Questa sera, su La7, andrà in onda il film Qualcosa è cambiato interpretato da due grandi attori come Jack Nicolson ed Helen Hunt. Tra le scene più belle della pellicola cè sicuramente quella del complimento. Una sorta di disagio psichico che, a detta del pubblico, fa venire voglia di essere un uomo migliore. Una scena romantica, bellissima che rappresenta la bellezza dellintero film, considerato dagli esperti cinematografici, uno dei film più belli interpretati dai due attori. Se non lavete ancora visto, dunque, non perdete tempo e sintonizzatevi su La7 per guardare e commuovervi con uno dei film più apprezzati degli ultimi anni. Nel frattempo, cliccate qui per vedere la scena del complimento.



Nella prima serata di oggi, sabato 21 febbraio, su La7 va in onda il film “Qualcosa è cambiato” (As Good as It Gets), pellicola romantica diretta nel 1997 da James L. Brooks e interpretata da Jack Nicholson e Helen Hunt. Entrambi gli attori furono premiati coon il Premio Oscar in qualità di miglior attore protagonista della rispettiva categoria. La rivista Empire ha inserito il film all’interno della classifica sui cinquecento Film più Grandi di Tutti i Tempi, dove occupa la centoquarantesima posizione. Il protagonista della narrazione è Melvin Udall (Jack Nicholson), un affermato scrittore di romanzi rosa il quale porta avanti la sua placida esistenza a New York tra fobie e stranezze che gli impediscono di relazionarsi al meglio con i vicini. In preda ad un fastidioso disturbo ossessivo-compulsivo, caratterizza infatti le sue giornate con le raffiche di insulti con cui cerca costantemente di umiliare gli altri. Il suo pessimo carattere lo spinge a prendersela con chiunque non rientri nei suoi canoni, a partire da omosessuali, persone di colore, ebrei, persone anziane e animali. Quando però il suo vicino di casa, Simon Bishop (Greg Kinnear), un pittore gay, subisce una brutale aggressione nella sua casa, tale da costringerlo a spendere tutto quello che possiede per pagarsi l’assistenza sanitaria e gli affida il suo amato cane, Verdell, qualcosa inizia ad incrinarsi dentro di lui. Un ravvedimento in corso d’opera favorito ben presto anche da una ragazza single, Carol (Helen Hunt), mamma di un bimbo cagionevole di salute. La donna, cameriera in un locale ove va spesso a mangiare, avendo naturalmente cura di premunirsi con le posate di plastica portate da casa al fine di evitare ogni possibile contagio, è infatti costretta a lasciare il posto di lavoro a causa dell’aggravarsi dei problemi del figlio, stravolgendo quindi le abitudini di Melvin. Questi, al fine di ovviare all’inconveniente, decide allora di inviare nell’abitazione della ragazza il suo medico personale, ordinandogli di fare qualsiasi cosa pur di guarire nel modo più celere il piccolo. Un ordine dato apparentemente con lo scopo di far tornare la donna al lavoro e consentirgli di prendersi cura di lui e del suo stomaco, sopportando al contempo le sue consuete cattiverie, che però naconde ben altro. Nel frattempo, però, Simon è ormai stato prosciugato di ogni avere, sino a cadere in uno stato depressivo tale da impedirgli di affrontare la tela con una pur minima percentuale di successo.



Melvin, il quale si è ormai affezionato a Verdell, tenuto mentre il vicino si curava in ospedale, si installa praticamente nella sua abitazione, iniziando una curiosa convivenza tra sfuriate e momenti di cameratismo. Quando Simon viene finalmente convinto da Frank Sachs (Cuba Gooding Ir.), l’amico gallerista, a recarsi a trovare i suoi genitori che risiedono a Baltimora, al fine di chiedere loro un aiuto di carattere economico, sono proprio Melvin e Carol ad accompagnarlo. Lo stesso Melvin ha il chiaro intento di affascinare Carol durante il percorso, tanto da prepararsi in maniera meticolosa, ma poi una volta iniziato il viaggio si fa vincere dalla sua incapacità a lasciarsi andare del tutto. Salvo lasciarsi vincere dalla gelosia assistendo allo stringersi dell’amicizia tra la donna e Simon. Il suo comportamento, però, è stato in questa occasione talmente esagerato e fuori luogo che quando il trio rientra a New York Carol afferma con decisione il suo intento di non vedere mai più Melvin, evidentemente infastidita dall’apparente egoismo che regola ogni suo comportamento. A questo punto è proprio Simon, che nel frattempo è riuscito a guarire totalmente dalla sua apatia e a ritrovare l’ispirazione, a spronare l’amico a reagire e a confessare il sentimento che sente crescere ogni giorno di più per Carol. Alla fine, lo scrittore riuscirà finalmente a sconfiggere tutte le ossessioni che hanno avvelenato la sua precedente esistenza e a confessare a Carol l’amore che prova per lei.

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