Stasera tra gli ospiti de Le invasioni barbariche cè Marianna Madia, che dal febbraio 2014 è Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione del governo di Matteo Renzi. nata il 5 settembre del 1980 a Roma, dove attualmente risiede ed è sposata con il produttore televisivo Mario Gianani dal quale ha avuto i due figli Francesco e Margherita. Figlia di Stefano Madia, giornalista, attore e politico e discendente diretta del deputato del Partito Nazionale Fascista Titta Madia, nel 2004 si laurea con lode nella facoltà di Scienze Politiche con indirizzo politico economico presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma discutendo una tesi riguardo alle teorie economiche in merito al mercato del lavoro e, nel 2008, consegue il titolo di dottore di ricerca in Economia del Lavoro presso l’IMT di Lucca. Riguardo alle esprerienze professionali, dal 2004 collabora con AREL, un’agenzia di ricerca e legislazione, diventandone dopo alcuni anni membro del comitato direttivo. Nel 2011 diventa componente effettivo della redazione della rivista Italianieuropei, un periodico edito dall’omonima fondazione il cui Presidente è Massimo D’Alema. In occasione delle elezioni politiche del febbraio del 2008 viene scelta da Walter Veltroni, allora segretario del Partito Democratico, come capolista per la XV Circoscrizione di Roma e viene eletta deputato ricoprendo, poi, il ruolo di membro della XI Commissione occupandosi, dunque, di tematiche riguardanti il lavoro pubblico e privato. Molte sono state le polemche sorte in merito alla sua candidatura dovute, oltre che alla sua inesperienza politica legata principalmente alla giovane età, soprattutto a una sua passata relazione sentimentale con Giulio Napolitano, figlio dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In occasione del suo incarico non sono mancate, però, le occasioni per riscattarsi dalle critiche e dimostrare competenza e professionalità: è proprio Marianna Madia, ad esempio, la prima firmataria di uno dei progetti di legge che più infuocano il dibattito interno del PD, quello relativo alla questione della precarietà e del contratto unico dei lavoratori. Nel 2012 Marianna viene candidata dal Partito Democratico alle elezioni primarie e, inaspettatamente, ottiene circa 5000 preferenze. Nel 2013 viene rieletta alla Camera dei Deputati e confermata membro della XI Commissione. Il 2013 la vede, poi, entrare a far parte in qualità di responsabile della sezione dedicata al lavoro della segreteria nazionale del Partito Democratico con il neoeletto e non poco contestato segretario Matteo Renzi. Il 22 febbraio del 2014 il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, incaricato di formare un nuovo governo a seguito del fallimento politico di Enrico Letta, la nomina Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione. Marianna Madia, incinta di otto mesi al momento della nomina, è ricordata anche come il Ministro che ha partecipato alla cerimonia di giuramento con il pancione.



In occasione del suo mandato, Marianna Madia propone una riforma radicale e definitiva del sistema della burocrazia italiana ipotizzando anche un decreto legge in cui si contempla in maniera del tutto realistica il licenziamento dei dirigenti pubblici in caso di gravi e dimostrate azioni atte a ledere l’integrità delle aziende pubbliche. Tra le polemiche che sono sorte riguardo a Marianna Madia si ricorda, infine, quella relativa alle sue dichiarazioni del 2008 rilasciate al quotidiano “il Foglio” in cui rivelò di essere contraria all’aborto, all’eutanasia e alle unioni gay.

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