Nella puntata di mercoledì 18 febbraio 2015 di Chi lha visto?, trasmissione condotta da Federica Sciarelli su Rai Tre, dopo una primissima parte dedicata allanteprima dei casi che saranno trattati nel corso della serata, si parte orientando la lente dingrandimento verso lomicidio di Yara Gambirasio per il quale risulta essere il principale ed unico indiziato Massimo Bossetti ormai da oltre otto mesi in carcere per la custodia cautelare in vista del processo. Intanto, vengono date delle importanti novità per quanto concerne le indagine e nello specifico come ad incastrare Bossetti ora non ci sia soltanto la prova del dna sulla quale peraltro nel corso delle ultime settimane i legali dellindagato stanno battagliando, ma ci sarebbe unaltra prova inconfutabile della sua colpevolezza o quanto meno che confermi come la giovane Yara Gambirasio sia salita sul suo furgone. Nello specifico sui leggins indossati da Yara nel giorno della sua scomparsa sono state rinvenute delle tracce dello stesso tessuto presente sui sedili del furgone dello stesso Bossetti, questo avvalora la tesi del testimone che aveva visto il furgone di Bossetti nei presse della palestra frequentata da Yara con dentro un uomo ed una ragazza delletà di Yara. Secondo gli inquirenti è da escludere che le tracce di tessuto possano appartenere ad un furgone similare per via di un controllo eseguito per mezzo di una attenta analisi delle celle telefoniche presenti a Brembate. Si passa a parlare della misteriosa scomparsa di Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino. I due uomini hanno fatto perdere le loro tracce dallo scorso 12 maggio ed intorno a loro si va delineando una situazione alquanto complessa. Alessandro e Luigi erano partiti dal proprio paesino natale posto in provincia di Caserta per andare in Sicilia e nello specifico per un lavoro da badanti che avevano preso. Nello specifico i due si dovevano occupare nella città di Siracusa di una persona anziana parente di Giampiero ossia colui che li ha contattati. Un lavoro che però è andato avanti per pochissimo tempo in quanto per alcuni problemi tra cui luso di alcool da parte de due badanti, Giampiero ha ritenuto opportuno licenziarli. Lo stesso Giampiero ha più volte ribadito come il giorno 12 maggio una volta licenziati, i due abbiano chiamato un taxi per farsi portare alla locale stazione ferroviaria in maniera tale da poter rientrare nella propria terra natale. Qui il mistero si infittisce perché non solo a distanza di diversi mesi nessuno conferma la versione resa da Giampiero ma inoltre emergono dei fatti nuovi che potrebbero indirizzare le indagini verso una scomparsa non volontaria.
In particolare sembra che Alessandro volesse denunciare lo stato di abbandono in cui si trovava la persona anziana che poi tra l’altro è il padre di Giampiero. Inoltre, pare che vi fosse una disputa in corso tra Giampiero ed il fratello su chi dovesse dare assistenza al padre. In base alle denunce di Alessandro, pare piuttosto ovvio come l’anziano a quel punto sarebbe stato destinato ad una casa di cura. Si passa quindi a parlare dell’omicidio di Giuseppe Mangone, ex sindaco di Zagarise per il quale non ci sono grosse novità per quanto riguarda le indagini. Per il momento restano indagati i tre proprietari terrieri confinanti con il terreno della vittima che è stata uccisa mentre si trovava lì per costruire un recinto per le proprie galline. L’unica cosa certa che l’arma del delitto dovrebbe essere qualcosa di molto simile ad un’ascia. Il successivo caso è quello di Marisa Comessatti, che ad un anno dalla propria scomparsa nei pressi di Savona, si sta procedendo verso un archiviazione del caso soprattutto in ragione di una pista di indagine secondo la quale la donna potrebbe aver avuto una relazione extraconiugale con un uomo che in passato sembra essere stato un militare. Si prefigura quindi una situazione di una possibile fuga d’amore. Piccolo passaggio sulla vicenda dell’omicidio di Melania Rea con la Corte di Cassazione che nell’ultimo grado della giustizia italiana ha confermato la condanna nei riguardi di Salvatore Parolisi che tuttavia potrebbe fruire di un forte sconto di pena rispetto ai 30 anni di carcere comminati in Appello perché non è stata riconosciuta l’aggravante della crudeltà. I genitori di Melania non accettano tale evenienza e non vedono loro di leggere le motivazione di tale decisione. Si parla della scomparsa di Simone Arena avvenuta ad Osta antica nello scorso mese di novembre. Un ragazzo di 24 anni che era più volte scappato di casa tuttavia rientrando nell’arco di 24 ore e che è alle prese con un ritardo mentale. Di lui non si sa ancora nulla. Si chiude ricostruendo la storia della pasticcera Sandra Casagrande, uccisa da un uomo misterioso perché si è negata a lui.