Si tratta de “Il Giudice”, una figura di cui nessuno conosce il volto, ma il cui nome basta a far tremare le gambe a molti. Il caso della settimana parte da un ritrovamento decisamente sospetto. Si tratta infatti di un ormai ex procuratore, Mark Hastings, improvvisamente spuntato dal nulla dopo essersi volatilizzato nel Maryland ben dodici anni prima. Nessuno sa cosa gli sia successo, perchè sia morto e soprattutto chi sia stato a rapirlo. Le indagini si conclusero tempo addietro con un nulla di fatto, ma ora Red pensa seriamente che possa esserci Il Giudice dietro tutto questo, e mette in guardia Lizzie. In pratica questo spietato assassino presta servizio ai carcerati. Chiunque lo contatti e gli racconti la propria storia verrà aiutato. La storia però deve necessariamente avere un finale identico per tutte, ovvero una condanna ingiusta. Saputo questo e il nome dell’uomo di giustizia che ha commesso il grave errore, il Giudice si occupa di tutto, facendo giustizia a modo suo. Di certo però in carcere tutti sostengono d’essere innocenti, ed ecco il perché del nomignolo dell’uomo. Tutti lo chiamano Giudice perché prima di tutto lui revisiona il caso e parte alla ricerca di prove che dimostrino l’effettiva innocenza del condannato. Se queste esistono, allora non c’è nulla che lo fermi dal calare la lama della giustizia divina. Hastings, a suo dire, si era macchiato di una grave colpa, quella ovvero d’aver spedito in carcere per molti anni un uomo con l’accusa di rapina a mano armata. Scoperto questo, e soprattutto saputo il modus operandi del killer da Red, Liz può dare inizio alle indagini, partendo proprio dal caso in questione, studiandone dettagli e protagonista in carcere. Sul fronte personale si scopre qualcosa in più su Tom, che rifiuta le avance di Joline, credendo sia un test per verificare lo stato della sua missione, che prevede lui sia fedele a Liz.
Trama puntata 13 febbraio 2015 – In “I fratelli Pavlovich” una scienziata cinese esperta di batteriologia viene tenuta prigioniera, con l’accusa di tardimento. Tramite un blitz le forze speciali Usa riescono a liberarla, ma la Cina si rivolge ai fratelli Pavlovich per recuperarla. In “Il Kingmaker” Emil Dusek, un uomo politico di Praga, viene narcotizzato e lasciato in una stanza d’albergo insieme al cadavere di un gigolò, generando un grande scandalo. Dietro tutto questo c’è la mano del Kingmaker, un criminale noto a Reddington. Nel terzo episodio “Berlino” un autista di furgoni blindati muore dopo aver contratto il terribile virus di Cullen. La task force guidata da Cooper identifica nello scienziato Nikolaus Vogel la mente di un piano per far evadere un misterioso personaggio che dà la caccia a Reddington. Nell’ultimo episodio “Berlino: la conclusione” il piano architettato da Vogel per far evadere Berlino, il misterioso personaggio che da anni ostacola gli affari di Red, fallisce…